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- osservatorio - mondo - politica e società - 22-11-21 - n. 808
Intervento della Federazione Sindacale Mondiale alla 41° Sessione della Conferenza Generale dell'UNESCO | 9-24 novembre 2021
Federazione Sindacale Mondiale (WFTU) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
15/11/2021
Cari colleghi,
Vi portiamo i più cordiali saluti della Federazione Sindacale Mondiale (WFTU) e dei suoi 103 milioni di membri che vivono e lavorano in 133 paesi del mondo intero.
La FSM è stata tradizionalmente, fin dalla sua fondazione nel 1945, un attore internazionale che ha spinto per la fondazione dell'UNESCO e l'elaborazione dei suoi principi e obiettivi statutari. Era presente quando è stata proclamata la Carta dell'UNESCO e ha lottato con tutti i suoi mezzi per trasformare le principali istanze poste dalla grande comunità internazionale dell'UNESCO in richieste e rivendicazioni centrali dei sindacati di tutto il mondo.
La situazione a livello internazionale dovrebbe indurre tutti a essere preoccupati:
Le guerre e la crescente aggressività sono state fino ad oggi causa di sofferenza per i popoli del Medio Oriente, dell'Asia Centrale, dell'Africa e dell'America Latina. Tutti abbiamo assistito con terrore alla distruzione del patrimonio culturale dell'umanità, al suo saccheggio dai musei di Siria e Iraq per andare a impreziosire le collezioni dei contrabbandieri di antichità.
Il sottofinanziamento, la sottostima delle infrastrutture per la conservazione del patrimonio culturale, la privatizzazione dei servizi incaricati del lavoro di tutela della memoria collettiva dei popoli erano già di per sé causa di preoccupazione. A nostro giudizio, i capolavori delle civiltà umane, siano essi materiali o immateriali, appartengono alla proprietà dei popoli e come tali vanno trattati, attraverso il finanziamento e la cura dello Stato.
L'evidente sottovalutazione della cultura popolare delle popolazioni native e la sottostima della loro identità nel quadro della globalizzazione diventa sempre più palese. Al contempo, lo stesso ambiente naturale in cui risiedono le popolazioni native è minacciato dall'azione fuori controllo delle multinazionali che ne depredano le ricchezze ecologiche.
Le lingue madri, parte del patrimonio mondiale immateriale dell'umanità, scompaiono a vantaggio delle cosiddette "lingue globali". Intere identità etniche e nazionali sono minacciate o messe da parte sull'altare della globalizzazione e della moltiplicazione dei profitti di un manipolo di affaristi.
Le riforme anti-educative in una serie di paesi, la sottovalutazione dell'istruzione pubblica, gratuita e obbligatoria, l'analfabetismo sono temi che dovrebbero essere messi al centro della nostra azione coordinata. Dovremmo tutti provvedere a soddisfare le richieste di un'istruzione pubblica e gratuita, che sia al servizio dei popoli e dei loro interessi.
La ricerca e la scienza sembrano passare nelle mani degli interessi privati, che non si preoccupano della soddisfazione dei bisogni popolari ma ricercano il profitto. Come voce delle ONG, dobbiamo esigere una Ricerca e una Scienza che promuovano il sapere scientifico nel quadro della rivoluzione tecnico-scientifica, una vera conoscenza al servizio dei popoli per il miglioramento delle infrastrutture tecnico-materiali della loro vita.
La FSM saluta gli sforzi per registrare e rimarcare i crimini in Palestina come il Rapid Damage and Needs Assessment [Valutazione rapida di danni e bisogni] del giugno 2021 con il contributo dell'UNESCO. Assistiamo la comunità internazionale nei suoi sforzi per fornire supporto materiale e soccorso al popolo palestinese. Subito dopo le recenti incursioni omicide, abbiamo espresso il nostro appoggio incondizionato e lanciato una campagna di solidarietà per la raccolta di materiale scolastico, il sostegno pratico e il soccorso dei nostri fratelli e sorelle palestinesi, che continua ancora oggi con grande successo.
Oggi, la FSM lotta affinché gli Obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM) dell'UNESCO, che in realtà costituiscono un aggiornamento e un adeguamento dei suoi Principi Statutari nel XXI secolo, siano ancora più vicini.
Più specificamente:
1) Sradicare la povertà estrema e la fame
Costituisce la prima e più elementare preoccupazione, dato che la nostra lotta per lo sradicamento della povertà sarà un fattore chiave che avvicinerà ancora di più gli altri OSM. In questo contesto, gli affiliati della FSM in tutti i continenti potrebbero intervenire e impegnarsi.
2) Raggiungere l'istruzione primaria universale
Anche su questo tema le Trade Union Internationals della FSM stanno giocando un ruolo importante. Seminari, eventi con insegnanti che sognano un'istruzione gratuita, pubblica e universale per tutti, simposi scientifici e giornate "porte aperte" a tutte le latitudini del mondo, mirano a coinvolgere sempre più attori sociali nella diffusione del messaggio per un'istruzione al livello dei bisogni dei popoli.
3) Promuovere l'uguaglianza di genere e dare potere alle donne
Il Comitato delle Donne Lavoratrici della FSM, che rappresenta le donne sindacaliste di tutti i continenti, svolge un ruolo cruciale. Trasmette a tutta la società delle ONG una vivida esperienza sulla situazione nei luoghi di lavoro e sulle richieste e gli obiettivi contemporanei della donna lavoratrice.
4) Combattere le malattie tra cui l'HIV/AIDS, la malaria e altre
Dobbiamo affrontare tutti questi problemi che affliggono le moderne economie in via di sviluppo, con un'attenzione particolare alla questione dell'HIV/AIDS. La FSM può sensibilizzare tutti i suoi membri e coinvolgere realmente i suoi milioni di iscritti negli obiettivi dell'UNESCO, per un sistema sanitario capace di condurre ricerche e studi scientifici al servizio dei popoli e dei loro interessi.
5) Garantire la sostenibilità ambientale
Un legame molto rilevante per le necessità di oggi è la nostra lotta contro il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale. La FSM si impegna a utilizzare tutti i palcoscenici internazionali di cui dispone per promuovere le rivendicazioni dell'UNESCO, che allo stesso tempo sono anche una rivendicazione dei popoli del mondo per un'effettiva protezione dell'ambiente. Potremmo preservare la memoria e le esperienze passate dei nostri affiliati nei paesi in via di sviluppo, che sono fra quelli più in sofferenza per l'irresponsabilità delle imprese e le pratiche predatorie contro l'habitat in cui vivono da molti anni.
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