www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - linguaggio e comunicazione - 06-05-19 - n. 711

Dati e cifre sulla propaganda di guerra antivenezuelana negli Stati Uniti

Mision Verdad | misionverdad.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

02/05/2019

Teddy Ostrow, attraverso il periodico FAIR, ha pubblicato un'indagine con la quale interroga la totalità dei giornalisti di opinione statunitensi che fanno parte dell'establishment mediatico corporativo. Il suo titolo già di per sé è suggestivo: "Zero per cento dell'elite dei commentatori si oppone al cambiamento di regime in Venezuela".

Significa che nessun commentatore politico o opinionista si oppone al cambiamento di regime organizzato dagli Stati Uniti in Venezuela: zero percento, 0%.

Scrive Ostrow all'inizio della nota: "In un periodo di tre mesi (15/01/19-15/04/19), zero articoli di opinione del New York Times e Washington Post hanno preso una posizione anti-cambiamento di regime o pro-Maduro/chavista. Né un solo commentatore dei tre grandi talkshow della domenica mattina o del PBS NewsHour era contrario che il presidente Nicolás Maturo uscisse dal governo venezuelano".

Egli spiega di aver in questi tre mesi analizzato 76 articoli, interviste audiovisive e servizi televisivi delle principali reti mediatiche degli Stati Uniti.

54 di loro hanno espresso un appoggio esplicito al rovesciamento del governo di Maduro, che rappresentano il 72% del totale.

11 erano "ambigui", tuttavia l'appoggio al golpe era chiaramente implicito "leggendo tra le righe". Rappresentano il 14%.

Altri 11, il restante14%, non ha preso posizione, ma in modo simile al gruppo precedente, ha "offerto munizioni ideologiche" ai propagandisti del cambio di regime.

Maggiori dettagli

Il New York Times ha pubblicato 22 commenti favorevoli al cambio di regime, 3 "ambigui" e 5 senza una posizione.

Il Washington Post ne ha pubblicato 22 che spiegavano il loro sostegno al colpo di stato, 8 erano "ambigui" e 4 non hanno preso una posizione.

Delle 12 trasmissioni di opinione con sondaggi TV, 10 sono a favore del rovesciamento di Maduro e 2 non hanno preso posizione.

Un altro dato importante che Ostrow mette sul tavolo. Lo stesso Juan Guaidó è stato invitato a prendere posizione sul New York Times, sul Washington Post e in una puntata televisiva di NewsHour, una volta per media, per fare propaganda del golpe in Venezuela.

Non è la prima volta che i media corporativi statunitensi suonano le trombe di guerra e rispetto al Venezuela, non è la prima volta che questa azione bellicosa si manifesta. Il New York Times e il Washington Post, lontano da essere spazi di giornalismo opportuno, verace e trasparente, come normalmente si vendono, sono i principali portavoce del Partito della Guerra negli Stati Uniti. Che l'odore della polvere da sparo e del denaro si somiglino, poco importa a questi opinionisti statunitensi.

La sistematizzazione completa di Teddy Ostrow può essere vista qui.


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.