www.resistenze.org - segnalazioni resistenti - riviste - 11-12-07 - n. 206

E’ in uscita Contropiano di dicembre
 
Contropiano, giornale della Rete dei Comunisti, sarà in diffusione già questa settimana e sarà in piazza alla manifestazione nazionale contro la nuova base Usa a Vicenza.
 
Anticipiamo gli argomenti di questo numero
 
La sinistra arcobaleno nasce subalterna
 
L’editoriale di questo numero
 
Il processo che ha portato alla nascita della Sinistra e l’Arcobaleno (questo è il nome che è stato imposto) pone una serie di problemi a chi in questo paese non intende abdicare alla lotta per la trasformazione sociale né liquidare un patrimonio storico, politico ed umano importante del movimento di classe.
 
La Sinistra e l’Arcobaleno è stata intesa come “ultima spiaggia”, come ripiego necessario e inevitabile per la sopravvivenza dei partiti della sinistra nel nostro paese. E’ evidente anche ad occhio nudo, che una ipotesi politica con questi presupposti non farà troppa strada né brillerà per capacità di iniziativa e indipendenza dal quadro politico moderato e bipartizan che domina lo scenario. Questa ipotesi nasce subalterna dentro, nella sua cultura politica e nella sua composizione sociale…..
 
L’Italia in Autunno
 
Partito unico all’attacco e sinistra al bivio
 
Le due fazioni del partito unico “bipartizan” si sono accordate per ristrutturare il sistema politico della governabilità e per destrutturare ogni ambito di opposizione e resistenza sociale. La sinistra di governo va in pezzi, i movimenti sociali e la sinistra di classe sono chiamati a indicare percorsi alternativi possibili e il sindacalismo di base è chiamato a fare un salto di qualità. Ce la possiamo fare? Dipende dalla situazione ma anche dalla soggettività……
 
Geoeconomia? Piuttosto imperialismo (di Giorgio Gattei)
 
Per tenere a bada i “competitori geopolitici” (vedi i tre Avvisi precedenti) George Bush “il piccolo” ha dovuto portare le spese militari dai 370 miliardi di dollari del 2000 ai 621 miliardi del 2006, «un aumento degno di un Presidente di guerra» (M. Nobile, Armamenti e accumulazione nel capitalismo sviluppato, “Giano”, 2007, n. 56, p. 19). Non è però soltanto con la forza che gli Stati Uniti cercano di mantenere la supremazia planetaria guadagnata senza colpo ferire al termine della seconda guerra mondiale per l’esaurimento materiale dell’imperialismo britannico. C’è infatti un’altra modalità geopolitica più “morbida”, che Edward Luttwak ha denominato geoeconomia, a contenuto prevalentemente commerciale e finanziario….
 
Il movimento No War si prepara ad una nuova stagione di mobilitazione
 
Il documento approvato all’Assemblea nazionale delle reti e organizzazioni contro la guerra
 
L’Assemblea del 25 novembre delle reti e organizzazioni - che hanno promosso la manifestazione del 9 giugno contro Bush e contro la politica militarista del governo Prodi - e delle strutture che lottano contro la guerra, le basi e le spese militari, ha deciso che…..
 
Rilanciare l’iniziativa contro la precarietà, per il reddito e i diritti sociali
 
Proposte di lavoro per i prossimi mesi
 
Martedi 4 dicembre si è tenuta una prima riunione tesa a rimettere in moto un processo di iniziativa di movimento sui temi della precarietà e del reddito dopo lo sciopero generale e generalizzato del 9 novembre….
 
Il 2008 anno della Palestina
 
Una campagna di informazione e mobilitazione a sessanta anni dalla Nakba
 
Sabato 24 novembre a Roma si è svolta la riunione nazionale tesa a “Rimettere in campo l’iniziativa per la Palestina”. Presenti compagni italiani e palestinesi provenienti da Torino, Milano, Viareggio, Pisa, Firenze, Taranto, Roma. Una discussione ricchissima (diciotto interventi) sia sul piano del confronto che delle proposte per i prossimi mesi….
 
