da www.contropiano.org
L’Europa superpotenza
I comunisti, la democrazia e l’Europa
Roma, sabato 29 gennaio, ore 9.30-17.30
Convegno nazionale
Centro Congressi Cavour (via Cavour 50/A)
I governi europei varano una Costituzione liberista, antidemocratica e
guerrafondaia. Il deficit democratico è diventato una voragine. Ingenti risorse
vengono destinate all’Esercito Europeo. La direttiva Bolkestein porta a
destinazione la privatizzazione dei beni comuni e il dominio dei poteri forti
finanziari sulla società. La regressione sociale sul lavoro e i diritti è il
prezzo che l’establishment europeista consacra alla competizione globale. Quale
progetto i comunisti e i movimenti sociali oppongono all’Europa superpotenza?
Relazioni introduttive ai lavori: Mauro Casadio, Vladimiro Giacchè, Giorgio
Gattei, Guglielmo Carchedi, Joaquim Arriola, Flavio Bezzerra De Farias.
Le forze politiche della sinistra e le realtà di movimento sono invitate a
partecipare e a portare il proprio contributo alla discussione.
Rete dei comunisti
Info: cpiano@tiscali.it; www.contropiano.org; tel. 06-4394750
Care compagne, cari compagni
alla fine di gennaio l'agenda politica e strategica europea vede degli appuntamenti significativi. Si svolgerà il vertice trilaterale tra Germania, Francia e Spagna che segna un salto di qualità nel coordinamento delle potenze di punta del progetto teso a fare dell'Europa un polo imperialista forte nella competizione globale. La devastante Dierttiva Bolkestein è in dirittura di arrivo, mentre crescono gli ordinativi militari per le forze armate europee e si accentua il processo di concentrazione e fusione delle industrie tecnologiche e militari in Europa.
In Italia alla fine di gennaio è previsto il voto del Parlamento sulla Costituzione Europea. L'Italia, come altri paesi, ha scelto la strada del voto parlamentare piuttosto che quella del referendum popolare per approvare un documento vincolante che contiene tutti gli elementi strategici contro cui si sono battuti in questi anni i movimenti sociali: liberismo, militarismo, liquidazione dei diritti sociali e degli spazi democratici. Nel nostro paese non c'è stata alcuna iniziativa che, come in altri paesi, chiedesse un referendum sul Trattato Costituzionale Europeo. Quantomeno dobbiamo richiedere sin da ora a tutti i parlamentari della sinistra di votare chiaramente NO alla Costituzione Europea. I partiti comunisti e la sinistra di classe in Europa sono arrivate a questi appuntamenti in ordine sparso e senza una chiave di lettura comune che consentisse una opposizione ed una alternativa politica definita e praticabile. Le conseguenze di questo nuovo assetto strategico sono in larga parte già leggibili e prevedibili.
Riteniamo per questo urgente che si metta in campo un confronto politico e analitico sul come agire politicamente in questo nuovo scenario europeo ed internazionale. Il convegno a cui chiamiamo a confrontarsi il prossimo 29 gennaio, vuole essere un contributo in questa direzione. I lavori si articoleranno lungo tutta la giornata disabato 29 gennaio. L'inizio dei lavori è convocato per le 9.30 presso il Centro congressi Cavour (via Cavour 50/A) che si trova vicino alla Stazione Termini.
Ci sarà una introduzione ai lavori curata da Mauro Casadio (il documento è già disponibile sul sito www.contropiano.org) e poi le relazioni di Vladimiro Giacchè (sulla Costituzione Europea); di Guglielmo Carchedi (sugli aspetti militari dell'Unione Europea); di Giorgio Gattei (sulla aristrocrazia salariale e la polarizzazione sociale dei lavoratori europei). A queste prime relazioni seguirà un primo spazio per gli interventi e il dibattito.
Nella ripresa pomeridiana ci saranno le relazioni di Joaquim Arriola (sulla natura del processo che ha portato all' Unione Europea) e di Flavio Bezerra de Farias (sulla filosofia e l'ideologia dominante del processo europeo). Dopo le relazioni è previsto lo spazio per gli interventi e il dibattito.
Al momento hanno assicurato il loro intervento Andrea Catone, Mauro Bulgarelli, Jacopo Venier, i compagni di Red Link, della redazione de "L'Ernesto" e del CPA. Siamo in attesa di altre conferme dagli inviti che abbiamo fatto alle forze politiche e sociali. Qualora valutiate di voler portare un vostro contributo alla discussione, comunicatecelo per tempo.
Un saluto e un augurio di buon lavoro
La Rete dei comunisti