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- osservatorio - mondo - politica e società - 20-01-25 - n. 920
Due popolari artisti rappresentano il denaro e il dominio capitalista
Charles Andrews | newworker.us
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
07/01/2025
Ecco due opere d'arte editoriali sui capitalisti e il loro Stato.
John Heartfield realizzò nel 1932 un fotomontaggio che illustrava come grandi capitalisti alla stregua di Fritz Thyssen, proprietario della United Steelworks, finanziassero il partito nazista. Heartfield era un artista prolifico, comunista da sempre e membro del Partito Comunista Tedesco.
Ann Telnaes è autrice dell'altra vignetta, disegnata una settimana fa. Cinque miliardari del settore dei media (il proprietario del Post Jeff Bezos, il boss di Facebook Mark Zuckerberg, il proprietario del Los Angeles Times Patrick Soon-Shiong, il trafficante di intelligenza artificiale Sam Altman e la Disney Corporation) offrono sacchi colmi di dollari a Donald Trump. Telnaes era una vignettista del Post dal 2008, ma quando il suo editore si è rifiutato di pubblicare una sua analoga vignetta, si è dimessa.
Il contrasto visivo tra le due opere è evidente. Nel montaggio di Heartfield, grossi ciccioni consegnano quello che per loro è denaro di poco conto a un piccolo Hitler. Nella vignetta di Telnaes, piccole figure si prostrano nell'offrire sacchi ricolmi di denaro a un enorme Donald Trump erto su un piedistallo.
Una delle due rappresentazione è maggiormente fedele alla realtà? Se sì, quale?
Telnaes è stata ispirata da: "diversi recenti articoli su questi uomini, beneficiati da contratti pubblici miliardari, interessati a eliminare i regolamenti, in pellegrinaggio alla residenza di Trump a Mar-a-Lago". I capitalisti del suo fumetto possiedono, tra le loro partecipazioni, i media online. Comprendono che il Trump ossessionato dalla sua immagine pubblica, parla di smantellare ogni tipo di regolamento e che tra i regolatori c'è la Federal Communications Commission. [...] In breve, gli interessi aziendali di questi particolari capitalisti potrebbero prosperare o soffrire per mano di Trump.
Heartfield mette in luce un aspetto più fondamentale del dominio di classe. Dopo la Prima Guerra Mondiale, il capitalismo tedesco è passato da una crisi all'altra. Nel 1923 l'iperinflazione rese il marco tedesco privo di valore, spazzando via i risparmi dei piccoli borghesi. Nel 1932, la disoccupazione salì a sei milioni, con un tasso di disoccupazione del 24%. Il PIL reale registrò un calo annuo dell'8,3%.
Milioni di lavoratori iniziarono a votare per il Partito Comunista. La classe capitalista decise che la repressione brutale era l'unico modo per mantenere il proprio sistema economico e le proprie ricchezze. Insediarono il cancelliere Hitler. Funzionò per dodici anni, finché un'alleanza globale sconfisse i nazisti. Questo accadde soprattutto perché l'Unione Sovietica aveva previsto la guerra nel 1931, quando Joseph Stalin predisse che avevano dieci anni per prepararsi. Il sacrificio sovietico vinse la Seconda Guerra Mondiale.
Entrambe le illustrazioni mettono in luce le relazioni tra capitale e Stato. Telnaes sottolinea che i singoli imprenditori possono avere bisogno di salvaguardare i loro interessi aziendali o industriali. Heartfield riconosce che una classe governa:
Lenin: "A meno di non prendersi giuoco del buon senso e della storia, fino a che esistono classi diverse, non si può parlare di una «democrazia pura», ma soltanto di una democrazia di classe" (La rivoluzione proletaria e il rinnegato Kautsky).
Marx: "Il potere politico dello Stato moderno non è che un comitato, il quale amministra gli affari comuni di tutta quanta la classe borghese". (Manifesto del Partito Comunista).
Auguriamo a Telnaes ogni bene per la sua carriera - ma marciamo con Heartfield in un partito rivoluzionario che rovescerà il capitalismo e prenderà la strada socialista-comunista.
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