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Torino 01/10/06 - Libano, Medioriente:le nuove sfide del movimento pacifista

 

Domenica 1 ottobre 2006, h. 20.30

Sala Pasquale Cavaliere

Via Palazzo di Città 14

 

Incontro di approfondimento con

 

Marie Nassif-Debs :Direzione nazionale del PC libanese

Franco Turigliatto: Senatore Prc

 

 

La missione in Libano ha riscontrato un unanimismo evidente anche nel versante pacifista facendo emergere nuove divisioni e più accentuate divergenze all’interno del movimento pacifista emerse nella costruzione della mobilitazione contro la guerra indetta dal Forum Social europeo di Atene dal 23 al 30 settembre. Come Sinistra critica non ci sentiamo di partecipare a questo coro.

 

Quella che si è aperta è una fase in cui, sulla scia delle difficoltà statunitensi su tutti i teatri di guerra l’Europa ritorna ad avere un ruolo nel rispetto del più classico multilateralismo, quello cioè che vede le due sponde dell’atlantico in un’alleanza competitiva per il controllo delle risorse strategiche, delle vie di comunicazione, per l’egemonia geopolitica.

 

E quello stesso multilateralismo che ha già fallito in passato provocando i disastri di Somalia e Kosovo e che oggi non muta nei suoi elementi sostanziali.

La risoluzione 1701 sconta, inoltre, ancora tutto il peso del diritto di veto all’interno del Consiglio di Sicurezza e il ruolo di supporto delle Nazioni Unite alle potenze occidentali come ha dimostrato la mediazione tra Usa, Israele e Francia sul conflitto.

 

Su tutti questi punti servono degli impegni concreti da parte del governo a partire dalla sospensione dell’accordo politico-militare con Israele e da una subordinazione dell’invio di soldati alla risoluzione della questione palestinese. Serve, tuttavia, un rilancio dell’iniziativa contro la guerra per esigere il ritiro dell’Italia da tutti i teatri di guerra, ripensare la politica estera e di difesa, costruire una grande solidarietà alla popolazione libanese e palestinese, ridurre le spese militari, chiudere le basi straniere. Su questi punti il movimento può ritrovare uno slancio unitario a condizione di ridefinire la propria autonomia dal governo.

 

 

Sinistra Critica

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