www.resistenze.org - segnalazioni resistenti - riviste - 22-02-08 - n. 216

Il sommario di Contropiano, febbraio 2008 in uscita questa settimana
 
Editoriale. Elezioni. Per i comunisti lo scenario si complica e si semplifica
 
Ballando sul Titanic. La crisi c’è ed è pesante
 
E’ desolante come il dibattito politico in Italia continui ad appassionarsi ai volteggiamenti di Veltroni, alle boutades di Berlusconi, alle anemiche ambizioni della “Rosa Bianca”o alle quote di candidati nella Sinistra Arcobaleno, mentre la situazione internazionale incombe sullo scenario come un vulcano pronto ad eruttare.
 
Avviso ai naviganti n. 41
L’imperialismo d’altrieri: 1. Marx (di Giorgio Gattei)
 
Si sa che Marx voleva dedicare sei libri allo studio del capitale, di cui però soltanto il primo pubblicato personalmente dall’autore (gli altri due sono usciti postumi, sulla base dei manoscritti esistenti, grazie alla straordinaria fatica di Engels), lasciando «lo svolgimento di ciò che segue ad altri sulla base di ciò che è stato fornito» (in Lettere sul Capitale, Laterza, 1971, p. 51). Ma cosa si sarebbe dovuto aggiungere a quella «quintessenza» della critica dell’economia politica (nel primo libro la produzione del plusvalore, nel secondo la sua circolazione e poi nel terzo la trasformazione in profitto, interesse e rendita) tanto faticosamente, ma quasi completamente redatta da Marx?....
 
Avviata la campagna“2008 anno della Palestina”. Ricordare la Nakba, boicottare la Fiera del Libro di Torino
 
Da novembre infatti è partita una campagna di iniziative in tutto il paese – “2008 anno della Palestina” – tesa a tenere al centro dell’agenda politica e culturale la lotta del popolo palestinese per i suoi diritti, a ricordare che quest’anno ricorrono i sessanta anni dalla Nakba del 1948 che espulse centinaia di migliaia di palestinesi dalle loro terre e avviò il processo di occupazione coloniale e di apartheid tuttora attuato da Israele….. La campagna “2008 anno della Palestina” ha riaffermato che ritiene inopportuna e vergognosa la decisione del Consiglio Direttivo della Fiera del Libro di Torino - una città democratica e antifascista da sempre -di assegnare proprio nel 2008 a Israele il ruolo di ospite d’onore. Intendiamo batterci apertamente affinché questa decisione venga revocata…
 
E’ uscito
Il socialismo possibile
Quaderno di Contropiano con gli atti del II° forum “Il bambino e l’acqua sporca” dedicato al dibattito su transizione e socialismo in occasione dei quaranta anni dell’assassinio di Ernesto Che Guevara.
Interventi e relazioni di : Sergio Cararo, Luciano Vasapollo, Francisco Dominguez, Alfredo Jam Massò, Mayra Casas Villardel, Efrain Echevarria Hernandez, Osvaldo Sanguigni, Guglielmo Carchedi, Piero Di Siena, Jacopo Venier, Alfonso Gianni, Alfredo Helmann, Andrea Catone, Hosea Jaffe.
Prezzo 8 euro, più le spese postali. Richiedetelo a cpiano@tiscali.it
 
Emergenza democratica e riforme istituzionali, blocco sociale e crisi della rappresentanza
Quale è oggi il ruolo dei comunisti nel nostro paese?
Lettera aperta della Rete dei comunisti
 
… Riteniamo, diversamente, che occorra invece avviare un processo di confronto unitario tra tutte le soggettività della sinistra di classe “resistenti” o coerenti ma che non sottovalutino più o diano per scontato il rapporto con il blocco sociale antagonista. Nessuno oggi può ancora sottovalutare come la partecipazione di due partiti comunisti al governo più impopolare degli ultimi venti anni pone serissimi problemi di credibilità dell’opzione comunista a livello sociale e popolare. E’ da questa consapevolezza e da un arco di contenuti e pratiche virtuose e concrete sul terreno dei salari e del reddito, della democrazia e dell’antimilitarismo, che si può determinare l’autorevolezza teorica e la credibilità sociale dell’opzione comunista e di classe nel nostro paese e nel XXI° Secolo, anche tenendo conto di una dimensione internazionale dei problemi che condiziona pesantemente lo scenario nel nostro paese.
 
L’uso antisociale dell’ emergenza/rifiuti. Dalla monnezza possono nascere fiori?
 
