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Torino 12/11/05 - presidio a sostegno del popolo palestinese

 

Sabato 12 novembre 2005

a partire dalle ore 11.00

corso Racconigi, angolo corso Peschiera

presidio contro il Muro della Vergogna e dell’Apartheid

presidio a sostegno del popolo palestinese

 

NO AL MURO DELLA VERGOGNA

STOP ALL’APARTHEID

 

 

In questi giorni e da più parti si moltiplicano gli appelli a favore ed in sostegno dello Stato d’Israele.

È più che evidente che lo Stato Ebraico ha bisogno dell’appoggio ufficiale internazionale per poter andare avanti indisturbato:

 

1) nell’ignorare più di 70 risoluzioni delle Nazioni Unite che sanciscono:

-               - il diritto al ritorno di più di 4 milioni di profughi palestinesi (disseminati principalmente nei Campi Profughi dei paesi limitrofi), espulsi dalla propria terra grazie alla politica di terrore e di massacri  portata avanti dalla Stato d’Israele immediatamente prima e dopo la sua fondazione;

-               - il ritiro di Israele da tutti i territori occupati nel 1967, e cioè dalla Cisgiordania, dalla Striscia di Gaza e da Gerusalemme Est;

-               - lo smantellamento di tutti gli insediamenti costruiti illegalmente nei territori occupati nel 1967 su terra confiscata ai legittimi proprietari palestinesi;

 

2)  nello sviluppo del suo progetto di armamento nucleare:

Israele ha  già creato l’impianto nucleare di Dimona, dispone di almeno 200 testate nucleari, rifiuta le ispezioni dell’AIEA e non ha firmato il Trattato di Non Proliferazione Nucleare;

 

3) a vessare e massacrare i palestinesi dei Territori Occupati: quotidianamente, i palestinesi vengono umiliati ed uccisi sotto gli occhi indifferenti di tutto il mondo, nelle carceri israeliane ci sono più di 8.000 prigionieri politici palestinesi che vivono in condizioni simili a quelle dei detenuti di Guantanamo e di Abu Ghreib;

 

4) a costruire il Muro dell’Apartheid, nonostante il parere contrario della Corte Internazionale dell’Aja del 9 luglio 2004.

Il Muro significa:

-         - distruggere la terra ed i suoi frutti, che sono da sempre la ricchezza e la bellezza della     Palestina, nonché la fonte di sussistenza dei suoi contadini;

-         - deportare, rinchiudere, ghettizzare dividendo tra di loro più di 3 milioni e mezzo di palestinesi dei Territori Occupati ed isolandoli dal resto del mondo;

-         - confiscare altra terra palestinese per costruire nuove colonie israeliane, avamposti militari, strade e infrastrutture per soli israeliani.

Il Muro è solo l’ultima tappa di un progetto scientificamente studiato e mirato a dearabizzare la Palestina,  un progetto volto all’estinzione dell’eredità e del futuro del popolo palestinese. Lo Stato d’Israele ha alla sua origine, nel 1948, la distruzione totale  di 450 villaggi palestinesi, il massacro e l’espulsione dei loro abitanti. Il Muro vuole costringere i palestinesi della Cisgiordania, della Striscia di Gaza e di Gerusalemme Est ad andarsene via.

È in corso un piano di espulsione di massa.

Siamo di fronte ad una vera e propria pulizia etnica.

Lo Stato d’Israele vuol cancellare il diritto all’esistenza non solo di uno stato palestinese, ma dell’intero popolo palestinese.

 

Nel quadro della settimana di mobilitazione internazionale contro il Muro dell’Apartheid in Palestina, il Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino invita tutti adalzare la voce, forte e chiara, senza ambiguità, contro l’occupazione israeliana e contro il Muro. Occorre  dire NO a questo Muro dell’Apartheid che costituisce - anche secondo la legislazione internazionale - un “Crimine di Guerra”, un “Crimine di Apartheid” e un “Crimine contro l’Umanità”.

 

Da diversi decenni il popolo palestinese continua a lottare

-         - per i suoi diritti storici,

-         - per il diritto inalienabile dei suoi profughi a ritornare nella loro terra, dalla quale sono stati cacciati fin dal 1948,

-         - per il suo diritto all’autodeterminazione ed ad uno stato proprio, indipendente, sovrano e vitale.

 

Il 9 luglio 2005 la società civile Palestinese ha lanciato un Appello in cui chiede il boicottaggio, il disinvestimento e l’applicazione di sanzioni contro Israele.

L’EJJP, la rete degli Ebrei Europei per una Pace Giusta, ha dato la propria adesione a quest’appello.

Non permettiamo che questo grido venga ignorato e si disperda nel vuoto.

La società civile italiana con le sue organizzazioni, collettivi, associazioni ed individui è tenuta a dare il proprio contributo: di fronte alla pulizia etnica che Israele sta portando avanti contro il popolo palestinese non c’è spazio né per il silenzio, né per l’equidistanza.

Da una parte ci sono aggressori e carnefici, dall’altra parte, aggrediti e vittime.

 

Per rafforzare la resistenza del popolo palestinese e denunciare l’Apartheid  

 

Sabato 12 novembre 2005

a partire dalle ore 11.00

corso Racconigi, angolo corso Peschiera

presidio contro il Muro della Vergogna e dell’Apartheid

presidio a sostegno del popolo palestinese

 

Il Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino invita tutti, partiti, sindacati, associazioni, centri sociali, collettivi e singoli a fare proprio l’appello ed a promuovere il presidio.

Torino, 7 novembre 2005

Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese.