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Azione Comunista Europea: Il lavoro dei partiti dell'ECA nella gioventù - Contributo PCRF

Partito Comunista Rivoluzionario di Francia (PCRF) | eurcomact.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

30/09/2024

Azione Comunista Europea (ECA) - Incontro su: Il lavoro dei partiti dell'ECA nella gioventù - Contributo PCRF

Compagni,

Per affrontare la questione in modo concreto, vorremmo ripercorrere alcune caratteristiche della gioventù operaia in Francia. Attualmente, secondo l'INSEE (l'istituto ufficiale di sondaggi francese), nel 2020, quasi la metà dei giovani dell'età di 21 anni ha interrotto gli studi, il 28% è occupato e il 21% è disoccupato o inattivo, . Più in generale, dai 20 anni in poi, più di un quinto dei giovani è inattivo o disoccupato. Per quanto riguarda l'apprendistato, tanto decantato dalla borghesia, il 40% degli apprendisti è senza contratto a tempo indeterminato o disoccupato dopo 5 anni dal contratto. Con l'aggravarsi della crisi del capitalismo e della disoccupazione di massa, le false promesse dell'istruzione superiore pubblica e le sue opportunità si rivelano per quello che sono: compromessi effimeri sempre alla mercé della classe sfruttatrice.

Quasi un quarto dei giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni si astiene da tutte le elezioni, e quasi la metà lo ha fatto nelle elezioni parlamentari anticipate del 2024. È apparso un vero e proprio divario tra i giovani e l'apparato statale borghese francese. Tuttavia, questo divario esprime molto più una delusione nei confronti del capitalismo e delle sue istituzioni che una reale consapevolezza politica, che è ancora agli inizi.

In effetti, grandi ostacoli si frappongono all'organizzazione rivoluzionaria della gioventù popolare. L'assenza di un partito rivoluzionario riconosciuto in Francia, dopo la degenerazione del Partito Comunista Francese (PCF) e le profonde radici dell'opportunismo in Francia, ha lasciato un vuoto ideologico in cui si sono infiltrate idee piccolo-borghesi, sotto forma di pessimismo e individualismo. Senza una forte alternativa rivoluzionaria, la socialdemocrazia e le correnti riformiste rimangono egemoni in Francia nel loro ruolo di incanalare e disinnescare gli inizi di una coscienza anticapitalista potenzialmente rivoluzionaria nei giovani.

Pensiamo ad esempio a La France Insoumise e a Jean-Luc-Mélenchon, il cui radicalismo è puramente retorico (in particolare sulla Palestina), ma anche al MJCF (Movimento della Gioventù Comunista di Francia), affiliato al PCF, dove molti giovani attivisti sono ancora intrappolati nell'idea errata di poter cambiare il PCF socialdemocratico dall'interno, oppure alle numerose organizzazioni trotskiste presenti nelle università.

Essendo il PCRF un partito giovane fondato nel 2016, si sta ancora battendo per il rafforzamento e il riconoscimento del suo apparato come quello di un partito d'avanguardia rivoluzionario su scala nazionale. Questo implica una serie di requisiti per l'organizzazione giovanile in Francia tali da garantire questo rafforzamento e riconoscimento.

Innanzitutto, la gioventù del nostro partito, l'Unione della Gioventù Comunista (UJC) è stata concepita dal 2017 come la strategia del PCRF nei confronti della gioventù popolare: non è un'organizzazione separata dal PCRF ma è autonoma a livello organizzativo, sotto il controllo politico del suo partito. Le ragioni principali di questo status speciale sono due.
In primo luogo, per rafforzare un nuovo Partito della classe operaia in Francia, è necessario formare una nuova generazione di militanti che diventino quadri marxisti-leninisti all'interno del PCRF. Per favorire questa formazione di quadri, la partecipazione al lavoro del Partito consente direttamente l'autonomia e la comprensione dei propri errori, nonché una guida continua da parte del Partito per una corretta comprensione ideologica e politica del ruolo di un quadro di Partito.
In secondo luogo, in Francia esistono ancora molte organizzazioni giovanili, sia all'interno che all'esterno del MJCF, e uno dei compiti dell'UJC è quello di riunirle sotto questo nuovo partito leninista, il PCRF. Per svolgere questo lavoro nelle migliori condizioni possibili, con dibattiti pubblici, incontri bilaterali e talvolta anche azioni comuni, è essenziale che i giovani attivisti dell'UJC lo concepiscano in uno spirito di partito. Infatti, la costruzione di un'organizzazione giovanile separata non favorirebbe la comprensione dello stadio di sviluppo del PCRF, la necessità di costruire il Partito come suo principale compito politico, sia nell'organizzazione interna che nel lavoro politico con le altre organizzazioni giovanili.

