www.resistenze.org - segnalazioni resistenti - libri - 29-11-03

AA.VV.: Cuba o della mela marcia


Rileggere il Che - Combattere l’amministrazione Bush e la sua dottrina

Dedicato a Fabio di Celmo, il turista italiano vittima di un attentato terroristico controrivoluzionario il 4 settembre del ‘97 all’Avana, “Cuba o della mela marcia” è un nuovo libro su Cuba e la sua rivoluzione.
La voluminosa produzione editoriale su questa tematica si arricchisce ora di un libro di contenute dimensioni, di agile lettura e di puntuale tempismo nel contrastare la recente offensiva mediatica volta a criminalizzare il governo cubano.

Giovanni Persico, Nicola Quatrano e Mario Abud Filho curano sintetiche relazioni che dimostrano in modo incontestabile le vere ragioni della propaganda statunitense, ragioni che purtroppo godono del vergognoso allineamento di gran parte della “sinistra” italiana.
Alla luce della documentazione qui prodotta, risulta ben chiaro che soltanto chi non ha memoria può ignorare l’assedio nordamericano che cerca di annientare i dirigenti, i risultati d’emancipazione ed i traguardi sociali conseguiti della rivoluzione castrista, che vuole cancellare quest’esempio d’alternativa all’impero del profitto e dell’arroganza a stelle e strisce. Sono passati 42 anni dall’entrata in vigore dell’embargo che strozza l’economia e la vita stessa dei cubani, ma da allora i sabotaggi e le azioni terroristiche di matrice CIA non sono mai cessati, e di cubani ne sono già morti circa 3.000.

Solo un ignorante può non sapere che gli USA impediscono l’emigrazione legale negli USA ai cittadini cubani, negando i visti con pretesti d’ogni tipo (tra ottobre 2002 e febbraio 2003 solo 580 visti anziché gli 8.000 pattuiti con il governo cubano) accettando però tutti quelli che emigrino clandestinamente, e premiandoli con la cittadinanza, un posto di lavoro ed una gratifica in denaro. Anche questo è un atto della guerra fredda che si consuma nell’assedio vigente.

Soltanto un cieco, può non vedere che il Campo di prigionia statunitense della base di Guantanamo, dove sono stati rinchiusi i combattenti talebani è un esempio di flagrante violazione di quegli stessi principi sbandierati per bombardare ed invadere l’Afghanistan e l’Iraq, così come solo un orbo non vedrebbe le 152 condanne a morte eseguite nel Texas con Bush governatore o le 71 esecuzioni eseguite negli USA quest’anno e denunciate da Amnesty International.

Solo un invalido morale può seguire o riconoscere come propria la doppia morale di Bush e Sharon, che definisce “terrorista” chiunque si opponga con la forza delle armi o della ragione ai progetti e alle pratiche di dominio, sia questi un leader palestinese o basco, un militante curdo o un resistente iracheno, e allo stesso tempo sbandierare l’eliminazione fisica e pubblica dei nemici. Una morale che somiglia lugubremente a quella nazista nei paesi occupati, che rifiutava di applicare ai partigiani le convenzioni internazionali sui prigionieri di guerra.

Come possono essere condannati a plurimi ergastoli i cinque cubani (i cinque eroi) attualmente detenuti negli USA perché rei di aver lavorato come agenti segreti nel prevenire attentati terroristici in patria, se gli esecutori di atti terroristici negli USA vivono in libertà? Soltanto accettando opportunisticamente la legge del più forte. Soltanto un opportunista, dunque, può scandalizzarsi e addirittura sanzionare il governo cubano a causa delle tre condanne a morte recentemente inflitte per stroncare un progetto controrivoluzionario di destabilizzazione in evoluzione agli inizi di quest’anno.

Perché oggi è importante avere un’opinione su Cuba, ma soprattutto, perché è doveroso averla a favore di Cuba? Perché come viene spiegato fin nel dettaglio da E. “Che” Guevara e da F. Castro nei discorsi riprodotti qui nel testo, (che sconcertano per la loro bruciante attualità e convincente semplicità) qualunque progetto statunitense d’autentico dominio globale necessita di eliminare il socialismo cubano per la sua valenza di esempio ideale e pratico, tanto per cominciare. Mai come oggi, è poi così impellente cancellare l’anomalia socialista di quest’isola a un tiro di schioppo dal gigante yankee, ora che la dottrina di Bush lancia al mondo intero la sua offensiva neonazista travestita da crociata per la libertà.

Sarebbe irresponsabile non vedere dove l’amministrazione Bush vuole portare il mondo, sarebbe stupido e imperdonabile considerare la verità e il coraggio un’ingenuità politica.
Un libro che va dritto al cuore del problema, indispensabile per documentarsi ed attrezzarsi ideologicamente, consigliabile al militante come al lettore desideroso di capire gli autentici problemi del mondo in cui vive.

Flavio Rossi





Edizioni La Città del Sole

Via Giovanni Ninni 34, 80135 - Napoli

2003

Pagine 131

Prezzo di copertina: 6.00 Euro







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