Ferma la guerra, firma la legge
 
E’ in corso in tutta Italia la campagna di raccolta firme sulla Legge di iniziativa Popolare sui trattati internazionali, basi militari e servitù militari: una legge-quadro che affronta la questione degli accordi militari stabilendo alcuni punti inderogabili che attuino concretamente l’art. 11 della Costituzione e rendano operativi in Italia i Trattati firmati dalla stessa Italia per la messa al bando delle armi di distruzione di massa ( da quello sulla non proliferazione nucleare, a quello sulla messa al bando delle armi chimiche e batteriologiche, a quello di Ottawa sulle mine anti-persona)….
 
L’ossessione della sicurezza partorisce mostri
 
L’escalation securitaria aggredisce ogni segmento della società
 
A commento del clamore suscitato dai vari editti dei sindaci della scorsa estate - da Firenze a Bologna, da Pavia a Roma - nel numero passato di Contropiano avevamo espresso alcune considerazioni[1][1] circa la nuova dimensione della politica nella metropoli imperialistica come esplicita conseguenza dell’impetuoso diffondersi di questa offensiva securitaria. A distanza di poche settimane dobbiamo riconoscere che quelle nostre osservazioni hanno trovato – purtroppo - riscontri puntuali ed oggettivi nelle dinamiche sociali in corso nel paese….
 
Politiche securitarie e metropoli.
 
La ragnatela del controllo e l’architettura della paura
 
L’implementazione delle politiche securitarie oltre ad uno stravolgimento autoritario del diritto interviene direttamente nei progetti di ristrutturazione urbanistico/territoriale delle grandi aree metropolitane. Il ridisegno delle città, la nuova osmosi tra crisi urbana e necessità di rilanciare la valorizzazione capitalistica nell’era della produzione snella e flessibile e le mutate strategie di controllo sociale segnalano la necessità di un disciplinamento di massa che non può non investire i connotati fondamentali e strutturali delle metropoli….
 
Il bastone e la carota del dott. Marchionne. La repressione nel gruppo Fiat
 
Che nel gruppo FIAT l’organizzazione dello sfruttamento, le relazioni sindacali e l’agibilità politica sono dure è un dato storico e conosciuto su cui esiste una vasta pubblicistica…. E’ accaduto – però – che dalle giornate di lotta di Melfi, di qualche anno fa… nelle fabbriche del gruppo cominciassero a sorgere piccoli nuclei di operai organizzati dietro questa o quella sigla del sindacalismo di base. Una tendenza che ha iniziato a preoccupare i vertici di Corso Marconi…
 
La Cina vira verso lo sviluppo sociale interno?
 
Il congresso del Partito Comunista Cinese
 
A fine ottobre si sono conclusi i lavori del 17° congresso del Partito Comunista Cinese.
 
La grande stampa internazionale si è prodigata nella diffusione di notizie e dati su questo importante appuntamento. Al contrario i media italiani, tranne qualche rara eccezione, si sono limitati a riportare i lanci delle agenzie di stampa o hanno appuntato la loro attenzione su aspetti marginali della discussione o, addirittura, hanno rappresentato il dibattito espressosi con toni ed accenti da vero e proprio gossip politico.
 
Euro versus dollaro. La guerra delle valute
 
Si accentua la competizione globale
 
Euro e dollaro, sono monete leader del panorama internazionale, su questo non ci sono dubbi. Schiere d’economisti, politici e opinionisti si dividono se siamo di fronte alla detronizzazione della divisa statunitense e alla sua sostituzione con la moneta unica europea…. Può il dollaro indebolirsi senza passare per eventi epocali e drammatici? Il dollaro per occupare il posto che ha dal ventesimo secolo, ha beneficiato di due grandi rilevanti eventi come le guerre mondiali e d’altri numerosi importanti individuali interventi militari di guerra.  Può il dollaro rinunciare alla sua egemonia sulle altre monete senza colpo ferire?............
 
