Torino - Venerdì 4 Giugno
0re 20,30 - P.za Castello
Manifestazione di “Torino contro la guerra”
Il Movimento i “Nuovi Partigiani della Pace”, sarà in piazza
portando all’interno del Movimento per la pace le posizioni internazionaliste
ed antimperialiste dei popoli resistenti e renitenti.
Riteniamo che la lotta per la Pace, contro i massacri e le aggressioni continue
ai popoli, sia oggi una tematica dove occorre costruire la massima unità e
impegno, nel rispetto di diverse valutazioni di fondo di ciascuna componente.
Per :
- riaffermare il NO alla guerra di occupazione
dell’Iraq e a tutte le guerre imperialiste
- riaffermare la battaglia per la pace come prioritaria e non subordinabile a
ONU o non ONU
- dire NO alla venuta di Bush nel nostro paese, presidente ed esponente
principale della politica guerrafondaia e oppressiva statunitense, contro i
popoli
Per riaffermare con forza :
- l’Iraq agli iracheni, fuori le truppe
straniere dal suolo iracheno e ritiro immediato dei soldati italiani
- solidarietà alla Resistenza legittima del popolo iracheno contro invasori e
occupatori stranieri
- solidarietà al popolo palestinese contro il genocidio in corso solidarietà e
unità dei popoli per un futuro di pace e sviluppo
Su queste parole d’ordine saremo in piazza insieme al Movimento della Pace
torinese invitando giovani, lavoratori, antifascisti e antimperialisti ad
essere presenti e a non lasciare le proprie coscienze e indignazioni alla
rassegnazione.
Nel corso della manifestazione raccoglieremo le firme della Petizione
popolare per il ritiro delle truppe italiane.
UNITI SI PUO’ VINCERE.
Movimento “Nuovi Partigiani della Pace” – V. S. Anselmo 13 - TO
Per INFO : posta@resistenze.org - 338/1755563
IL MOVIMENTO DEI NUOVI PARTIGIANI DELLA PACE A FIANCO DELLA RESISTENZA IRACHENA
IN LOTTA CONTRO L’OCCUPAZIONE COLONIALE E L’IMPERIALISMO
Il 15 maggio 2004 si è svolta a Parigi la prima “Conferenza di solidarietà con
la resistenza del popolo iracheno”.
L’iniziativa, che ha visto l’adesione di un
migliaio di organizzazioni di tutto il mondo, di un elenco interminabile di
rappresentanti di movimenti politici, sindacali e sociali, e di personalità del
mondo della cultura, era presieduta da Ahmed Ben Bella, eroe della resistenza
algerina all’occupazione francese e primo presidente della repubblica. Erano
presenti anche gli esponenti delle organizzazioni della resistenza irachena.
Il “Movimento dei nuovi partigiani della pace”, nell’esprimere la convinzione
che l’azione internazionale per ottenere la cessazione dell’aggressione
imperialista e il ritiro immediato delle truppe di occupazione possa risultare
vincente solo se è in grado di combinarsi, senza incertezze, con un’incisiva
iniziativa di solidarietà con la lotta del popolo iracheno per la liberazione
nazionale e l’autodeterminazione, ha aderito con convinzione alla “Conferenza”.
L’assemblea di Parigi si è conclusa con l’approvazione di una risoluzione, che
avanza, tra l’altro, una serie di proposte concrete al movimento per la pace e
antimperialista.
RISOLUZIONE DELLA PRIMA CONFERENZA DI SOLIDARIETA’ CON LA RESISTENZA DEL POPOLO
IRACHENO
http://www.iraqresistance.net
La Prima Conferenza di solidarietà con la resistenza del popolo iracheno si è
riunita a Parigi il 15 maggio 2004. Essa ha ottenuto il sostegno di circa un
migliaio di organizzazioni politiche, sindacali e sociali, di personalità, in
rappresentanza di una cinquantina di paesi.
La Conferenza lancia un appello pressante ai cittadini di tutti i paesi del
mondo perché si prenda coscienza della necessità di mettere fine alle imprese
di guerra fomentate dall’imperialismo. L’aggressione contro l’Iraq, fondata su
menzogne, e sostenuta dalla scusa di portare la pace, la democrazia e il
progresso economico nel quadro del “progetto di Grande Medio Oriente”, ha
rivelato, in pochi mesi, la sua vera natura. Si tratta di fare man bassa delle
ricchezze naturali, di controllare la loro esportazione nel mondo, di impedire
lo sviluppo indipendente dei popoli e di fornire un appoggio allo Stato
coloniale israeliano. La “Coalizione”, sotto l’egida statunitense, è un’armata
di occupazione che cerca di asservire ed umiliare un popolo, portando alla
rovina il suo paese, massacrando uomini, donne e bambini, distruggendo
l’eredità culturale della Mesopotamia e la vita culturale del popolo iracheno.
Infrangendo tutti i principi e le risoluzioni internazionali, gli atti di
barbarie testimoniano dell’esistenza di un sistema organizzato di tortura.
L’occupazione dell’Iraq è accompagnata dall’aggravamento delle minacce da parte
degli USA che riguardano la Siria, verso cui Washington ha cominciato ad
applicare l’embargo, l’Iran, ed anche Cuba, dove l’imperialismo moltiplica le
misure di ingerenza e di aggravamento del blocco, il Venezuela, paese della
regione andina, la Corea del Nord ed altri paesi. Per parte loro i Palestinesi
subiscono una repressione sempre più dura. L’Iraq costituisce dunque oggi la
prima linea del fronte della lotta contro l’imperialismo.
La Conferenza solidarizza con la resistenza del popolo iracheno, in tutte le
sue tendenze, ed esige il ritiro immediato delle truppe di occupazione, il
completo ristabilimento dell’indipendenza, della sovranità nazionale del popolo
iracheno, la garanzia del rispetto di tutti i suoi diritti, l’abolizione di
tutte le disposizioni prese dall’occupante e la riparazione dei danni economici
e personali causati all’Iraq e al suo popolo.
La Conferenza propone, a tal scopo, lo svolgimento di un Forum Internazionale
di solidarietà con la resistenza irachena composto da tutti i suoi partecipanti
ed aderenti, allargata agli aderenti futuri, e un Comitato di coordinamento
internazionale, incaricato:
- di dare impulso a iniziative nazionali nei confronti dei governi, che siano o
meno partecipanti all’aggressione, e nei confronti dell’opinione pubblica,
- di lavorare all’organizzazione di manifestazioni in occasione del prossimo
Forum Sociale di Londra, del Forum Sociale Mondiale e di altri avvenimenti, che
devono sfociare nello svolgimento di una giornata internazionale di solidarietà
con la resistenza del popolo iracheno,
- di preparare una seconda conferenza, che dovrà accompagnare la creazione di
comitati nazionali di solidarietà,
- di sostenere e diffondere informazioni su tutte le iniziative conosciute che
abbiano come scopo quello di manifestare solidarietà alla resistenza del popolo
iracheno e che saranno prese o imposte dalla situazione,
- di opporsi alla venuta di George Bush in Europa, alla presenza di basi della
NATO sul continente europeo e di sostenere la convocazione di una giornata
mondiale di solidarietà con la resistenza ed ogni altra iniziativa che
contribuisca ad allargare la mobilitazione internazionale.
SULL’ESEMPIO DELL’EROICA RESISTENZA DEL POPOLO IRACHENO, MOBILITIAMOCI,
NEL MONDO INTERO, PER OSTACOLARE TUTTE LE MINACCE IMPERIALISTE.
Cronaca e documenti della Conferenza di Parigi sono reperibili nel sito www.resistenze.org