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Carlo Batà: L'Africa di Thomas Sankara


4 agosto 1983: in uno dei paesi più poveri dell'Africa incomincia l'esperienza rivoluzionaria di Thomas Sankara.
Il Burkina Faso tenta una via autonoma di sviluppo e incontra la resistenza di Banca Mondiale e Fondo Monetario. Sono costruite scuole per i bambini, centri di pronto soccorso per gli ammalati, dighe per consentire ai contadini di irrigare i campi.
Dopo soli quattro anni Sankara viene ucciso e il paese ripiomba nella miseria: bambini falcidiati da fame e malattie curabili, il debito estero sempre più assillante, il saccheggio
delle risorse naturali da parte delle multinazionali. Sankara aveva invocato il disarmo per costruire "un mondo più giusto e senza guerre", anziché governato dalla forza delle armi e sbilanciato tra nord ricco e sud povero.

Pochi giorni prima della morte aveva affermato: "Abbiamo provato che è possibile eliminare lo sfruttamento, uscire dalla miseria e
costruire la felicità per tutti. Quelli che vivono nel lusso sfruttando gli altri ci hanno combattuto e continueranno a farlo. Voi avete di che nutrirvi, ma se la popolazione è nella miseria e continua a restarci, un giorno vi impedirà di mangiare tranquillamente..."

Dalla prefazione di Padre Alex Zanotelli:
Sankara parla della sofferenza della sua gente e di quella di oltre un miliardo di esseri umani, comprendendo che il mondo è diviso, come dice lui, tra "sfruttati e sfruttatori".

Carlo Batà (Milano, 1975)
Laureato in Scienze Politiche all'Università Statale di Milano, collabora con alcune riviste tematiche per le quali scrive articoli di storia e politica internazionale.
Appassionato studioso della storia de! continente americano e dei sud del mondo, è autore del volume José
Marti - Il Maestro delle due Americhe, Edizioni Achab, 2002.

[dall'ultima di copertina]





Edizioni Achab - 2003

Via Caroto, 2/a - 37131 Verona

2002

Pagine 158

Prezzo di copertina: 12.00 Euro







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