www.resistenze.org - segnalazioni resistenti - libri - 15-05-07

Raffaele Accarino: Soledad de mi trànsito detenido en la tierra
 
Il Che: le foto, gli scritti, come specchio dell'anima
 
Dalla quarta di copertina
 
Il 9 ottobre del 1967 fu un brutto giorno per i giovani della mia generazione, per quelli che avevano visto nel Che il simbolo del riscatto dalle ingiustizie del mondo. Il Che fu assassinato, perché d'assassinio si trattò: era prigioniero e fu ucciso a sangue freddo, un omicidio ancora più abbietto perché frutto del tradimento.
 
Credettero di cancellarlo come si può cancellare una parola da un foglio di carta: non si resero conto d'aver creato un mito.
 
Sono passati gli anni, la giovinezza non è più mia compagna; nell'animo però, rimangono vivi l'ammirazione e la stima per quanti, donne e uomini, hanno lottato e lottano fino all'estremo sacrificio per la libertà e l'uguaglianza, per un mondo senza frontiere e senza padroni.
 
Ho riscoperto l'uomo Ernesto Guevara attraverso la sua attività di fotografo, leggendo i suoi scritti, "conoscendo" le donne più importanti della sua vita, ascoltando canzoni e poesie che nel tempo gli sono state dedicate; mi è piaciuto riunire in queste pagine alcune delle cose che mi sono più care.
 
RAFFAELE ACCARINO, già dipendente delle Ferrovie dello Stato, da oltre vent'anni coltiva la passione per la fotografia. Da dieci fa vita attiva all'interno del “Circolo Fotografico il Tempio” di Pistoia, di cui è socio fon-dative. Per il Notiziario (pubblicazione del Circolo), quadrimestrale di cultura fotografica, storia, cronaca e prospettive del territorio della provincia di Pistoia, sta curando una ricerca su fotografi rivoluzionari e anarchici.
 




Raffaele Accarino

Soledad de mi trànsito detenido en la tierra

Petite Pleisance

2007

Pagine 159

Prezzo di copertina: 15.00 Euro


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