www.resistenze.org
- osservatorio - mondo - politica e società - 20-12-20 - n. 773
Dieci anni dopo l'inganno delle "Primavere arabe"
Rizospastis | rizospastis.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
18/12/2020
Sembra ieri, ma sono trascorsi 10 anni [17/12/2010, ndt] da un fatto avvenuto in Tunisia e che sarebbe passato alla storia. Si tratta dell'autoimmolazione del giovane fruttivendolo Mohamed Bouazizi di fronte all'ufficio del governatore locale della piccola città di Sidi Bouzid, che segnò l'inizio di un'ondata di proteste, definita dalla borghesia "Primavera araba" e che proseguirono nei paesi nordafricani come Libia, Egitto giungendo fino in Siria. In effetti, le forze opportuniste, come SYRIZA nel nostro paese, hanno parlato di "rivoluzione popolare".
Ma qual è la verità e cosa ha significato questo processo per i popoli? Un mese dopo l'autoimmolazione del giovane ambulante, l'inviso al popolo ma alleato degli imperialisti Ben Ali fu rovesciato e in altri paesi vennero avviati i cambi di regime, mentre Stati Uniti, NATO, UE e vari membri della "sinistra" celebravano meschinamente la "vittoria della democrazia contro il nepotismo e l'autoritarismo" di Ben Ali, Gheddafi, Mubarak, preparando l'opinione pubblica per l'attacco alla Siria.
La borghesia ed i servizi delle potenze imperialiste, gli Stati Uniti e i paesi dell'UE, hanno magistralmente sfruttato la reazione popolare contro i regimi autoritari e, insieme ai loro alleati borghesi di ogni paese, hanno realizzato piani più articolati per favorire l'azione dei propri monopoli contro quelli concorrenti. I cosiddetti "movimenti spontanei" in Nord Africa e poi quelli degli "indignati" (opportunisti vari sotto la "bandiera" anti-memorandum che invocavano anche per Atene una piazza Tahrir) si sono dimostrate essere veicolo della transizione borghese.
Alla fin fine, le informazioni venute alla luce hanno mostrato che durante la "Primavera araba" si sono messi in moto diversi servizi e gruppi monopolistici, come "Google", per guidare gli sviluppi nella direzione auspicata dalle potenze imperialiste. A quell'epoca, il KKE venne diffamato dagli opportunisti di ogni risma perché... non comprendeva la rivoluzione popolare. La sua ben documentata analisi però si rivelò essere l'unica corretta e cioè che i cambiamenti di regime erano collegati alla modernizzazione del sistema politico borghese e allo stesso tempo agli interventi basati sui piani USA-NATO per un "Grande Medio Oriente".
Il coinvolgimento dei servizi dei paesi imperialisti in molti paesi e in tutto l'arco che va dal Nord Africa al Medio Oriente ha trovato dimostrazione negli anni successivi. Il caso dell'intervento imperialista in Siria, l'eruzione strumentale dello "Stato islamico", che ora appare come un nemico terrorista, gli sviluppi in Tunisia, Libia, Egitto, non solo non hanno portato alcuna "primavera" ai loro popoli, ma piuttosto un inverno pesante di diritti, morte, miseria, impoverimento e proliferazione dei rifugiati.
Gli "interventi umanitari" della NATO non solo non hanno portato e non portano pace e sicurezza, ma anzi perpetuano negli anni i conflitti e le guerre in modo da poter dominare tramite la dottrina del "divide et impera". Inoltre, la ricchezza energetica che era la posta in gioco principale degli interventi, i piani per il suo sfruttamento e utilizzo, invece di essere una benedizione, diventa un disastro per i popoli, poiché oggetto di una competizione incessante tra forti interessi monopolistici, i quali non si fanno scrupoli quando ci sono in ballo i profitti.
E il prezzo lo pagano con il sangue i popoli di Libia, Siria, Yemen e altri. Ciò dimostra anche che l'emergere della Grecia, con la piena responsabilità dei governi borghesi (ND, PASOK, SYRIZA), come pilastro dei piani USA-NATO nella regione ampia che comprende il Mediterraneo meridionale e orientale, il Nord Africa, i Balcani fino al Caucaso, non può che portare sofferenza al nostro e agli altri popoli della regione.
D. Kar.
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.
Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.