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La situazione a Fukushima prende una brutta piega

Robert Hunziker | counterpunch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/01/2022



La Tokyo Electric Power Company (TEPCO) sta tentando da 11 anni di smantellare tre fusioni nucleari nei reattori 1, 2 e 3. Con il tempo, i problemi insormontabili sono cresciuti, dando sempre maggiore credito alle posizioni antinucleari.

I problemi, le questioni aperte, l'enorme pericolo e la non tempestiva opera di decostruzione di un disastro nucleare sono sempre inaspettatamente complicati da qualcosa di nuovo. Questa è la natura delle fusioni nucleari, alias: debacle da sindrome cinese.

Ad oggi, TEPCO sta subendo delle battute d'arresto molto gravi e su tutte le questioni campeggia la scritta "impossibile da gestire".

A peggiorare ulteriormente tutte le questioni nucleari, che si applicano all'attuale caos di Fukushima altamente tossico, la seguente dichiarazione di Gordon Edwards si inserisce nella tradizione nucleare più consolidata: "È impossibile smaltire le scorie nucleari". (Gordon Edwards in The Age of Nuclear Waste From Fukushima to Indian Point)

Smaltire le scorie nucleari è come completare una maratona "correndo sul posto". Non c'è una fine in vista.

A parte gli orrendi dettagli dell'attuale debacle della TEPCO, giungono notizie dall'Europa sulla riapertura della questione del nucleare, ritenuto in qualche modo adatto a favorire la transizione dell'UE verso una "energia più pulita", come descritta da fonti UE. La Francia appoggia la folle proposta nucleare ma la Germania frena. Secondo il ministro dell'ambiente tedesco Steffi Lemke: "L'energia nucleare potrebbe portare a disastri ambientali e a grandi quantità di scorie nucleari" (Fonte: EU Plans to Label Gas and Nuclear Energy 'Green' Prompts Row, BBC News, 02/01/22 ). Ma non mi dire?

Il ministro Lemke ha fatto centro. E TEPCO è la prova vivente (a malapena) dell'impensabile che diventa pensabile e disastroso per l'umanità. Certo, le fusioni del nocciolo non dovrebbero mai accadere, ma accadono.

Una fusione è equiparabile a migliaia di incidenti industriali in successione per un arco di vita di generazioni. Che disastro da lasciare ai figli dei figli dei figli per diverse generazioni. Ci odieranno per tutto questo!

Nel caso di Fukushima, riguardo le tre centrali nucleari che si sono fuse completamente (sindrome cinese), TEPCO non sa ancora come gestire i residui di combustibile nucleare enormemente radioattivi, o corium, miscela incandescente radioattiva composta di barre di combustibile fuse e materiale di contenimento nei reattori 1, 2 e 3. Non sono nemmeno del tutto sicuri di dove sia tutto il corium, né se stia finendo nelle risorse idriche sotterranee. Che disastro sarebbe... e se lo fosse già... Non importa.

La novità della TEPCO riguarda il flusso continuo di acqua necessario per evitare che la sostanza calda dei reattori distrutti sia esposta all'aria, diffondendo così in modo esplosivo la radioattività rovente in tutta la campagna. Quel flusso costante di acqua è una necessità di importanza assoluta per evitare un'esplosione di tutte le esplosioni, che probabilmente svuoterebbe rapidamente le strade di Tokyo tra urla, calci e calpestamenti per "uscire dalla città" il prima possibile, comunemente conosciuta come "evacuazione di massa".

L'acqua di raffreddamento versata continuamente sulle rovine scricchiolanti e fatiscenti diventa essa stessa radioattiva, quasi istantaneamente, e deve essere trattata tramite un Sistema avanzato di trattamento dei liquidi (Advanced Liquid Processing System, ALPS) per rimuovere la maggior parte dei materiali radioattivi (???) ospitati in un edificio alto 17 metri sul terreno della zona del disastro.

Ecco il nuovo grande pericolo. Mentre si processa l'acqua contaminata radioattiva, viene fuori un "impasto" di materiale radioattivo altamente concentrato che deve per forza finire da qualche parte. Ma dove metterlo?

Gestire e smaltire il liquame radioattivo scaturito dall'ALPS è quasi, e in effetti lo è, un ginepraio inestricabile. È un grosso problema perché i contenitori di stoccaggio del liquame contaminato si degradano rapidamente a causa dell'alta concentrazione di materiale radioattivo. Questi contenitori di stoccaggio di liquame altamente radioattivo, a loro volta, devono essere costantemente sostituiti perché il liquame radioattivo ne erode i rivestimenti.

