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- segnalazioni resistenti - riviste - 01-05-08 - n. 226
Il sommario di Contropiano in uscita
L’Italia è normale !?
Le elezioni segnano l’affermazione del bipartitismo. La destra stravince e la sinistra si dissolve. Le condizioni dei settori popolari sono al collasso, banche e aziende accrescono la propria ricchezza, la crisi economica globale incombe sulle scelte del nuovo esecutivo. E’ questo il paese normale voluto dalle classi dominanti e dai templari della governance sconfitti dal blocco reazionario?
Avviso ai naviganti n. 42
L’imperialismo di ieri: 2. da Lenin a Haya de la Torre. (di Giorgio Gattei)
Esattamente a 50 anni dalla pubblicazione del primo libro Capitale, nel 1917 Lenin dava alle stampe L’imperialismo, fase ultima [ma non l’ultima] del capitalismo. Rispetto allo sfruttamento della “periferia” del mondo da parte del “centro” capitalistico che Marx avrebbe voluto denunciare nel quinto libro del Capitale (mai scritto) da dedicarsi alla critica dell’equivalenza dei valori nello scambio internazionale (cfr. l’Avviso precedente), adesso c’era un connotato in più a collegare le nazioni fra loro che Lenin illustrava così: se «per il vecchio imperialismo, sotto il pieno dominio della libera concorrenza, era caratteristica l’esportazione di merci, per il più recente imperialismo, sotto il dominio dei monopoli, è diventata caratteristica l’esportazione di capitali». La novità stava dunque nel fatto che al precedente “scambio ineguale” di manufatti del centro contro materie prime della periferia, caratteristico dell’“imperialismo del libero scambio”, adesso c’erano anche i capitali a fuoriuscire dal centro per essere investiti in periferia (….)
Roma. La lotta per il diritto alla casa ha scompaginato la campagna elettorale
Il 6 aprile scorso, il Blocco Precario Metropolitano e l’Asia-RdB sono intervenute a “gamba tesa” nella campagna elettorale occupando centinaia di appartamenti e ponendo al centro dell’attenzione l’emergenza casa che nella metropoli capitolina continua a rappresentare la contraddizione sociale principale. Il blocco di potere bipartizan (rappresentato da Rutelli e Alemanno, entrambi a disposizione della rendita immobiliare e dei palazzinari) si è scagliato contro l’occupazione di case come forma di lotta ma è stato costretto a dire qualcosa sul problema della casa.(….)
Bologna. Anche sotto le Due Torri mobilitazione per il diritto alla casa
L’estendersi della precarietà sociale ha riportato alla luce l’emergenza abitativa in città. Se gli indici di disoccupazione sono tra i più bassi d’Italia, questo non ferma tuttavia una tendenza che vede una fetta sempre maggiore di lavoratori con contratti precari, e una diminuzione generale del potere d’acquisto dei salari. Se per anni abbiamo assistito ad aumento delle case di proprietà ed una diminuzione degli inquilini in affitto, oggi siamo di fronte ad una controtendenza: una fetta sempre maggiore di proprietari di casa virtuali (cioè quelli con un mutuo) si trovano a dover affrontare gli impazzimenti del mercato finanziario legato ai mutui, con una relativo aumento della rata del muto fino al 70% del prezzo base delle rate (…)
A TORINO ISRAELE NON È UN OSPITE D’ONORE! PALESTINA LIBERA!
Manifestazione nazionale Sabato 10 maggio, ore 14.00 Corso Marconi
(…) Come se non bastasse, in quest’anno in cui i palestinesi vivono il lutto nel presente e nella memoria – il sessantesimo anniversario della guerra del 1948 – una delle più grandi iniziative culturali d’Europa, la Fiera internazionale del libro di Torino, sceglie di invitare Israele come “ospite d’onore”, come ha già fatto quella di Parigi. Nonostante gli appelli internazionali di scrittori e intellettuali di tutto il mondo, molti dei quali palestinesi ed anche israeliani, a revocare questo invito e a chiedere di sostituirlo con la dedica a una pace giusta, il Comune di Torino ha voluto confermarlo.Una scelta precisa, una scelta politica, una scelta di parte: non solo per quello che succede oggi in Palestina, ma perché il ricordo degli eventi del 1948 si risolve in una “celebrazione” della Nakbah, la “catastrofe” per il popolo palestinese. 850.000 profughi in fuga, 531 villaggi distrutti, decine di migliaia di morti, e un immane lascito di sangue e violenza. (….)
