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dal Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino
Torino, 16 maggio 2005 – Comunicato n. 1

Una carovana per la Palestina


Una carovana in difesa del diritto internazionale

Un progetto ambizioso, nato in Francia, è in preparazione in tutta Europa:
una Carovana per la Palestina.

Il progetto unisce donne e uomini di varie estrazioni, culturali, sociali e politiche, con l’obbiettivo di promuovere una iniziativa internazionale per il rispetto della dignità e dei diritti umani attraverso l’applicazione del Diritto Internazionale, come indicato dalla Dichiarazione Universale per i Diritti dell’Uomo del 10 dicembre 1948, dalle risoluzioni delle Nazioni Unite e dalla Convenzione di Ginevra.

In Palestina questi diritti, da diversi decenni, vengono sistematicamente violati con la complicità attiva o passiva dei governi occidentali e non.
Ai palestinesi viene negata ogni libertà di movimento (anche grazie al Muro della Vergogna e della Apartheid).
Ai palestinesi viene negato il diritto inalienabile di poter far ritorno alle proprie case e proprietà dalle quali sono stati sradicati (risoluzione 3236 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 22 novembre 1974).
Al Popolo Palestinese viene negato il diritto all’autodeterminazione.

La resistenza del popolo palestinese chiede ancora una volta il sostegno internazionale.
Una Carovana diretta in Palestina potrà esprimere in modo efficace e concreto questa solidarietà.

La Carovana in difesa del Diritto Internazionale partirà da Strasburgo il 5 luglio 2005 per raggiungere Gerusalemme il 19 luglio 2005, attraversando l’Europa ed il Medio Oriente secondo il seguente percorso:
5   luglio                       Partenza da Strasburgo per Ginevra                 (390 km)
6   luglio                       Ginevra – Milano                                                        (320 km)
7   luglio                       Milano – Trieste                                                         (440 km)
8   luglio                       Trieste – Lubiana – Zagabria                           (240 km)
9   luglio                       Zagabria – Belgrado                                        (333 km)
10 luglio                       Belgrado – Sofia                                                         (392 km)
11 luglio                       Sofia – Istanbul                                                           (563 km)
12 luglio                       Tutta la giornata ad Istanbul
13 luglio                       Istanbul – Ankara                                                       (425 km)
14 luglio                       Ankara – Cappadocia                                     (454 km)
15 luglio                       Cappadocia – Aleppo                                     (300 km)
16 luglio                       Aleppo – Damasco                                                     (355 km)
17 luglio                       Damasco – Amman                                         (200 km)
18 luglio                       Tutta la giornata ad Amman
19 luglio                       Amman – Ponte Allenby  – Gerusalemme        (70 km)
Per un totale di 4482 km.
Il Ponte di Allenby è il punto di confine tra Giordania e Cisgiordania.
Il ritorno è previsto dopo una settimana di permanenza in Palestina.

Il viaggio toccherà diverse città. L’obbiettivo è quello di organizzare insieme alle realtà locali iniziative pubbliche, politiche e culturali, feste, concerti, campagne di informazione e di sensibilizzazione dei mass-media, degli enti e dei governi locali sulla questione palestinese.

Il 4 luglio a Strasburgo, il giorno prima della partenza, si terrà una manifestazione nei pressi del Parlamento Europeo.

La Carovana si svolge in collaborazione con vari raggruppamenti palestinesi dei quali daremo notizia. Si prevede anche la presenza e la collaborazione di gruppi israeliani che si oppongono alla occupazione militare.
Una volta arrivata in Palestina, la Carovana cercherà di rompere l’isolamento dei palestinesi nei Territori Occupati e  di far giungere la loro voce nel resto del mondo.

La Carovana vuol essere un modo per dimostrare la forza della società civile quando decide di lavorare insieme, di alzare la testa e di lottare per la giustizia e la dignità nel mondo. L’eco mass-mediatico di questa iniziativa dipenderà molto sia dal numero dei partecipanti, sia dalle iniziative che verranno messe in atto per e durante il viaggio.
Ogni forma di partecipazione è possibile. Ovviamente il modo migliore è quello di prendere la propria macchina assieme ad altri amici e fare tutto il viaggio. Ma si può seguire la carovana per alcuni tratti (per esempio fino a Trieste), oppure raggiungere il gruppo ad Istanbul o ad Amman.
Chi non ha la possibilità di spostarsi fuori Italia, può semplicemente partecipare alle iniziative che verranno organizzate a Milano e a Trieste.
Tutti possono essere parte di questo progetto e contribuire al suo successo. Diffondere e pubblicizzare la Carovana per la Palestina, lavorare per la riuscita delle iniziative di Milano e di Trieste sono solo alcuni esempi.
Il progetto è completamente auto-finanziato. Possono essere organizzate delle serate di finanziamento oppure delle campagne di sottoscrizione. Così, oltre a raccogliere fondi per il viaggio consentendo la partecipazione di chi non ha possibilità economiche, si possono creare momenti di discussione e di riflessione su ciò che accade in Palestina.

