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2024: La speranza per il popolo è nell'intensificazione della lotta organizzata

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

03/01/2024

Inizia un anno di "maggiori incertezze", "crisi plurime", paure e sfide: così i circoli borghesi descrivono il nuovo anno nelle analisi e previsioni per il 2024.

Esse rivelano le difficoltà di un sistema incancrenito molto prima del Capodanno 2024.

Ad esempio, le crisi dovute alla ricerca di un profitto sempre maggiore si riflettono nelle previsioni di una "flessione degli investimenti" cosa che mette in affanno l'economia europea, in particolare quella tedesca, già in recessione.

I timori di stagflazione - bassa crescita combinata con alta inflazione - confermano che qualunque sia la politica dei governi e dell'UE, restrittiva o espansiva, la cura per alleviare un sintomo di un'economia gravemente malata ne aggrava un altro.

Al centro del sistema c'è l'inasprimento della concorrenza tra monopoli, Stati capitalisti e loro alleanze, che aggiungono benzina al fuoco sui fronti di guerra. Ecco perché le previsioni indicano un'escalation in atto, confermata dai dati sull'aumento degli armamenti militari.

I profitti capitalistici e gli interessi del capitale danno il tono degli sviluppi a tutti i livelli.

Ecco perché le "incertezze" riguardano tutte le sfere della vita: dalle fluttuazioni dei prezzi del carburante e dell'elettricità nella borsa dell'energia, alla salute e alla sicurezza delle persone, dove il criterio per lo Stato borghese è il profitto del capitale.

Il capitalismo, quindi, inciampa sempre più nei suoi blocchi e nelle sue contraddizioni. Alla crisi economica seguono periodi di crescita che, sebbene anemici, portano alla sovraccumulazione del capitale, aprendo la strada a una nuova crisi.

La concorrenza, sullo sfondo dell'intensificarsi della rivalità tra Cina e Stati Uniti per la supremazia nel sistema imperialista mondiale, è ora più difficile da domare con compromessi temporanei. Da qui le crescenti "incertezze"...

Tuttavia, c'è un denominatore comune, una certezza: l'attacco ai lavoratori e al popolo nel suo complesso, che sarà ancora più feroce nell'anno appena iniziato, perché il capitale deve proteggere i suoi profitti nelle tempeste che ci attendono.

È certo che il sistema capitalista diventerà sempre più reazionario e aggressivo nei confronti del popolo, dei suoi diritti e dei suoi bisogni. Lo sfruttamento si intensificherà, a partire dalle leggi antipopolari che il governo ha in cantiere all'alba del 2024.

Tutti i segnali, tra cui il messaggio di Capodanno del Primo ministro greco e i "cambiamenti radicali" da lui annunciati, il recente accordo dell'UE sul nuovo Patto di stabilità, le decisioni della NATO che inaspriscono la competizione e l'approfondimento del coinvolgimento della Grecia nei pericolosi piani USA-NATO, fanno scattare un allarme rosso per il popolo.

Il divario tra la "normalità" del barbaro sistema capitalista e le attuali possibilità di prosperità e soddisfacimento dei crescenti bisogni dei popoli, si sta allargando.

Per questo motivo, nell'anno appena iniziato, la speranza per il popolo risiede esclusivamente nell'intensificazione della lotta organizzata, unendo le forze con il KKE, per consolidare e rafforzare la corrente che mette in discussione la politica antipopolare dominante, per aprire la strada al rovesciamento del sistema, affrontando il vero avversario: il Capitale, lo Stato borghese, il governo e tutti coloro che ne servono la redditività e gli interessi.

Vi auguriamo un nuovo anno felice e militante!


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