Milano 17 maggio, Teatro Smeraldo
Assemblea nazionale del sindacalismo di base, dei delegati, delle RSU e degli attivisti indetta da CUB - Confederazione COBAS - SdL intercategoriale
Continuare le lotte e la mobilitazione, per il salario, la sicurezza nei luoghi di lavoro, i diritti sindacali, per i lavoratori e pari diritti per tutte le organizzazioni, la continuità del reddito e contro la precarietà
Roma, sabato 24 maggio
Roma, Casa internazionale delle donne-Sala convegni via della Lungara, 19 il patto permanente contro la guerra promuove un forum di dibattito sul tema
"Scenari della guerra globale : il ruolo dell'Italia"
La Rete dei Comunisti convoca per sabato 31 maggio a Roma una assemblea nazionale di confronto per discutere la nuova fase politica e il ruolo che possono svolgervi i comunisti e i militanti della sinistra di classe
I movimenti delle donne rompono il giocattolo del consenso
Tra la festa, il rito e il silenzio scegliamo la lotta!
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, il 24 novembre scorso si è tenuta a Roma una grande manifestazione, indetta dall’assemblea nazionale di singole donne e di realtà associative femminili, femministe e lesbiche, provenienti da tutta Italia. Nel comunicato di convocazione si leggeva tra l’altro: Scendiamo in piazza e prendiamo la parola per affermare, come protagoniste, la libertà di decidere delle nostre vite nel pubblico e nel privato. Scendiamo in piazza per ribadire l'autodeterminazione e la forza delle nostre pratiche politiche.(….)
La Fiat gioca pesante. Il volto duro del soft power di Marchionne
Riaccendere i riflettori su quando accade alla FIAT vuole essere un tassello di quella riorganizzazione del conflitto indispensabile per attraversare in forme politicamente adeguate l’immanenza di questa complessa fase dello scontro. Ma la nostra attenzione ai nuovi processi di valorizzazione capitalistica alla FIAT sono anche uno stimolo a riprendere la pratica dell’Inchiesta sociale per comprendere, sempre meglio, le attuali modalità dello sfruttamento.
Metropoli e composizione di classe. Dibattito e inchiesta sulle realtà sociali in cui operiamo
Il nostro giornale Contropiano e la Rete dei Comunisti hanno sempre dedicato grande attenzione alle complesse trasformazioni di cui sono oggetto la grandi aree metropolitane. Non potrebbe essere diversamente. I giganteschi mutamenti indotti dalla mondializzazione capitalistica stanno delineando una situazione sia degli assetti produttivi e riproduttivi sia degli insediamenti umani che non ha precedenti nella storia delle formazioni sociali. Tutto ciò ha conseguenze evidenti sulle realtà sociali in cui siamo chiamati all’azione politica e sindacale. Si tratta di un parametro decisivo che la sinistra ha completamente trascurato in questi decenni (…)
Napoli e le sue banlieues. Un esempio di semi-cittadinanza delle "popolazioni interne".
di Antonio Petrillo
(…) Se il precariato di massa disarticola la cittadinanza e trasforma le inquietudini personali in paura sicuritaria dell’altro, le leggi sull’immigrazione possono riprodurre manodopera malleabile grazie alla criminalizzazione degli “irregolari”, mentre le attuali politiche d’inserimento o “reddito minimo” garantiscono nelle periferie di città come Napoli l’ancoraggio stabile di intere popolazioni “interne” a una condizione permanente di semi-legalità e semi-cittadinanza (…)
I comunisti e la sinistra dopo il big bang Che fare?
