www.resistenze.org
- segnalazioni resistenti - libri - 21-07-16 - n. 599
Angela Davis: Autobiografia di una rivoluzionaria
A cura CCDP
21/07/2016
Angela Davis, Autobiografia di una rivoluzionaria, Minimum fax, 2007 (I edizione 1974)
"Non intendevo scrivere questo libro. Un'autobiografia, alla mia età, mi sembrava presuntuosa." (dalla Prefazione, pag.7)
Impossibile darle torto. A 28 anni scrivere la propria autobiografia può davvero sembrare presuntuoso. Eppure un libro così bello, che narra di razzismo spiegandone l'origine di classe, non si è mai letto.
L'estate invita alla lettura e in questa estate 2016 la parola razzismo è spinta in alto, verso le prime pagine di quei giornali funzionali a questo sistema capitalista.
E' per questo che invitiamo a leggere questa autobiografia "politica", proprio come Angela Davis la definisce. Per poterne trarre gli elementi politici e ideologici necessari a decifrare gli ultimi avvenimenti sul tema, affinchè alla parola "razzismo" si attribuisca il suo vero significato:
"Il razzismo è anzitutto un'arma usata dai ricchi per aumentare i loro profitti..." che "...disorienta i bianchi che spesso dimenticano di essere sfruttati da un padrone." (pag 74)
Un libro dove la parola Nero è sempre con la lettera maiuscola, a differenza di bianco.
Un libro sul carcere, sulla vita in carcere, dove anche le guardiane Nere assumono una posizione di classe, una solidarietà di classe e di razza.
"Purtroppo, non posso descrivere le sorveglianti benevole o indicarle per nome... Erano un interessante assortimento di donne Nere, giovani e vecchie, le cui posizioni politiche andavano dalle idee progressiste all'aperta simpatia per le ali più combattive del movimento di liberazione dei Neri. Tutte spiegavano che se avevano fatto domanda per questo tipo di lavoro era per necessità... In un certo senso erano anch'esse prigioniere e alcune erano acutamente consapevoli di ricoprire una posizione ambigua. Come i loro predecessori, i sorveglianti neri di schiavi, facevano la guardia alle proprie sorelle per un tozzo di pane. E come i sorveglianti di schiavi, anch'esse scoprivano che una parte della ricompensa consisteva nella loro stessa oppressione.... alcune asserivano che se fosse scoppiata una crisi avrebbero deposto l'uniforme per unirsi all'esercito delle recluse...." (pag.55/56)
Un libro che tocca con mano lo spirito comunitario, la lotta senza fine, la sopravvivenza, le armi, la resistenza.
"Sobbalzai al cigolio della chiave girata nella toppa. Una guardia aprì la porta ad una giovane Nera grassoccia, con un'uniforme da detenuta di un azzurro sbiadito, che reggeva un grande vassoio. Mi sorrise e mi disse con voce molto dolce "Ecco la sua colazione. Vuole del caffè?" La sua gentilezza mi confortò... La guardiana mi disse che dovevo prepararmi per andare in tribunale. Poi uscì sbattendo la porta alle spalle della giovane aiutante. Mentre apriva la cella seguente, la sorella mi sussurrò da dietro alle sbarre - Non preoccuparti. Siamo tutte con te - e scomparve lungo il corridoio." (pag 36)
Un libro che spiega bene la funzione formativa ed educativa, continua e costante e la responsabilità, di essere comunista.
"Nel corridoio e nella sala ricreazione* si tennero delle discussioni sul significato del comunismo... Una sera dopo la chiusura della cella, una domanda ad alta voce ruppe il silenzio:- Angela, che cosa vuol dire imperialismo?- Gridai in risposta:- Che la classe dirigente di un paese conquista il popolo di un altro per derubarlo della sua terra e delle sue risorse e per sfruttare il suo lavoro -. Un'altra voce urlò:- Vuoi dire che trattano la gente di altri paesi nel modo in cui i Neri vengono trattati qui?-. (pag.74)
Un libro sulle donne Nere, che parla di solidarietà di classe, di determinazione e di grande coraggio.
"Ero stata appena arrestata; in California mi attendeva un processo per omicidio, rapimento e cospirazione. La condanna, anche per una sola di queste imputazioni, poteva significare la camera a gas.... Nel denso silenzio del carcere, tendendo l'orecchio riuscivo a sentire l'eco degli slogan intonati fuori delle mura...." (pag 35)
Un libro che parla di una scelta politica importante, quella di aderire al Partito Comunista, di una scelta di vita coraggiosa, quella di essere in prima linea nella lotta in difesa degli altri prima ancora che di sé stessi, di una scelta pericolosa, quella di lottare per la "causa del nostro popolo oppresso".
Un libro di storia e storiografico. Una narrazione avvincente di fatti e personaggi.
Ma soprattutto una chiave di lettura decisiva per poter posizionare in modo corretto la parola "razzismo" nelle nostre analisi politiche attuali.
ndr: * del braccio detenute comuni della Casa di detenzione femminile di New York, 1970
|
|
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.
Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.
|