È in queste condizioni particolari che il PCRF lavora all'interno del movimento giovanile popolare, i cui compiti centrali sono l'unità e la chiarezza ideologica intorno al marxismo-leninismo come visione del mondo, nonché l'apprendistato politico attraverso la pratica.
Gli attivisti dell'UJC imparano a lavorare nelle commissioni nazionali in collegamento con le commissioni del Partito, ad esempio per la propaganda e la formazione ideologica. Questa autonomia organizzativa sotto la guida politica consente flessibilità e iniziativa ai giovani attivisti, fornendo al contempo un quadro chiaro e coerente per l'unità e l'organizzazione dei futuri quadri. In modo simile, gli attivisti dell'UJC lavorano anche direttamente sotto forma di cellule, luoghi di studio e aziende, in collaborazione con le federazioni di partito quando queste sono state create.

Una delle pietre miliari del lavoro del PCRF è quindi il lavoro ideologico, soprattutto nelle condizioni di sviluppo di un partito leninista in Francia. In questo senso, l'UJC dispone di un'équipe dedicata alla formazione ideologica di tutti i militanti. Questa équipe promuove la formazione ideologica con diversi mezzi. L'UJC sta anche lavorando alla redazione di una guida per la formazione marxista-leninista, come esiste in molte organizzazioni e partiti fratelli. Si tratta quindi di uno strumento di formazione quotidiana che tutti i compagni dovrebbero studiare e che possiamo utilizzare quotidianamente in caso di problemi o dibattiti ideologici. Nello stesso senso, il prossimo Congresso del Partito, che si terrà nel giugno 2025, ha il compito di discutere e redigere un piccolo glossario di espressioni che aiutino la classe operaia a comprendere la politica comunista del Partito.

Sempre nell'ottica della formazione ideologica, il Partito e l'UJC stanno organizzando sessioni di lavoro locale a tu per tu in alcune località. In questo modo i compagni si riuniscono e leggono durante le sessioni di discussione la nostra guida di lavoro o gli articoli di Intervention Communiste (Intervento Comunista), la rivista del PCRF, tutti ispirati alle lotte locali. In questo modo, gli strumenti ideologici possono essere messi in pratica e compresi in modo sempre più solido, in un quadro pratico privilegiato.

Un'altra importante modalità di organizzazione dei nostri giovani è la creazione di "fronti rossi" nelle nostre federazioni. I fronti rossi sono strutturati attorno ai membri militanti di una federazione che organizzano il lavoro in prima linea per la democrazia sociale. Creando legami con associazioni di massa, come le organizzazioni palestinesi o i sindacati, possiamo mettere in pratica la nostra linea rivoluzionaria. L'obiettivo è quello di lavorare con queste organizzazioni per condurre campagne congiunte ideate dal PCRF che propongano linee di lotta che abbiano come obiettivo il capitalismo e aiutino la gente a capire che dobbiamo sbarazzarci di esso perché è la causa di tutte le nostre sofferenze. Ad esempio, un'ampia campagna sulla lotta per la pace e il suo legame con l'antimperialismo viene utilizzata per sostenere le occupazioni universitarie del 2024 per la Palestina. I fronti rossi organizzano anche cortei di manifestanti indipendenti che si oppongono apertamente alla socialdemocrazia.

In questo senso, i fronti rossi sono una forma di lotta che si inserisce nella nostra tattica di lotta di classe e permette, con l'aiuto dei militanti e dei quadri del partito, di comprendere la specificità di un partito comunista di fronte ai partiti socialdemocratici nella pratica, con l'aiuto del materiale del partito e dei suoi slogan basati sull'esperienza diretta delle masse.