Interventi di L.Masella, M.Rizzo, Sinistra Critica, Militanz, G.Monti
Ospitiamo in queste pagine un documento della Rete dei Comunisti e diversi contributi pervenuti in redazione relativi alle conseguenze della tornata elettorale che ha visto la dissoluzione della sinistra storica nel nostro paese e alle ipotesi politiche di ricostruzione per il futuro sul piano della rappresentanza politica, della riorganizzazione della sinistra di classe e dei comunisti. Il dibattito è aperto e – per tutta una fase – sarà un dibattito a tutto campo e niente affatto semplice. Contropiano e la Rete dei Comunisti sono stati e continueranno ad essere un soggetto attivo di questo confronto e delle proposte di ricostruzione di una soggettività politica e di classe oggi rese necessarie dalla scomparsa del tappo e della cultura che hanno portato alla crisi sia la sinistra che i comunisti.
Crisi della rappresentanza e sinistra anticapitalista. (di Luigi Narni Mancinelli)
La crisi della rappresentanza è uno dei temi più sbandierati ed affrontati nel dibattito politico sia a sinistra che altrove nel nostro paese. La crisi è un fatto innegabile: dall’alto si sono fatti sentire i fenomeni di erosione dei processi di decisione politica dei partiti nazionali, schiacciati dalle imposizioni elitarie della tecnocrazia europea o globale, mentre “dal basso” nei territori gli stessi agenti politici si sono dovuti riconfigurare nei processi di governance quali attori tra gli altri, nel più generale predominio del soggetto forte dell’impresa privata (….)
Il Tibet, la Cina e la “sinistra smarrita”
Con questo articolo continuiamo la discussione sulla Cina. Fermo restando l’impegno di sistematizzare - nell’ambito del progetto teorico “Il bambino e l’acqua sporca” –emerge come una riflessione più compiuta su tale questione che, a nostro giudizio, pone alla soggettività comunista compiti nuovi ed inediti.
Chi segue il nostro sito on line ha potuto leggere decine di interventi che, a partire da un giudizio sulla questione del Tibet, spesso non univoco, hanno riproposto l’urgenza di un aggiornamento teorico sulla Cina. Consapevoli che il mondo non si può osservare unicamente,dalla nostra sempre più periferica Italietta, rivolgiamo un invito ai compagni affinché non facciano mancare un apporto, sia individuale che collettivo, a questo fondamentale snodo analitico della ricostruzione di un punto di vista comunista
Il capitalismo nel collo di bottiglia
Rivolte del pane, protezionismo, emergenza alimentare, competizione globale.
Le “rivolte del pane” scoppiate in numerosi emergenti e del terzo mondo, chiamano in causa la dimensione speculativa della formazione dei prezzi dei generi di prima necessità e sulle materie prime. Ma chiamano in causa soprattutto il carattere regressivo e distruttivo del capitalismo che sta provocando scientemente fame e carestia anche in paesi non più poverissimi. Insieme a quella finanziaria, a quella monetaria e a quella energetica, è esplosa anche la crisi alimentare.
Contro il business della carestia
Sovranità alimentare, sovranità energetica, agrocombustibili. Le proposte e le battaglie di Via Campesina
di Adriano Lima Do Santos (Movimento Sem Terra)
Attualmente l’umanità sta attraversando varie crisi. Il modello di industrializzazione e di consumo delle società negli ultimi cento anni ha generato livelli assai critici di inquinamento dell’atmosfera. La ricerca del profitto ha generato una rapida deforestazione. Così anche numerose specie vegetali e animali sono minacciate di estinzione a causa degli squilibri ambientali prodotti. Abbiamo vissuto un processo permanente e continuo di riscaldamento del clima della Terra, che può produrre una alterazione completa della vita nel pianeta.
La vittoria elettorale dei comunisti in Nepal. Intervista a Baburam Bhattarai*
Pubblichiamo degli estratti di una intervista rilasciata al quotidiano nepalese Kathmandu Post, nei giorni successivi alle votazioni, che si sono tenute nella metà di aprile, da Baburam Bhattarai, teorico e membro del comitato centrale del Partito Comunista Nepalese maoista. Partito vincitore assoluto delle elezioni per l’assemblea costituente, che dovrà scrivere la nuova costituzione per la repubblica nepalese e legiferare fino alle prossime elezioni.
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