www.resistenze.org - segnalazioni resistenti - libri - 03-07-08 - n. 235

Salvatore D'albergo - Andrea Catone: Lotte di classe e Costituzione
 
Diagnosi dell’Italia repubblicana
 
dalla quarta di copertina
 
L’arma della critica non può certamente sostituire la critica delle armi, la forza materiale deve essere abbattuta dalla forza materiale, ma anche la teoria diviene una forza materiale non appena si impadronisce delle masse.
[Karl Marx, Per la critica della filosofia del diritto di Hegel]
 
“Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse si, dovrei avere i diritti d’autore. La giustizia, la tv, l’ordine pubblico. Ho scritto tutto trent’anni fa”. Così Licio Gelli, intervistato da La Repubblica del 28 settembre 2003. Il Piano della Loggia massonica P.2, il cosiddetto Piano di rinascita democratica, prefigurava la formazione di due poli - entrambi moderati, liberal-conservatore l’uno a social-laburista l’altro - capaci di sostituire il dissolto sistema partitico (la cosiddetta “partitocrazia”), senza alcuna conflittualità di classe e senza alcuna ideologia. Un sistema del tutto estraneo all’idea di democrazia conflittuale pensata dai costituenti: riduzione dei poteri del parlamento, presidenzialismo, limitazione del diritto di sciopero, criminalizzazione della conflittualità sociale. Sul piano ideologico-simbolico, ma con forte valore politico, vi è la rottura con l’atto di nascita della costituzione: la Resistenza.
 
Il libro affronta l’intreccio tra storia delle lotte di classe e storia delle “riforme costituzionali” volte a demolire la costituzione repubblicana che, unica nel panorama dei paesi occidentali, disegnava una democrazia sociale.
 
Il 1993 l’abolizione del sistema elettorale proporzionale segna il passaggio al bipolarismo maggioritario attuale in cui i due poli di centro-destra e centro-sinistra, ad onta di uno scontro durissimo intorno al governo del paese, hanno attuato politiche convergenti nella demolizione dello stato sociale, privatizzazioni delle imprese pubbliche, precarizzazione del lavoro e stravolgimento della forma di stato disegnata dalla Costituzione. Quella Costituzione che il secco NO al referendum del 25-26 giugno 2006 ha invece voluto difendere a rilanciare, sconfiggendo l’intento perseguito da destra e da sinistra di introdurre modelli di “revisione” dell’intera Seconda Parte della Costituzione, per delegittimare la Prima Parte e gli stessi Principi Fondamentali.
 


Salvatore D'albergo - Andrea Catone

Lotte di classe e Costituzione

Edizioni La Città del Sole

2008

Pagine 375

Prezzo di copertina: 18.00 Euro

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