www.resistenze.org - segnalazioni resistenti - libri - 16-07-07

Luciano Vasapollo: Trattato di economia applicata
Analisi critica della mondializzazione capitalista
Jaca Book
528 pag
52 euro

La dura concretezza della mondializzazione
di Francesco Piccioni
 
Se, sul piano globale, gli operai calano di dieci o venti milioni di unità, mentre Cina e India mettono in fabbrica tra i duecento e i trecento milioni di nuovi operai, il lavoro «materiale» è aumentato o diminuito?
 
La risposta è semplice, ma le teorie di moda preferiscono fare i conti col solo cortile di casa (questo pezzetto d'Occidente) e strologare di cambiamenti «epocali» e universali restringendo al massimo la lente di ingrandimento.
 
Beninteso, senza mai fornire alcuna «misura» dei fenomeni che si pretende di interpretare.
 
La ponderosa fatica di Luciano Vasapollo e dei suoi colleghi-compagni ispanoamericani ha invece il merito di affrontare questa realtà come un unicum, al cui interno esiste un'ovvia ma articolatissima divisione internazionale del lavoro, che dà perciò conto tanto delle novità (l'«economia della conoscenza») quanto delle moltiplicantesi persistenze (il fabbrichismo fordista, solo in parte delocalizzato nel terzo mondo).
 
Ricostruendo il quadro delle trasformazioni degli ultimi 50 anni, su scala globale, diventano allora comprensibili fenomeni che hanno disorientato tanta intellighenzia (e classe politica) di sinistra convincendola che «certi strumenti non funzionano più».
 
Un esempio: negli ultimi 25 anni i tassi di interesse (cominciò Reagan) sono stati costantemente superiori ai tassi di inflazione. Un «intervento dirigistico» («politico») ha perciò consentito un costante e massiccio spostamento di capitali dalla produzione (e perciò anche dai salari) alla finanza (e alle relative rendite).
 
Sono stati così ingigantite le armi della globalizzazione finanziaria, usate nella competizione mondiale, che hanno permesso la «sussunzione» di interi universi di forme economiche preesistenti (l'ex impero sovietico, Cina, India, Sudamerica) e imposto un'articolazione produttiva sovranazionale che ha schiantato molti degli strumenti di politica economica statuale. Sostituiti dal crescente potere di organismi sovranazionali formalmente «tecnici» (Wto, Fmi, Banca mondiale, Ue), in realtà funzionanti come meta-stato a livello planetario.
 
Forte delle collaborazioni di economisti non-europei, Vasapollo riesce perciò a coniugare una lettura dei processi dichiaratamente marxiana con lo studio dettagliato (per quanto si può all'interno di un «trattato» destinato a studenti universitari) e quantitativo dei fenomeni stessi. Impossibile dar conto delle tante questioni rilevanti affrontate nelle quasi 500 pagine (formato A4!), ma una certamente merita di essere citata per la sua attualità.
 
E' il fenomeno della crescente dicotomia tra economia reale e finanziarizzazione, che comporta l'imporsi di una visione (e relativa ideologia) che sottovaluta processi e trasformazioni sociali concrete. In cui si può vedere il differente «modello di accumulazione» che distingue il profitto «a mezzo di produzione-circolazione-vendita» (non importa, capitalisticamente, che le merci siano «consumate», ma solo che siano vendute) e il profitto «a mezzo di moneta».
 
Solo quando prevale - come oggi - quest'ultimo prende forza l'illusione che la ricchezza generi di per sé altra ricchezza. Illusione che colpisce non solo gli imprenditori «fannulloni», ma anche quella sinistra che si adagia nella convinzione che ci sia ormai solo un problema di «giusta redistribuzione».

 
Vasapollo smonta qui i meccanismi della produzione para-scientifica e nel contempo contribuisce a liberare le classi popolari da un’alienazione che non le fa crescere per meglio tenerle sotto dominio.
SAMIR AMIN, Presidente del Forum du Tiers Monde e del Forum Mondiale delle Alternativa, Francia
 
Luciano Vasapollo, uno dei più attenti studiosi contemporanei del capitalismo, ci offre in questa opera un apporto di primissima importanza per la comprensione dei grandi problemi economici, sociali e politici del nostro tempo. È un libro che recupera didatticamente le principali categorie teoriche dell’analisi marxista e che, nel contempo, dimostra i potenziali esplicativi della stessa attraverso la sua applicazione all’esame dei «capitalismi realmente esistenti».
ATILIO BORON, Universidad de Buenos Aires.
 
E’ molto importante fare una nuova lettura della critica dell’economia politica di Marx, che analizzò la logica del processo dal suo inizio. L’opera di Luciano Vasapollo coglie questa necessità.
FRANCOIS HOUTART, Università Cattolica di Lovaina, Segretario Esecutivo del Foro Mondiale delle Alternative (FMA)
 
Alla sua instancabile attività a sostegno della causa del socialismo, il professor Luciano Vasapollo unisce ora questo lavoro nel campo della teoria e dell’insegnamento, oltre che nell’impegno nella divulgazione e nel chiarimento delle idee dei fondatori del marxismo. In questo modo onora il pensiero del Comandante Ernesto Che Guevara che sosteneva: “Senza conoscere Il Capitale, non si è economisti nel senso più completo della parola”.
ALFREDO JAM MASSÒ, Direttore dell’analisi macroeconomica del Ministero dell’Economia e della Pianificazione della Repubblica di Cuba, Premio Nazionale di Economia 2006
 
Questo libro è uno dei pochi scritti dopo Marx che pone la riproduzione allargata nelle matrici del colonialismo e dell’imperialismo del modo di produzione capitalistico. Quest’ultimo è il dato storico e politico-economico generale della maniera con la quale il libro guarda dentro, e mette a nudo, le caratteristiche e contraddizioni di questo particolare modo di produzione.
HOSEA JAFFE, Università di Capetown, Sud Africa
 
Questo lavoro è di grande importanza in un momento in cui è particolarmente forte il bisogno di un testo chiaro, completo e critico nel campo della politica economica. Vasapollo offre allo studente i concetti e gli strumenti classici della tradizione dell’economia politica, sviluppando sistematicamente ciascuna idea ma senza eccessivo formalismo. Questo lavoro è nella scia della migliore tradizione di recupero critico e troverà un posto di rilievo in ambito accademico e politico, favorendo il superamento dell’attuale impasse neoliberista
DAVID LAIBMAN, City University of New York
 
Il Professor Luciano Vasapollo è uno dei più versatili ed innovativi economisti politici applicativi nel vero senso della parola. Il Trattato unisce un’esposizione concisa e critica degli approcci convenzionali del neoliberismo ortodosso con un’eccellente discussione riassuntiva, ed una applicazione, del marxismo del XXI secolo, usato come un utile mezzo per capire il capitalismo contemporaneo.
JAMES PETRAS, State University, New York e alla Saint Mary di Halifax,Canada
 
Vasapollo ha messo insieme una guida al pensiero ed all’azione nell’economia politica dello sviluppo capitalista odierno che è assolutamente indispensabile. Non solo non esiste nulla come il suo libro Gli studenti e gli attivisti non dovranno più cercare altrove una mappa che li guidi attraverso l’intricata dinamica del capitalismo di oggi.
VELTMEYER HENRY, Saint Mary’s University, Halifax, Canada