In Francia si è costituita l’associazione, “Caravane pour la Palestine”, con l’obiettivo di curare tutti gli aspetti organizzativi del viaggio. Ulteriori informazioni possono essere ottenute visitando il sito http://caravane.palestine.free.fr/.
Il responsabile dei collegamenti con l’Italia è Christian Chantegrel c.chantegrel@wanadoo.fr.
Il Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino ha aderito all’iniziativa e ha preso l’impegno di promuovere il progetto in Italia.
Gli interessati possono contattare Laura Sordello  boole @ linuxmail.org oppure Alfredo Tradardi  a.tra dardi @ flashnet.it.
Le adesioni e ogni altra richiesta di informazioni vanno inviate alle due persone sopraindicate che terranno i contatti con Christian Chantegrel.
Chi volesse tenere i contatti direttamente con Christian Chantegrel può naturalmente farlo con preghiera di inviarci  in copia le reciproche comunicazioni in modo da avere un quadro generale della situazione.

Seguiranno comunicati di natura organizzativa.





dal Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino
Torino, 16 maggio 2005 – Comunicato n. 2

Una carovana per la Palestina

Una carovana in difesa del diritto internazionale

Comunicato n. 2:
Carovana internazionale e carovane nazionali e regionali

Seguendo il modello organizzativo proposto dagli organizzatori francesi si suggerisce di costituire nelle città che decidono di partecipare all’iniziativa dei gruppi di lavoro, o “Roulotte”.
Ogni “Roulotte” ha il compito di organizzare la partecipazione alla Carovana di una o più auto, di trovare i relativi finanziamenti, di curare il rapporto con i media locali, di organizzare le iniziative promozionali che ritiene possibili e opportune.
La partecipazione alla Carovana  internazionale può essere per tutto il tragitto o per una parte.
Si può, ad esempio, convergere su una delle tappe della Carovana e proseguire per una parte del tragitto, oppure convergere su Milano o Trieste, che saranno le due tappe italiane, per partecipare alle manifestazioni che saranno organizzate nelle due città.

La Carovana è una iniziativa internazionale che può anche essere accompagnata da iniziative nazionali o semplicemente regionali.

Si propone di valutare la possibilità di organizzare anche delle Carovane regionali nei giorni precedenti quella internazionale, ad esempio sabato 2 luglio.
La Carovana regionale fa convergere auto nel capoluogo regionale dove dovrebbe essere organizzata una manifestazione e, ad esempio, promosso un incontro con i presidenti delle assemblee e delle giunte (regione-provincia-comune)  e/o con i relativi consiglieri consegnando e invitando ad approvare un appello per la soluzione del conflitto israelo-palestinese.
Una parte delle auto delle Carovane regionali potrà poi, in funzione delle disponibilità, convergere a Milano o Trieste per la manifestazioni di tappa, seguire la Carovana per una parte del tragitto o proseguire per la Palestina.

La funzione delle Carovane “locali” dovrebbe essere quella di entrare in contatto con le persone incontrate durante il percorso, distribuendo materiale informativo.
Se si decide di utilizzare le autostrade potrebbe essere utile fermarsi in alcuni rifornimenti per distribuire volantini. Se si utilizzano le strade normali lo stesso si può fare meglio passando per i centri di paesi e città.

Per riuscire in questa impresa è naturalmente necessario anche il coinvolgimento di organizzazioni nazionali oltre che di quelle locali.

Al più presto vanno costituite le “Roulotte” di città e di regione alle quali si possono aggiungere “Roulotte” di organizzazione nel caso una qualche organizzazione decida di partecipare in quanto tale.

Per informazioni: Laura Sordello  boole @ linuxmail.org oppure Alfredo Tradardi  a.tra dardi @ flashnet.it