www.resistenze.org - segnalazioni resistenti - libri - 19-04-06

Tiziano Tussi: La guerra di liberazione dal nazifascismo in Italia 1943-1945

Una storia a temi

Prefazione
di Tino Casali - Presidente dell'ANPI

Una storia della Resistenza per temi, così come l'Autore che la presenta. Una traccia utile per camminare nelle diverse strade che hanno percorso quella stagione. In effetti, molte sono stati i tentativi, alcuni molto ben riusciti, di tracciare una storia della Resistenza, partendo da quella famosissima di Roberto Battaglia per Einaudi. Una vecchia edizione che vide la luce per la prima volta nel 1953. Ricordiamo anche quella scritta di Giorgio Bocca nel lontano 1966 per Laterza. Altri più recenti esempi. A noi vicinissimi, dizionari del periodo resistenziale ad esempio, pubblicati da importanti Autori per Case editrici nazionali, in occasione od immediatamente prima del sessantesimo della Resistenza.

Nelle proposte di analisi che seguono si trovano alcuni tra i momenti più significativi di quella stagione come a costruire una intelaiatura di riferimento e di lavoro di scavo successivo. E' il caso della partecipazione, all'universo resistenziale degli IMI (Internati militari italiani), una storia ancora poco sottolineata e conosciuta; una rivisitazione sulle problematiche che portarono l'Italia in guerra e le fasi più toccanti della guerra partigiana e delle stragi fasciste, il caso dei Fratelli Cervi. Ma il discorso non si ferma qui. Deborda dalla fine delle attività combattentistiche per portare l'attenzione anche a momenti forti dell'immediato dopoguerra. L'universo partigiano, i suoi malumori, le sue contraddizioni ma anche la sua ampiezza.

Il libro esce proprio in una situazione nella quale, dopo il momento del ricordo, circa sessant'anni dopo la fine degli scontri armati, il nostro Paese vede ritornare prepotentemente a galla un vento di revisione in negativo di quel fenomeno. Leggi, libri, opuscoli ed articoli di giornali, ed in generale un clima di rivincita cercata da un mondo che allora aveva perso la guerra e che per tanto tempo non aveva trovato sponde politiche consenzienti che supportassero la rivincita politica e culturale di coloro che allora si erano messi dalla parte del torto. Dalla parte dei torturatori nazisti, dalla parte dei repressori del popolo italiano.

Per questi, ed altri, motivi l'ANPI, l'Associazione nella quale da sempre opero, ha ancora più l'obbligo, più di altri momenti recenti, di svolgere una vigile attenzione per quel che riguarda la memoria di quel periodo e l'uso che ora viene fatto a livello sociale esteso. Cercare di fare vivere, per le giovani generazioni che sono e che verranno, la reale, l'esatta collocazione sul piano storico, al più alto grado possibile, e la corretta interpretazione attuale di ciò che allora fu e di ciò che ha permesso per i decenni a venire, sino ad ora una reale dialettica democratica nel nostro Paese.

La Resistenza come atto originario, fondativo, di alcuni momenti topici dell'Italia repubblicana: il referendum sulla forma dello stato e l'assemblea costituente; la successiva discussione attorno alla Costituzione, e la sua successiva promulgazione all'inizio del 1948.

Una necessità di presenza politica che si misura ora, nelle cose attuali. Il testo che segue vi è un ritorno analitico e di riflessione su quei momenti, che deve servire per orizzontarci meglio nella situazione attuale. Un testo che entra nelle situazioni per proporre un senso, una interpretazione dei momenti che affronta. Quindi non un ricordo neutrale, ma un costruire proposte di lettura storica che vogliono scavare nel profondo. La banalizzazione dei momenti resistenziali poco serve se questi non si fanno pratica politica nel tempo. Se non riescono a rifare, nell'oggi i comportamenti più virtuosi dello ieri: l'armonia di fondo tra parti politiche molto diverse tra loro, la volontà di arrivare ad una sintesi finale che accolga gli spunti valoriali delle diverse accezioni culturali e politiche che compongono la società attuale, in quei momenti in funzione e utilizzati. Certo molti sono stati i cambiamenti dagli anni Quaranta del secolo scorso ad ora.

Numerosissimi elementi di dialettica sociale si sono sostanziati e si sono evoluti, modificati. Fasi, ritorni storici, ripetizioni di ruoli e di comportamenti, ma non possiamo dimenticarci che tutta la storia dell'Italia moderna, dell'Italia come oggi la vediamo, parte dall'uscita dal Ventennio fascista. Parte dalla risoluzione dei problemi legati alla dittatura fascista ed alla risoluzione della situazione di arretratezza sociale ed economica nella quale il fascismo aveva ridotto il nostro Paese. Sballottandolo in guerre inutili e pericolose, coloniali e tremende, sino al secondo conflitto mondiale. Movimento con pretese di avanguardia, di rottura modernista verso l'Italia umbertina, verso l'Italia dell'immediato primo dopoguerra, con ammiccamenti ed usi verso correnti futuriste e crinali irrazionalisti mal digeriti, si è presto scoperto come un utile appoggio alle parti più retrive del capitalismo italico, alla repressione popolare ed al conformismo sociale, che tentava inutilmente di mascherare con roboante fraseologia ultra moderna.

La Resistenza è stato il movimento spontaneo di popolo che ha lottato, al momento utile, contro tutta questa falsità, che ha messo in cima ai suoi riferimenti spirituali la riaffermazione della moralità persa, che ha saputo ridare una dignità al popolo italiano. Ha coniato una moneta di riscatto in un momento tragico.

Tematizzare quei momenti è un servizio in più per meglio interpretare la complessità cui abbiamo accennato. La Resistenza è un fenomeno veramente complesso, al di là della chiarezza che si ha sugli avvenimenti eclatanti, sulle violenze, sui sacrifici, sofferenze che balzano agli occhi e che solo anime servili possono cercar di sminuire o di equiparare ad altre situazioni. La sua definizione, la sua chiara raffigurazione è ancora al di là da venire completata. Uno sforzo in questa direzione la compiono anche le pagini che seguono.

Tino Casali
Presidente dell'ANPI



Edizioni Arterigere

www.arterigere.it

2006

Pagine 168

Prezzo di copertina: 10.00 Euro







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