Il liquame radioattivo è fangoso e nell'aspetto assomiglia a uno shampoo e contiene stronzio altamente radioattivo fino a decine di milioni di becquerel per centimetro cubo. Mentre, secondo l'Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente (EPA), 148 becquerel per metro cubo - non centimetro - è il livello sicuro per l'esposizione umana. Quindi, decine di milioni per centimetro cubo sono valori pericolosamente "fuori scala"! La morte istantanea, poiché un metro cubo equivale a un milione di centimetri cubi!

Da marzo 2013, TEPCO ha accumulato 3.373 recipienti speciali che contengono queste concentrazioni di liquami radioattivi altamente tossici. Ma, poiché l'integrità dei recipienti si deteriora così rapidamente, la durata dei contenitori raggiunge un limite, il che significa che i recipienti dovranno essere sostituiti entro la metà del 2025.

A peggiorare ulteriormente le cose, se possibile, la Nuclear Regulation Authority (NRA, l'agenzia sulla sicurezza nucleare nipponica) ha effettivamente accusato TEPCO di "sottostimare il problema dell'impatto della radioattività sui rivestimenti dei contenitori", accusando TEPCO di aver misurato impropriamente la densità del liquame al momento delle valutazioni delle dosi. Considerando che il livello di densità è sempre maggiore in basso e non in alto dove TEPCO ha compiuto le valutazioni, ha omesso così di misurare e segnalare la parte più radioattiva del liquame. Un errore non da poco.

A giugno 2021, la valutazione dei contenitori fatta dalla stessa NRA ha concluso che 31 contenitori radioattivi avevano già raggiunto la fine della vita operativa. E altri 56 avrebbero dovuto essere sostituiti entro i prossimi 2 anni.

Il trasferimento dei fanghi è un lavoro orribile che richiede tempo, altamente pericoloso, che comporta ancora una serie di rischi inaccettabili derivanti dal rilascio nell'aria di sostanze radioattive durante il loro trasferimento. TEPCO prevede di aprire e chiudere i trasferimenti da remoto (su questa materia). Ma TEPCO, al 2 gennaio 2022, non ha ancora rivelato piani accettabili per affrontare il necessario trasferimento di liquami da contenitori indeboliti e quasi deteriorati in contenitori nuovi (Fonte: TEPCO Slow to Respond to Growing Crisis at Fukushima Plant, The Asahi Shimbun, 02/01/22).

Nel frattempo, altri lotti di una massiccia successione di contenitori che devono essere trasferiti in nuovi contenitori raggiungeranno a breve la fine della loro vita utile.

Un altro problema da incubo è emerso per TEPCO. Sì, un altro. All'indomani dello scoppio del 2011, TEPCO ha immagazzinato acqua radioattiva in spazi sotterranei sotto due edifici vicino al reattore 4. Sacchi di un minerale noto come zeolite sono stati collocati per assorbire il cesio. Ventisei tonnellate di sacchi sono ancora immersi con letture di radiazioni di 4 sieverts l'ora, sufficienti ad uccidere la metà dei lavoratori nelle immediate vicinanze entro un'ora. I sacchi devono essere rimossi.

TEPCO intende iniziare a rimuovere roboticamente i sacchi altamente radioattivi, a partire dal 2023, ma non sa dove debbano essere conservati. Dove si conservano sacchi radioattivi che contengono abbastanza radioattività da uccidere qualcuno entro un'ora dall'esposizione?

Inoltre (c'è di più) la quantità di macerie radioattive, terra e alberi abbattuti nel sito della centrale ammonta a 480.000 metri cubi, a partire dal 2021. TEPCO sta allestendo uno speciale inceneritore per smaltirli. Non si sa dove smaltire i rifiuti inceneriti. Questo va ad aggiungersi all'orrore di cosa fare con il materiale radioattivo che rimane attivo per secoli e secoli. Dove metterlo?

Il dove metterlo, è la rovina dell'industria dell'energia nucleare. Per esempio, le centrali nucleari americane sono piene di enormi vasche d'acqua aperte che contengono tonnellate di barre di combustibile nucleare esaurito. Se esposte all'aria, le barre scoppiano in un fuoco rovente di zirconio seguito da massicce esplosioni di radiazioni del materiale più tossico conosciuto dall'umanità. Può sconvolgere un'intera campagna e costringere all'evacuazione di grandi città.

Secondo il riconosciuto esperto nucleare Paul Blanch: "Il continuo stoccaggio di combustibile esaurito in piscine è la cosa più insicura che si possa fare" (vedi Nuclear Fuel Buried 108 Feet from the Sea, 19/03/21).

Non è solo Fukushima a far tremare i polsi di chi comprende il gioco ad alto rischio del nucleare. L'America è piena di centrali nucleari con vasche d'acqua aperte che contengono barre di combustibile esaurito altamente radioattivo.

Cosa farne?


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