www.resistenze.org - osservatorio - mondo - salute e ambiente - 08-11-21 - n. 806

Dichiarazione congiunta dei partiti comunisti di Germania, Lussemburgo e dei Paesi Bassi sulla conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico

DKP, KPL, NCPN | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

08/11/2021

Cambia il sistema, non il clima!

Il cambiamento climatico è rimasto in gran parte assente dall'attenzione pubblica durante la pandemia di Corona. Tuttavia, gli studi hanno dimostrato che anche le misure di blocco in tutto il mondo non hanno portato il cambiamento climatico a fermarsi - e tanto meno l'hanno spinto indietro.

L'aumento delle temperature e gli eventi meteorologici estremi minacciano sempre più la salute umana e la sicurezza alimentare. Inoltre, eventi meteorologici estremi come inondazioni, siccità e cicloni tropicali diventeranno più frequenti. Le guerre, le manovre militari, il trasporto di truppe e armi in tutto il mondo, e la crescente produzione di armamenti sono i maggiori responsabili delle alte emissioni di CO2 e di altri problemi ambientali.

Il corso della Conferenza sul Clima dell'ONU a Glasgow ha finora dimostrato che gli impegni e gli obblighi degli stati non sono sufficienti per fermare il cambiamento climatico. Nelle condizioni del modo di produzione capitalista, tutti gli sforzi, anche se seri, si scontrano con i limiti posti dal principio della ricerca del massimo profitto.

Il "Green Deal" dell'Unione Europea e le cosiddette politiche verdi dei governi dei paesi dell'UE servono spesso come copertura per enormi sussidi ai monopoli capitalisti, i cui costi ricadono sui lavoratori.

Tutte le intenzioni di ridurre le sostanze dannose al clima risultano insufficienti se il settore militare,  che è uno dei maggiori responsabili del cambiamento climatico, è lasciato fuori dalle risoluzioni.

Il Partito Comunista Tedesco (DKP), il Partito Comunista del Lussemburgo (KPL) e il Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi (NCPN) salutano ogni movimento in cui le persone si battono per la conservazione del nostro pianeta. C'è un urgente bisogno di mettere in discussione il ruolo che le banche e i monopoli giocano nel cambiamento climatico, arricchendosi in modo sfrenato attraverso lo sfruttamento delle persone e l'impoverimento della natura a spese del clima, mentre i salariati, i pensionati, i tirocinanti e persino i disoccupati sono maggiormente gravati dalle tasse sulla CO2 e dall'aumento dei prezzi. Il costo dell'inversione del cambiamento climatico dovrebbe essere finanziato principalmente tagliando rigorosamente le spese militari e tassando i profitti delle banche e dei monopoli.

La richiesta di un cambiamento del sistema non deve limitarsi al modo in cui l'energia viene prodotta, ma deve includere anche un cambiamento del sistema sociale: l'abolizione del capitalismo e l'istituzione di un sistema socialista.

Roermond, 6 novembre 2021


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