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70 anni dalla resistenza: scaduti i diritti d'autore

Beppe Di Tolla | posta @ resistenze.org

27/04/2014

Non hanno aspettato la scadenza legale dei diritti d'autore, il 25 aprile come tutte le feste o le ricorrenze scomode è, da tempo, stato assorbito dal potere a suo uso e consumo. E l'attacco è meglio riuscito perchè portato dall'interno, al cuore organizzativo della resistenza: il partito di Secchia è diventato subito di Togliatti poi Longo e Berlinguer, fino a Bersani e Renzi. Sempre più si parla solo della "Resistenza", sempre meno di fascismo; sempre piu si parla di "paese" sempre meno di differenze di censo.

Così nel settantesimo, alla manifestazione di Milano, quelli che possono sfilare, sfilano al ritmo di danze africane o di "maledetta primavera", gli altri, quelli di "fischia il vento" o di "bella ciao" rimangono inchiodati per ore all'asfalto dalla pulizia etnica praticata dal partito democratico per far spazio alla rinata brigata sionista, apripista della presenza dei "marines" il prossimo anno.

Se la "Resistenza" è stata tradita, ha senso sfilare con i traditori? Se la "resistenza" non è stata tradita ma sono stati traditi tutti coloro, comunisti per primi, che hanno dato e dedicato la loro vita pensando che realmente fosse un passo di avvicinamento ad una società socialista, perchè continuare a sfilare insieme ai Renzi, Napolitani e Mozzarelle?

Lasciamoli da soli, o, meglio con quei masochisti che cercano di andare su youtube con l'"estetica del gesto" e con le botte della polizia.

Così sarà il primo maggio.

Invece di sfilare nel centro delle città, perchè non organizzare piccoli cortei, presidi, feste nelle periferie dove non c'è media-azione ma, visione, partecipazione diretta da parte dei cittadini?
Perchè pateticamente competere nella visibilità mediatica o addirittura elettorale con i Renzi, Napolitani e Mozzarelle?

Prima di presentarci alle televisioni e alle elezioni non sarebbe meglio fare un po' di ginnastica nei luoghi di lavoro e di residenza? Magari portando lì, senza il peso del copyright, i valori e gli ideali degli autori della Resistenza.


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