www.resistenze.org
- osservatorio - mondo - salute e ambiente - 10-05-21 - n. 789
Capitalismo e futuro del rapporto uomo-animali
Ruairí Ó hÚllachain | socialistvoice.ie
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
04/05/2021
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato che la fonte più probabile del covid-19 è la trasmissione dai pipistrelli all'uomo attraverso un altro animale. Ciò significa che questo è solo l'ultimo di una lunga lista di virus trasmessi all'uomo dagli altri animali .
Mentre continua l'inesorabile distruzione del nostro mondo naturale per il profitto di una ristretta minoranza, questi virus aumentano in frequenza e gravità. Ma ciò non è una semplice coincidenza. Se vogliamo prevenire ulteriori pandemie e affrontare il ruolo sostanziale svolto dall'allevamento intensivo nel riscaldamento globale e nei cambiamenti climatici, dobbiamo ridefinire il nostro rapporto con gli altri animali.
Dopotutto, gli animali sono intrappolati nel sistema capitalista come il resto di noi e allo stesso modo, sono visti dai capitalisti come nient'altro che merci sacrificabili. Gli animali vengono sfruttati, oppressi e brutalizzati, ingravidati a forza e allevati selettivamente per massimizzare i profitti, perpetuando così il ciclo infinito della violenza.
Molte razze di animali domestici hanno ereditato gravi problemi di salute dall'interferenza umana. Ad esempio, le galline d'allevamento sono state allevate per produrre fino a trecento uova all'anno, invece delle una o due covate che avrebbero prodotto in natura. Questo costante sforzo alla deposizione delle uova causa enormi danni interni e si traduce in condizioni dolorose e invalidanti.
Quando parliamo di animali, raggruppiamo un vasto numero di specie incredibilmente diverse in un unico grande gruppo omogeneo e separiamo la nostra specie da questo gruppo. Tuttavia, anche gli esseri umani sono animali. Considerandoci però distinti e superiori a tutte le altre specie, affermiamo che gli esseri umani esistono al di fuori del mondo naturale e che abbiamo diritto al completo dominio sulla terra e tutti gli altri esseri viventi.
Tale ragionamento sciovinista è radicato nel dogma religioso e analogamente lo si è utilizzato per giustificare innumerevoli atrocità inflitte ad altri esseri umani nel corso della storia.
L'allevamento animale è nato dalla necessità dii nostri antenati, migliaia di anni fa, di integrare la dieta nei periodi di scarsità. Oggigiorno molte fattorie sono state trasformate in fabbriche intensive e gli animali in macchine, tanto che ora c'è sovrabbondanza di quanto necessitiamo. Un terzo del cibo che produciamo va sprecato. Eppure, milioni di persone muoiono di fame ogni anno.
Un terzo delle colture prodotte viene utilizzato per nutrire gli animali che mangiamo. Questi animali producono solo una piccola frazione di cibo, rispetto alla quantità necessaria per nutrirli. Questo è più che inefficiente. Siamo andati oltre la necessità dell'allevamento animale, ma dal momento che il sistema capitalista è incapace di un'equa distribuzione, lo è anche del cambiamento radicale necessario. Qualsiasi cambiamento che implichi una perdita di profitto per la classe dirigente sarà attivamente contrastato.
Nonostante i danni scientificamente provati causati dall'allevamento intensivo, la maggior parte del reddito degli agricoltori del settore è fortemente sovvenzionato. Nondimeno, anche con questi sussidi, molti loro lottano per sbarcare il lunario. Allo stesso tempo, questi agricoltori sono convenientemente diventati i capri espiatori per la questione del cambiamento climatico, sebbene per loro non ci siano incentivi a disinvestire. Questi agricoltori vanno sostenuti affinché abbandonino l'allevamento intensivo.
L'entità di questo compito non va sovrastimata. Molte aziende agricole si sono tramandate di generazione in generazione, ma per il bene delle generazioni future è necessario il passaggio verso un modello sostenibile e questo non può essere raggiunto con il sistema capitalista.
L'ascesa del veganismo ha sollevato valide questioni morali sui diritti degli animali e le relazioni uomo-animale in generale, ma la sua filosofia non sarà sufficiente sotto il capitalismo, perché il capitalismo è alimentato dallo sfruttamento degli esseri umani e degli animali allo stesso modo. E così, quello che avrebbe potuto essere un movimento sociale radicale è stato ricondotto al sistema capitalista e ridotto ad un'attività di consumo individualizzata.
Se vogliamo costruire un futuro migliore non solo per la nostra specie ma per tutti coloro che vivono su questo pianeta, il capitalismo deve essere il nostro principale obiettivo. Se non abbattiamo il capitalismo, non riusciremo a salvare il pianeta e tutti coloro che ci vivono.
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.
Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.