AA.VV.: Cuba o della mela marcia
Rileggere il Che - Combattere l’amministrazione
Bush e la sua dottrina
Dedicato a Fabio di Celmo, il turista italiano vittima di un
attentato terroristico controrivoluzionario il 4 settembre del ‘97 all’Avana,
“Cuba o della mela marcia” è un nuovo libro su Cuba e la sua rivoluzione.
La voluminosa produzione editoriale su questa tematica si arricchisce ora di un
libro di contenute dimensioni, di agile lettura e di puntuale tempismo nel
contrastare la recente offensiva mediatica volta a criminalizzare il governo
cubano.
Giovanni Persico, Nicola Quatrano e Mario
Abud Filho curano sintetiche relazioni che dimostrano in modo
incontestabile le vere ragioni della propaganda statunitense, ragioni che
purtroppo godono del vergognoso allineamento di gran parte della “sinistra”
italiana.
Alla luce della documentazione qui prodotta, risulta ben chiaro che soltanto chi non ha memoria può ignorare
l’assedio nordamericano che cerca di annientare i dirigenti, i risultati
d’emancipazione ed i traguardi sociali conseguiti della rivoluzione castrista,
che vuole cancellare quest’esempio d’alternativa all’impero del profitto e
dell’arroganza a stelle e strisce. Sono passati 42 anni dall’entrata in vigore
dell’embargo che strozza l’economia e la vita stessa dei cubani, ma da allora i
sabotaggi e le azioni terroristiche di
matrice CIA non sono mai cessati, e di cubani ne sono già morti
circa 3.000.
Solo un ignorante può non sapere
che gli USA impediscono l’emigrazione legale negli USA ai cittadini cubani,
negando i visti con pretesti d’ogni tipo (tra ottobre 2002 e febbraio 2003 solo
580 visti anziché gli 8.000 pattuiti con il governo cubano) accettando però
tutti quelli che emigrino clandestinamente, e premiandoli con la cittadinanza,
un posto di lavoro ed una gratifica in denaro. Anche questo è un atto della
guerra fredda che si consuma nell’assedio vigente.
Soltanto un cieco, può non vedere
che il Campo di prigionia statunitense della base di Guantanamo, dove sono
stati rinchiusi i combattenti talebani è un esempio di flagrante violazione di
quegli stessi principi sbandierati per bombardare ed invadere l’Afghanistan e
l’Iraq, così come solo un orbo non vedrebbe le 152 condanne a morte eseguite
nel Texas con Bush governatore o le 71 esecuzioni eseguite negli USA quest’anno
e denunciate da Amnesty International.
Solo un invalido morale può
seguire o riconoscere come propria la doppia morale di Bush e Sharon, che
definisce “terrorista” chiunque si opponga con la forza delle armi o della
ragione ai progetti e alle pratiche di dominio, sia questi un leader
palestinese o basco, un militante curdo o un resistente iracheno, e allo stesso
tempo sbandierare l’eliminazione fisica e pubblica dei nemici. Una morale che
somiglia lugubremente a quella nazista nei paesi occupati, che rifiutava di
applicare ai partigiani le convenzioni internazionali sui prigionieri di
guerra.
Come possono essere condannati a plurimi ergastoli i cinque cubani (i cinque eroi) attualmente detenuti negli
USA perché rei di aver lavorato come agenti segreti nel prevenire attentati
terroristici in patria, se gli esecutori di atti terroristici negli USA vivono
in libertà? Soltanto accettando opportunisticamente la legge del più forte. Soltanto un opportunista, dunque, può
scandalizzarsi e addirittura sanzionare il governo cubano a causa delle tre
condanne a morte recentemente inflitte per stroncare un progetto
controrivoluzionario di destabilizzazione in evoluzione agli inizi di
quest’anno.
Perché oggi è importante avere un’opinione su Cuba, ma soprattutto, perché è
doveroso averla a favore di Cuba? Perché come viene spiegato fin nel dettaglio
da E. “Che” Guevara e da F. Castro nei discorsi riprodotti qui nel testo, (che
sconcertano per la loro bruciante attualità e convincente semplicità) qualunque
progetto statunitense d’autentico dominio globale necessita di eliminare il
socialismo cubano per la sua valenza di esempio ideale e pratico, tanto per
cominciare. Mai come oggi, è poi così impellente cancellare l’anomalia
socialista di quest’isola a un tiro di schioppo dal gigante yankee, ora che la
dottrina di Bush lancia al mondo intero la sua offensiva neonazista travestita
da crociata per la libertà.
Sarebbe irresponsabile non vedere dove l’amministrazione Bush vuole portare il
mondo, sarebbe stupido e imperdonabile considerare la verità e il coraggio
un’ingenuità politica.
Un libro che va dritto al cuore del problema, indispensabile per documentarsi
ed attrezzarsi ideologicamente, consigliabile al militante come al lettore
desideroso di capire gli autentici problemi del mondo in cui vive.
Flavio Rossi
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Edizioni La Città del Sole Via Giovanni Ninni 34, 80135 - Napoli 2003 Pagine 131 Prezzo di copertina: 6.00 Euro Vendibile ai soci Ccdp |