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Roma, 10-12 novembre
Tre importanti giornate di studio alla “Sapienza” Università di Roma sull’America Latina, i suoi processi di trasformazione e il paradigma del Vivir Bien dei popoli originari
Dal 10 al 12 novembre 2010 si svolgeranno a Roma, presso la “Sapienza” Università di Roma – Facoltà di Filosofia – Villa Mirafiori – Via Fea 2, tre importanti giornate di studio internazionali sull’America Latina, i suoi processi di trasformazione e il paradigma del Vivir Bien dei popoli originari. Saranno coinvolti importanti ricercatori e professori latinoamericani ed europei che discuteranno degli attuali temi politici, economici, sociali che stanno caratterizzando l’attuale situazione in quel continente in relazione anche all’attuale situazione internazionale.
Il 10 novembre si inizierà con una Conferenza Internazionale, con un approccio multidisciplinare e a carattere scientifico, dal titolo “Culture dei popoli e Sviluppo Umano - Una alternativa alla crisi sistemica dai paesi dell’ALBA (Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America)” suddiviso in due sessioni: la prima “Educazione e cultura dei popoli: processi di transizione socio-economica e percorsi politici in difesa dell’Umanità”; la seconda “Dal Tramonto all’ALBA – Crisi globale e la pianificazione socio-economica: le diverse alternative per lo sviluppo umano”
Abbinati alla Conferenza, si terranno delle attività seminariali e la proiezione dei documentari “Da un villaggio in memoria del futuro” di G. Greco e “Con il popolo palestinese” di G. Giordano.
Si continuerà poi l’11 e 12 novembre 2010 con un Convegno Internazionale dal titolo “Nuestra America in movimento: il paradigma del Vivir Bien” suddiviso in tre sessioni: la prima “Pachamama – L’educazione universale al Vivir Bien”; la seconda “Diritti dei popoli, beni comuni, difesa dell’Umanità”; la terza “Vivir Bien e Diritti dei Popoli”.
Oltre ai momenti di studio, discussione e dibattito con la Conferenza e il Convegno, ci sarà anche una parte dedicata ad altri aspetti delle tradizioni culturali con una festa che si terrà l’11 novembre 2010 dalle ore 19,00 in poi presso la Casa della Pace – Via Monte Testaccio 22 – Roma, con musica, filmati e altre attività, con la partecipazione della Banda Musicale “P. Ciavardini” e la Banda Musicale “Stradabanda”.
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Il mondo attuale sta attraversando un processo di transizione che molti analisti hanno denominato post-capitalista, poiché, al giorno d’oggi, il capitalismo sta sperimentando la convergenza di varie crisi che evidenziano, come mai era accaduto prima, gli effetti più devastanti e distruttivi del sistema. Contemporaneamente, alcune società stanno vivendo profonde trasformazioni politiche ed economiche, caratterizzate dalla contestazione del capitalismo e dalla costruzione di vie alternative.
Queste ricerche di alternative al capitalismo, sviluppate soprattutto nel Sud del mondo, e in maniera notevole in America Latina, stanno rafforzando alleanze, reti e altre forme di condivisione degli sforzi riflessivi per il rinnovamento dell’umanesimo e del pensiero sociale. Una di queste, vista oggi come possibile alternativa all’etnocentrismo e all’individualismo proprio del capitalismo, è la cosmovisione e i saperi ancestrali del mondo indigeno e delle popolazioni andine, sintetizzata nel Suma Qamaña in aymara (in spagnolo Vivir Bien) o Sumak Kawsay in quechua (in spagnolo Buen Vivir), che si fonda su una relazione armonica e rispettosa tra gli esseri umani e tra questi e gli altri esseri vivi con cui condividono la natura.
Un paradigma quindi, quello del Vivir Bien, che sta trovando la sua naturale sintesi con le teorie marxiste e le esperienze del movimento di classe e quelle socialiste del XX e XXI secolo, in un paese come ad esempio la Bolivia, dove i movimenti sociali sono stati in grado di dotarsi della loro organizzazione politica e della loro forma partito come strumento di realizzazione del cambiamento radicale, ponendo così il movimento indigeno nella dimensione di classe che si è affermato come tale nelle lotte e nelle dinamiche del conflitto capitale-lavoro dei movimenti dei lavoratori contadini, dei mineros , dei cocaleros etc. in un processo rivoluzionario che si è fatto nuovo Governo e società alternativa.
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