Aldo Musci - Marco Minicangeli
Datanews, pagg.118, Euro 10,33
da: http://digilander.libero.it/assitaliairaq
Aldo Musci (giornalista del quotidiano "Liberazione") e Marco
Minicangeli (esperto di noir e fantascienza) ricostruiscono in quest'opera la
storia del Mossad ("Istituto per lo spionaggio e le operazioni speciali
dello Stato d'Israele"), rievocando alcune "grandi" (e
criminali?) operazioni compiute dagli 007 dell'entità sionista.
Nel 1977 il Mossad "scoprì che il governo francese - già fornitore della
tecnologia nucleare ad Israele [attualmente l'entità sionista è dotata di oltre
duecento testate atomiche? a fronte di tutti i Paesi arabi che, invece, ne sono
assolutamente sprovvisti!] - stava facendo lo stesso con l'Iraq [il 'vero'
nemico di "Israele"!]. Il reattore si trovava a nord di Baghdad, in
una località denominata Al-Tuweitha". "Israele iniziò subito a
progettare il bombardamento del reattore prima della sua accensione": la
Repubblica dell'Iraq non 'poteva' (e non 'può'?) produrre energia nucleare per
il suo fabbisogno. "Preoccupata dell'escalation del conflitto, Washington
tentò di persuadere le autorità francesi [a interrompere la collaborazione con
gli Iracheni], ma ricevette un cortese rifiuto.
Allora Hofi [Yitzak Hofi era il direttore del Mossad] inviò una squadra di
katsa [agenti addetti al reclutamento di informatori] a compiere un raid nella
centrale atomica di La Seyne-sur-Mar, località nella quale si stava assemblando
il nocciolo radioattivo che avrebbe poi dovuto essere trasportato a
Al-Tuweitha. Il nocciolo venne distrutto da un sintomatico "Gruppo
Ecologico Francese", un'organizzazione di cui nessuno aveva mai sentito
parlare prima. Bisognava ricominciare daccapo". "Mentre i francesi
stavano iniziando ad assemblare un altro nocciolo radioattivo - riferiscono
Musci e Minicangeli -, gli iracheni inviarono a Parigi Yahya Al-Meshad, un
membro della Commissione per l'energia atomica, allo scopo di prendere accordi
e preparare la spedizione del combustibile nucleare a Baghdad. Hofi inviò
immediatamente un commando per assassinarlo. (?) mentre un paio di agenti
controllavano le strade adiacenti alla dimora dove alloggiava Al Meshad, altri
entrarono usando una chiave falsa, gli tagliarono la gola e lo accoltellarono
al cuore, poi misero tutto sottosopra nel tentativo di simulare un furto finito
male". Cionostante, la Repubblica dell'Iraq "riuscì comunque a
costruire il suo reattore nucleare con l'aiuto della Francia".
Per Nahum Admoni, uno dei "notabili" del Mossad, bisognava procedere
immediatamente alla distruzione del reattore: egli si disse convinto, tra
l'altro, che essa "sarebbe stata una lezione per tutti gli arabi".
"L'attacco aereo fu autorizzato [dal governo dell'entità sionista] il 15
marzo 1981 [approfittando del fatto che gli Iracheni erano impegnati nel
respingere l'assalto proveniente dal fondamentalismo islamico-sciita!]. (?)
otto F-16, caccia bombardieri, scortati da sei F-15, caccia intercettori,
presero il volo e, rasentando la sabbia del deserto per non farsi individuare
dai radar nemici, attraversarono la Giordania per poi penetrare dentro l'Iraq.
L'obiettivo fu raggiunto alle 5.34 p.m. (?). Non vi furono vittime, ma la
centrale nucleare fu rasa al suolo completamente". All'azione fu dato il
nome in codice di "Operazione Sfinge". Con l'"Operazione
Babilonia" (anch'essa ben descritta da Musci e Minicangeli), invece, il
servizio segreto dell'entità sionista portò a termine l'omicidio del dottor
Gerald Bull, uno scienziato canadese ("il più grande esperto di balistica
al mondo") che aveva offerto all'Iraq del Presidente Saddam Hussein
"i progetti per la costruzione di un supercannone in grado di sparare
testate nucleari, chimiche o batteriologiche fino al territorio
israeliano". Ciò per i sionisti era intollerabile! Pertanto, l'allora
primo ministro Yitzhak Shamir "decise senza esitazioni la morte dello
scienziato. Era il 20 marzo 1990". "Due giorni più tardi una squadra
del kidon [nucleo di killer del Mossad] composta da due agenti arrivò a Bruxelles".
"Alle 6.45 p.m. dello stesso giorno (?) salirono a bordo di un'auto presa
a nolo e si diressero verso l'appartemento dove viveva Bull. Ognuno dei due
kidon aveva una pistola. Alle 7.05 p.m., scesero dall'auto e suonarono al
campanello. Lo scienziato andò ad aprire e venne freddato da cinque colpi
calibro 7.65 che lo raggiunsero alla testa e al collo. Il corpo ormai privo di
vita cadde proprio sull'uscio di casa". E così ebbe fine anche il
tentativo iracheno di raggiungere la parità strategica con il nemico sionista?