Nel rinviare i nostri lettori allo “speciale rifiuti” di Contropiano visionabile e scaricabile nella sezione Archivio del sito (http://www.contropiano.org/Archivio/2008/ContropianoSpecialeRifiuti.htm) intendiamo evidenziare alcuni snodi analitici, scaturiti, nelle vertenze sociale in corso in questi mesi nell’area metropolitana napoletana ed in tutta la regione Campania.
Crediamo che nelle discussioni in corso, nell’area militante ma anche tra i tanti protagonisti delle mobilitazioni di questi mesi, si registri una esigenza di approfondire le questioni emerse dal “caso/rifiuti” oltre il dato della cronaca immediate.
Contropiano, sia nella sua versione cartacea e sia in quella on line, darà spazio e voce a questo dibattito che auspichiamo il più vasto ed articolato possibile.
 
La rivolta di Pianura e le nostre banlieues. Partecipazione popolare e protagonismo delle periferie
 
In questo quartiere di Napoli - nelle settimane passate – si è concretamente percepita la fine della politica e quel prevalere del sociale che, sempre più, caratterizza i sussulti ed i sommovimenti nelle metropoli imperialiste dentro l’attuale fase internazionale della competizione globale. La soglia di radicalità materiale messa in campo dai resistenti di Pianura non è paragonabile assolutamente a qualsiasi vertenza attualmente in corso ed è collocabile – per quanto presenta tratti peculiari tipici del meridione d’Italia – in una dinamica che assomiglia a quella della rivolta delle banlieues di Parigi.
 
La guerra dentro casa .Nonostante la crisi di governo e le elezioni alle porte, il Partito Democratico ha preteso la subordinazione dei partiti della” sinistra arcobaleno” al mantenimento della missione militare in Afghanistan. Occorre mettere in crisi il militarismo bipartizan
 
Il fronte interno della guerra preventiva
 
Da Genova a Firenze, da Napoli a Cosenza decine di attivisti sono stati condannati a pene pesantissime per le lotte condotte negli ultimi dieci anni. E’ questo il paese normale desiderato da Berlusconi, Veltroni e Montezemolo.
 
Contratto metalmeccanici. Amari risvegli per illusioni fin troppo durature
 
Dalla stipula dell’ultimo Contratto dei metalmeccanici, ma anche da un primo bilancio politico dell’azione dei sindacati collaborazionisti, a seguito dell’accordo del 23 Luglio 2007 e del successivo Protocollo sul Welfare, quel che viene emergendo è una crisi sempre più evidente del riformismo di sinistra così come s’era costruito negli ultimi decenni
 
L’India teme il contagio della rivoluzione in Nepal
Intervista ad Anand Swaroop Verma*
 
Il governo indiano è seriamente preoccupato dell’evoluzione della situazione nel vicino Nepal. L’esempio vincente dei maoisti rafforza le aspettative anche nel continente indiano dove sono ripresi gli scontri tra i guerriglieri naxaliti e gli apparti di sicurezza dello stato. Nel 2006 il conflitto che contrappone i guerriglieri comunisti”naxaliti” alla repubblica indiana è costato 749 morti, e altri 483 da gennaio a settembre del 2007.
 
Perché l’India non aiuta il Nepal ad uscire da questo problema?
 
Sarebbe meglio che l’India non aiutasse assolutamente il Nepal. Ma l’India sta aiutando la monarchia ad eliminare i maoisti. L’India è la più grande democrazia del mondo ma sta aiutando la più repressiva e assoluta monarchia del mondo in Buthan. Quale migliore paradosso per la democrazia indiana se non questo? L’India deve rispettare la sovranità degli stati confinanti. Lasci decidere al popolo nepalese il proprio destino. L’India deve smettere di immischiarsi nei suoi affari interni…
 
INSERTO.
Lotta di classe e infarto ecologico del pianeta
Il Capitale come minaccia per l’umanità
Un interessante documento dell’Associazione marxista “Politica e Classe” riapre il confronto sul carattere anticapitalista della questione ambientale
 
L’allarme sul, probabile, infarto ecologico del pianeta è, oramai, un leit motiv presente in tutte le discussioni politiche e culturali che, quotidianamente, prendono corpo nei più diversificati contesti. Questa percezione non è più patrimonio di un ristretto gruppo di “ecologisti” ma trasuda in ogni poro della società soprattutto a seguito dei nefasti effetti antisociali che il capitalismo mondializzato riversa sull’intero pianeta.