www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - storia - 17-01-21 - n. 775

Karl Liebknecht, una goccia di puro coraggio

Álvaro Luque | nuevo-rumbo.es
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Dicembre 2020

Nell'estate del 1914, una nuova guerra, con la stessa ineluttabilità del sole, oscurò il mondo. Non sarebbe stata solo un'altra guerra, ma la Grande guerra. In Germania le mobilitazioni contro un conflitto bellico che sarebbe stato devastante, vennero guidate dalla SPD (Partito Socialdemocratico di Germania), la cui posizione internazionalista sembrava non avere crepe.

Il 4 agosto è crollato tutto. Le speranze riposte nel più grande partito socialista d'Europa, la stessa II internazionale e il marxismo sembravano essere sconfitti dalla falsità e dal cinismo. I deputati della SPD votarono in blocco a favore dei crediti di guerra. Dissero sì alla politica degli junker e alla monarchia imperiale. Avvolsero la classe operaia in una bandiera straniera, imperiale e rinnegarono la pratica del marxismo, la propria storia e i propri principi. In Francia, anche la SFIO (Sezione Francese dell'Internazionale Operaia) e altri partiti socialisti votarono a favore della guerra.

Il terremoto scosse l'Europa operaia. La maggioranza era sotto shock e in confusione. Le diverse correnti all'interno della SPD sembravano unite nel tradimento. Nel dibattito interno della SPD, prima della votazione, in 14 si rifiutavano di votare a favore dei crediti, ma la disciplina di partito si impose.

Il 2 dicembre 1914 i crediti di guerra furono rinnovati e Karl Liebknecht si alzò durante la seconda sessione per votare contro. Fu l'unico di tutti i deputati a rifiutarsi di continuare a sostenere la guerra e di continuare ad abbracciare lo sciovinismo. Rimase fermo, in difesa della classe operaia e dell'internazionalismo. Solo, di fronte a un oceano codardo, una goccia di puro coraggio, dove la disciplina di partito non avrebbe rappresentato rifugio. Un deputato contro 110 deputati del suo stesso partito e dell'intero Reichstag. Non gli fu permesso di difendere la sua posizione politica sulla guerra. Nessun giornale tedesco ne pubblicò il testo.

Divenne un simbolo di resistenza contro la guerra. Sollevarsi così rappresentò la difesa del marxismo contro coloro che scambiavano la classe per la patria. Era solo, ma agiva per milioni e il suo gesto permise di raggruppare le posizioni rivoluzionarie contro la vecchia socialdemocrazia. Karl fu messo in prigione, ma la lotta contro la guerra crebbe.

La sua difesa nei confronti di quel "nemico principale che è in casa" ha segnato un nuovo corso. Con il crollo della II Internazionale a causa del suo stesso tradimento, il nuovo stava per nascere.


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