Bologna
13/02/06 – In difesa della Palestina
Lunedì 13 febbraio - ore 17.30
Sala dello Zodiaco – Via Zamboni, 13 – Bologna
ASSEMBLEA PUBBLICA
(in preparazione della Manifestazione nazionale del 18 febbraio a Roma in
difesa della Palestina).
Interverranno:
Stefano Chiarini, giornalista de Il Manifesto ed esperto di Medio Oriente
Claudio Grassi, Direzione nazionale PRC
Daria Lisi, Gc di Bologna (di ritorno da un soggiorno a Jenin)
Coordina: Francesco Maringiò,
coordinamento nazionale Giovani Comunisti
Saranno proiettate diapositive sulla vita a Jenin
Per info sui pullman per Roma: gcbologna@supereva.it
La Palestina tra indipendenza e occupazione
L’esito delle elezioni palestinesi, con la maggioranza assoluta ottenuta da Hamas, ha destato scandalo e preoccupazione in tutto l’occidente. Perché?
In questi anni tutti i governi di Israele hanno continuato l’opera di colonizzazione della Palestina. L’esercito israeliano continua ad occupare militarmente la Cisgiordania e Gerusalemme est, a costruire il vergognoso Muro dell’Apartheid, rubando il 50% delle terre palestinesi e costringendoli a vivere in ghetti separati tra loro. Ciò nonostante vi sia la condanna dell’intera comunità internazionale. In questo contesto, pur essendo noi molto lontani da qualsiasi integralismo religioso, crediamo vada ribadito un elementare principio democratico: IL GOVERNO DELLA PALESTINA LO SCELGONO I PALESTINESI e non sono accettabili le minacce di sanzioni economiche fatte da Israele e Stati Uniti per il solo fatto di non condividere l’esito di libere elezioni. Il vero sconfitto alle elezioni palestinesi è innanzitutto il disegno israeliano-statunitense di una Palestina normalizzata. Il popolo Palestinese chiede semplicemente quello che gli spetta per diritto: UNO STATO PALESTINESE SOVRANO CON CAPITALE A GERUSALEMME EST!
Né Israele né gli Stati Uniti hanno l’autorità morale per dare lezioni di democrazia
In un recente sondaggio la maggioranza degli europei ha indicato in Israele e negli Stati Uniti il principale pericolo per la pace mondiale. E le ragioni sono tante.
ISRAELE è forse lo stato che ha violato il maggior numero di risoluzioni dell’ONU. E’ l’unico paese del Medio Oriente a possedere un centinaio di testate nucleari, pronto ad usarle in spregio ai trattati internazionali per la non proliferazione delle armi atomiche. Al proprio interno mantiene tutt’ora una situazione di forte discriminazione civile ed economica per i cittadini di origine araba.
Gli STATI UNITI sono stati protagonisti delle principali guerre degli ultimi 15 anni (Afghanistan, Jugoslavia, Iraq). Nella vergognosa e sanguinaria occupazione dell’Iraq gli USA hanno usato e usano tutt’ora bombe al fosforo e altri armi vietate dalle convenzioni internazionali. Minacciano ogni giorno nuovi conflitti con altri Stati e popoli.