Essi mirano a creare un legame tra le lotte, ma possono essere più efficaci solo se il lavoro delle cellule esiste accanto alle lotte in questione. Questi "fronti rossi", in contrapposizione ai fronti elettorali socialdemocratici, funzionavano anche collegando questi fronti tattici flessibili alle cellule aziendali del partito, permettendo così ai giovani militanti di assimilare la centralità della classe operaia, l'unica in grado di risolvere i problemi dei giovani.

La cellula si struttura in un luogo di lavoro o di studio ed è una delle forme di lotta temporanea che promuoviamo nel nostro partito e nei suoi giovani. Una cellula si crea quando almeno due compagni si organizzano per la lotta in un luogo di lavoro, di studio o di vita, anche diverso dal proprio, dove i compagni avviano un impianto di partito. Più specificamente per i giovani, una cellula può, ad esempio, organizzarsi in un'università o in un CFA (un centro di formazione per lavoratori apprendisti in Francia), conducendovi lotte per gli studenti. In questo modo, la democrazia diretta viene messa alla prova in modo concreto, al di là delle urne, e si oppone per sua natura alla socialdemocrazia da una prospettiva tattica legata alla questione strategica.

I problemi dei giovani sono per molti versi legati a quelli della classe operaia e degli strati popolari. Di conseguenza, i giovani non possono combattere da soli gli attacchi del capitale, ma solo in una lotta comune con la classe operaia e gli strati popolari contro la dittatura dei monopoli. I comunisti si oppongono fermamente alla propaganda borghese che parla di "conflitto generazionale". Non sono gli anziani a vivere a spese dei giovani, o viceversa. È il Capitale che vive a spese dei giovani, della classe operaia e degli strati popolari. I giovani non hanno interessi particolari, distinti dal resto della classe operaia. Oggi i giovani si trovano ad affrontare un'altra guerra imperialista in Europa e possono svolgere un ruolo cruciale nella lotta dei popoli contro le guerre imperialiste e le loro cause. I giovani sono unici in quanto hanno tutto il futuro davanti a sé e aspirano a prendere in mano i propri interessi. Hanno un particolare propensione per i diritti e le lotte democratiche.

Sotto l'imperialismo, la contraddizione tra la democrazia formale e limitata dei capitalisti e le aspirazioni dei giovani e dei lavoratori alla democrazia per se stessi, l'aspirazione a gestire la propria vita quotidiana e il proprio futuro a tutti i livelli, sta crescendo. Questo esautoramento dei diritti democratici, di cui i giovani e i lavoratori sono vittime dalla scuola all'università, dall'azienda allo Stato, passando per il comune, significa che i comunisti hanno il compito di garantire che le lotte per i diritti e le libertà democratiche si basino su forti aspirazioni alla partecipazione e alla trasparenza negli affari pubblici.

Da questo punto di vista, i comunisti hanno la duplice missione e responsabilità di difendere, sviluppare e consolidare tutte le forme di democrazia diretta a livello popolare (consigli, comitati, ecc.), ma anche di utilizzare queste stesse aspirazioni come punto di partenza per dimostrare che la democrazia borghese è la democrazia dei proprietari del capitale, la negazione della democrazia dei giovani e dei lavoratori.

Molti giovani sono fuori dall'organizzazione collettiva e sociale del lavoro, o al massimo lo sono parzialmente. Questo favorisce naturalmente tendenze piccolo-borghesi come l'idealismo, la sopravvalutazione della sola lotta ideologica, il pedagogismo, l'obiezione di coscienza e l'anarcosindacalismo. Ma con il Partito Comunista e le organizzazioni del movimento operaio o popolare, i giovani iniziano ad acquisire un comportamento organizzato e disciplinato nei luoghi di lavoro, all'università, a scuola e nelle strade. I giovani acquisiscono così l'impulso e la possibilità di dare nuova forza alla lotta della classe operaia per il miglioramento della loro situazione sociale immediata e per una società liberata dallo sfruttamento, per il socialismo-comunismo.


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