Parlare di pace preparando la guerra
 
Il vertice di Annapolis sul Medio Oriente
 
“Vis pace para bellum” mai il monito di Tacito è apparso tanto realistico e drammatico come in queste settimane. Il vertice di Annapolis (1) è stato seguito, due giorni dopo, dalla presentazione al
 
Consiglio di Sicurezza dell’ONU di una risoluzione elaborata dagli USA che l’hanno poi precipitosamente ritirata (coprendosi di ridicolo) perché – secondo le autorità israeliane – avrebbe dato un ruolo eccessivo alle Nazioni Unite nella gestione dei risultati del vertice. Da questo si desume che Annapolis può rivelarsi la “trappola” che molti – in Palestina e al di fuori -avevano denunciato con largo anticipo….
 
Il manifesto delle forze politiche della sinistra palestinese
 
La leadership delle cinque forze firmatarie di questo documento (FPLP, PDLP, FIDA, PPP, INP)ha svolto una riunione per discutere la fase preparatoria in corso per la conferenza Internazionale convocata a novembre dall'amministrazione statunitense riguardo al conflitto mediorientale e ha formulato una posizione netta e chiara al riguardo, i suoi obiettivi e pericoli……
 
Il Belgio sta andando in frantumi?
 
La crisi degli stati nel cuore dell’Europa
 
Portato ad esempio come il paese europeo che ha saputo “rientrare” da un pesante debito pubblico (simile a quello italiano), il Belgio, che ospita la capitale europea Bruxelles, sta rischiando la secessione. L’Unione Europea alle prese con le questioni nazionali reagisce con la repressione brutale (in Spagna), con l’inerzia (Belgio )o alimentando il secessionismo (Balcani). E’ una contraddizione che sta esplodendo tra i piedi del polo imperialista europeo….
 
INSERTO SPECIALE.
 
L’attualità del dibattito su transizione e socialismo
 
Il secondo appuntamento del progetto “Il bambino e l’acqua sporca” promosso dalla Rete dei Comunisti, ha preso spunto dall’esperienza del Che Guevara economista nella Cuba degli anni sessanta per riaprire il dibattito a sinistra e tra i marxisti sui passaggi e le contraddizioni della transizione al socialismo. Pubblichiamo l’introduzione ai lavori del Forum tenutosi a Roma il 6 e 7 ottobre
 
Ricordando il Che e ricominciando a discutere del socialismo, anche in Italia
 
Appunti sul secondo forum “Il bambino e l’acqua sporca” tenutosi a Roma il 6 e 7 ottobre
 
E’ stato decisamente molto interessante il secondo forum “Il bambino e l’acqua” che la Rete dei Comunisti ha voluto dedicare al dibattito su transizione e socialismo sviluppatosi negli anni ’60 tra Ernesto Che Guevara – costretto a convertirsi in economista e ministro della Cuba rivoluzionaria – e l’esperienza dell’economia sovietica di allora.
 
La Rivoluzione d’Ottobre e le tre fasi della “Grande Paura” della borghesia
 
Quando la Rivoluzione d’Ottobre trasferì la prospettiva del comunismo dalla teoria alla realtà, nelle file della borghesia europea e internazionale si diffuse quella che è stata definita “La Grande paura”.
 
La feroce reazione delle potenze imperialiste contro la Rivoluzione d’Ottobre e poi contro l’URSS si può schematizzare in tre fasi storiche che hanno visto la messa in campo di strumenti diversi con il comune obiettivo di distruggere la prima sperimentazione del socialismo possibile nella storia. Questo obiettivo è stato raggiunto solo nel 1991 con la dissoluzione dell’URSS stessa….