www.resistenze.org - segnalazioni resistenti - libri - 08-09-11 - n. 376

da www.odiario.info/?p=2124
Traduzione dal portoghese per www.resistenze.org a cura di Concetta e Valerio
 
Domenico Losurdo, marxista creativo e rivoluzionario
 
di Miguel Urbano Rodrigues
 
Il filosofo e storico italiano di Domenico Losurdo è stato in Portogallo a giugno su invito della rivista web odiario.info a presentare i suoi libri Stalin, storia e critica di una leggenda nera e Fuga dalla Storia (*).
 
Losurdo, che è docente presso l'Università di Urbino, ha dato particolare attenzione a smantellare la falsificazione della storia costruita in occidente per demonizzare Stalin.
 
Per l'autore di Fuga dalla Storia il ritorno del capitalismo in Russia dopo la disintegrazione dell'Unione Sovietica è stata una tragedia per l'umanità. Ma questa conclusione non è per lui incompatibile con la convinzione che la fine dell'Unione Sovietica è stata il risultato di una somma di fattori inseparabili dalla incapacità di concretizzare il progetto socialista concepito da Lenin, basato sulla teoria di Marx.
 
Non conosco nessun lavoro paragonabile per originalità e rigore a quello sviluppato per dimostrare la sfida della transizione in URSS dal capitalismo al socialismo.
 
Lenin era consapevole che la presa del potere in Russia era un compito molto più facile che la sfida della costruzione del socialismo. Il Partito non aveva una teoria per la transizione dal capitalismo al socialismo. E ha pagato un prezzo terribile per questa carenza. Questa è l’origine di quel conflitto devastante che Losurdo chiama "tre guerre civili" nella società che egli chiama post-capitalista. Questa semplice frase procurò all'autore di Fuga dalla storia molte critiche. Domenico avrebbe potuto usare il termine pre-socialista. Ma non lo fece perché il socialismo reale si è allontanato per lui dal socialismo, tale come concepito in fedeltà al progetto di Marx. Non compete a questo articolo ricordare le situazioni storiche che in Russia, rovinata e osteggiata dall'imperialismo, resero inevitabili decisioni in difesa della Rivoluzione - dal comunismo di guerra alla NEP - che ha portato a una graduale riduzione del ruolo dei Soviet, alla cancellazione dei sindacati e una ipertrofia del Partito e la sua burocratizzazione successiva. Si conoscono le conseguenze di tali scelte.
 
Il Rapporto segreto di Krusciov al XX congresso del PCUS è stato un valido aiuto per i sovietologi occidentali che fecero della denuncia dello stalinismo uno strumento chiave nella lotta contro il comunismo, per molti fratello gemello del fascismo.
 
La stragrande maggioranza dei libri su Stalin deforma l'uomo e il suo tempo. Per alcuni un eroe, per altri un essere demoniaco.
 
Losurdo richiama l'attenzione sulla ingenuità e mancanza di immaginazione nelle campagne volte a distruggere l'immagine di Stalin, paragonandolo a Hitler. È assurdo negargli ogni merito e presentare come un dittatore feroce e irresponsabile un uomo che per tre decenni ha avuto un enorme potere in un paese che ha sconfitto la Germania nazista e divenne la seconda potenza mondiale.
 
Per smontare le argomentazioni degli autori che demonizzano Stalin, Losurdo si basa esclusivamente su fonti occidentali, eminenti storici, filosofi, sociologi, economisti, politici, militari, ampiamente noti per le loro posizioni anti-comuniste. Cita specificamente opinioni di Roosevelt, De Gaulle, Benes, Hannah Arendt, Eisenhower, De Gasperi, Golda Meir, John Foster Dulles, che lodano Stalin come uomo, statista e stratega.
 
Losurdo non è un divulgatore del marxismo tra tanti. È un creatore. Come i materialisti greci, è consapevole che il fine ultimo dell'uomo nell'avventura della vita è la ricerca della felicità possibile. E sa anche che in alcune epoche è stato difficile come oggi perseguire questo obiettivo. Non c'è da stupirsi che il filosofo, in questo desiderio di capire per insegnare, abbia scritto su autori tanto differenti come Nietzsche, Hegel, Marx e Lenin.
 
Ma Domenico ha i piedi ben piantati per terra. La teoria e la pratica sono per lui complementari. Consapevole di questa interazione, lo storico è, come un intellettuale rivoluzionario, sempre coinvolto nella solidarietà con le grandi cause dell'umanità e nella lotta dei popoli contro l'imperialismo. I suoi articoli attraversano il mondo con la critica alle guerre di aggressione imperiali contro i popoli della Palestina, dell’Iraq, dell’Afghanistan, della Libia e altri, denunciando il coinvolgimento degli Stati Uniti nel colpo di stato in Honduras, in solidarietà con le FARC colombiane e il popolo iraniano. È rassicurante che in questo mondo che attraversa una crisi di civiltà ci siano pensatori rivoluzionari come Domenico Losurdo. Sta per compiere 70 anni e gli si preparano meritati omaggi in diversi paesi.
 

*Entrambi pubblicati in Brasile da Editora Revan, Rio de Janeiro
 
 

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