"Il fascismo si può combattere soltanto in quanto capitalismo, in quanto forma più nuda, più sfacciata, più oppressiva e più traditrice del capitalismo. Coloro che sono contro il fascismo senza essere contro il capitalismo, che si lamentano della barbarie che proviene dalla barbarie, sono simili a gente che voglia mangiare la sua parte di vitello senza però che il vitello venga scannato. Vogliono mangiare il vitello, ma il sangue non lo vogliono vedere."
Le parole sopra riportate, scritte da Bertolt Brecht nel 1935, servono come promemoria senza tempo dell'inestricabile legame tra capitalismo e fascismo. Negli anni Trenta, il mostro del fascismo e del nazismo, che hanno portato l'umanità a uno spargimento di sangue senza precedenti, è nato dalle viscere dello stesso sistema capitalistico (ad esempio, diversi colossi monopolistici europei e americani, tra cui General Motors, IBM, Ford Company, IT&T, Standard Oil, ecc. sono noti per aver fornito sostegno finanziario alla Germania nazista prima e persino durante la Seconda Guerra Mondiale).
Il mostro non è certo emerso dall'esterno del mondo capitalista né ha minacciato la sua esistenza. Al contrario, il fascismo e il nazismo sono stati espressione della dittatura del capitale, essendo stati utilizzati come punta di diamante contro l'ascesa del movimento operaio organizzato e la "minaccia comunista". Oggi, 80 anni dopo la Grande Vittoria Antifascista dei Popoli nella Seconda Guerra Mondiale, la nostra epoca è nuovamente segnata dall'ascesa di forze politiche di estrema destra e fasciste: dai Paesi baltici agli Stati Uniti, dalla Germania all'Ucraina, l'uovo del serpente sta crescendo di nuovo, assumendo varie forme.
Il ritorno di Trump alla presidenza degli Stati Uniti, il rafforzamento dei partiti fascisti in Europa ("Alternativa per la Germania", "Raggruppamento Nazionale" in Francia, "Partito della Libertà" in Austria, i fascisti britannici, ecc.) e la più ampia ascesa di gruppi di estrema destra, razzisti e ultranazionalisti sono il risultato di cambiamenti interni al sistema capitalistico globale. Mentre il mondo si avvia verso una guerra imperialista, nuove forze politiche si affacciano alla ribalta della politica borghese per gestire e salvaguardare gli interessi del capitale monopolistico.
Il coinvolgimento diretto di Elon Musk - l'uomo più ricco del mondo - nella politica statunitense e la sua tendenza a intromettersi negli affari interni dei Paesi stranieri sono indicativi di una feroce competizione in atto all'interno del sistema capitalistico. Dietro la lotta contro la cosiddetta "agenda woke" si nasconde un confronto molto più profondo tra molteplici settori del capitale monopolistico per nuove sfere d'influenza, la divisione dei mercati, delle materie prime, delle reti di trasporto delle merci, delle fonti energetiche e delle rotte.
Il caso dell'arcicapitalista Elon Musk, stretto alleato di Trump, proprietario di Tesla, Space X e della piattaforma di social media X, è l'epitome di quella che chiamiamo "dittatura del capitale". Approfittando della sua potente influenza sui social media, interviene negli affari interni di altri Paesi appoggiando apertamente forze di estrema destra e ultranazionaliste, mentre allo stesso tempo diffonde il suo veleno anticomunista in ogni occasione. Il suo gesto a braccio teso, simile a quello di un nazista, in occasione dell'insediamento di Trump ha provocato un giustificato turbamento in tutto il mondo, rafforzando le voci che lo definiscono un promotore della destra fascista globale.
L'audace appoggio e la promozione da parte di Musk di determinate forze politiche borghesi in tutto il mondo sottolinea il punto fondamentale: questo è ciò che i capitalisti fanno sempre! Dal magnate dei media William Randolph Hearst negli anni '30 al famigerato George Soros negli ultimi decenni, gli arcicapitalisti tendono a sostenere quelle forze politiche che servono i loro programmi e interessi più ampi. Con il pretesto della "democrazia" e dei "diritti umani", il grande capitale ha commesso crimini atroci contro intere nazioni (ad esempio, Jugoslavia, Libia, Ucraina, ecc.).
Dobbiamo essere chiari: Elon Musk è solo la punta dell'iceberg capitalista. La sua promozione di gruppi fascisti, ultranazionalisti o razzisti non è una "cospirazione" contro i valori democratici moderni, ma piuttosto una manifestazione di quella che Brecht chiamava "la forma più nuda, più sfacciata, più oppressiva del capitalismo". L'alternativa a questo profondo orrore non si trova tra le scelte che il sistema capitalista offre.
Non si può mangiare il loro vitello senza macellare il vitello. L'unica vera alternativa alla barbarie capitalista di Musk, Soros e altri parassiti simili, è la lotta per un sistema sociale senza sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, senza guerre imperialiste e multimiliardari. Questa è la lotta per il socialismo-comunismo.
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