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Annuncio Comune del XII Incontro delle Gioventù Comuniste Europee

Firmatari in calce | gioventucomunista.it

03/03/2016

Il 27 e 28 febbraio scorso si è svolto a Roma il XII MECYO sul tema: "La lotta e il ruolo dell'organizzazione giovanile comunista nel movimento rivoluzionario, contro il potere dei monopoli e le associazioni imperialiste. Uniti e organizzati per il futuro socialista ". Le Gioventù Comuniste che hanno partecipato al XII MECYO invitano i giovani d'Europa a lottare insieme per i nostri bisogni attuali e dichiarano quanto segue:

La situazione della gioventù dei nostri paesi continua a peggiorare sotto il peso della politica unitaria del capitale, dell'UE e dei loro governi. Disoccupazione, sfruttamento, precarietà, riduzione dei diritti e delle tutele conquistate in anni di lotte del movimento operaio. L'istruzione, la sanità e ogni forma di assistenza sociale vengono trasformati in nuovi campi di profitto per i monopoli e in privilegi di chi può permetterseli. Questo è il presente ed il futuro che il capitalismo sta organizzando per la gioventù della classe lavoratrice e degli strati popolari. Un presente e un futuro che corrispondono alla necessità della borghesia di rispondere alla crisi economica capitalistica cercando di aumentare il proprio profitto e mantenere il proprio sistema di potere.

Questa dinamica non conosce confini tra i nostri paesi ed è comune in tutto il continente. Diciamo in modo chiaro ai giovani della classe operaia e degli strati popolari che all'interno del capitalismo non possiamo sperare in niente di meglio che diventare la prossima generazione destinata ad arricchire la classe borghese con il proprio lavoro, il proprio sacrificio, il proprio sangue. La nostra lotta deve partire da questa condizione, sviluppando lotte comuni adeguate alla fase attuale per respingere l'attacco e preparare le condizioni per la ricostruzione del movimento operaio con una partecipazione di massa della gioventù, e per cambiare i rapporti di forza tra le classi.

Negli anni della crisi la disuguaglianza sociale si è ulteriormente acuita. Da una parte quelli che detengono la proprietà dei mezzi di produzione e che si appropriano di tutta la ricchezza, dall'altra un'enorme massa di persone che produce quella ricchezza. Attraverso l'espansione dei grandi monopoli a livello internazionale, in tutti i settori produttivi, aumenteranno i processi di centralizzazione e concentrazione di capitale in poche mani e, allo stesso tempo, si estenderà la povertà delle classi lavoratrici. La disoccupazione giovanile sta aumentando, condannando milioni di giovani ad una vita di miseria. Il nostro nemico è il sistema capitalistico, il potere dei monopoli – che attualmente detengono la reale sovranità sulle nostre vite – e le alleanze imperialiste internazionali come l'UE e la NATO, che sono strumenti di difesa degli interessi del grande capitale.

L'Unione Europea e gli accordi promossi corrispondono al bisogno di creare un mercato più ampio e privo di barriere e ostacoli all'azione dei monopoli. Tali unioni e accordi vengono presentati ai giovani come conquiste e opportunità per un futuro di pace, sviluppo, progresso e prosperità. La libertà di spostsamento nel continente europeo non ha niente a che fare con queste promesse, bensì consente la piena libertà di circolazione del capitale e l'utilizzo dell'immigrazione come un modo per soddisfare la richiesta di forza lavoro e innescare la competizione al ribasso tra i lavoratori.

Ogni stato capitalista necessariamente distingue tra immigrati utili e non utili, e ha il controllo sulla concessione della cittadinanza. Noi, come gioventù comuniste, vogliamo superare questa logica e rifiutare, in particolare, le limitazioni al diritto di asilo e le politiche migratorie restrittive.
Specialmente in tempi di crisi, le forze reazionarie e neo-fasciste si stanno rafforzando e stanno avvelenando le menti della gioventù con falsi miti e nuove forme di nazionalismo, producendo guerre tra poveri che indeboliscono la lotta di classe. Le gioventù comuniste rifiutano ogni forma di razzismo, che è da sempre uno strumento di divisione delle classi oppresse, uno strumento di sottomissione nelle mani della classe dominante. Lottando contro ogni forma di discriminazione, costruiamo l'unità della classe operaia e degli strati popolari dandogli organizzazione per avanzare insieme verso nuovi duri conflitti di classe con obiettivo la soddisfazione dei nostri bisogni attuali.

Le contraddizioni inter-imperialistiche e lo sviluppo diseguale all'interno di ogni paese ma anche a livello mondiale, non impedisono l'esistenza di un processo comune che mira alla generale riduzione dei salari, all'aumento della produttività e dello sfruttamento come unico mezzo per competere con i nuovi centri imperialistici emergenti. Una competizione che, nella contesa per il controllo dei mercati, acuisce scenari di conflitto e rischia di portare le nuove generazioni e tutta l'umanità, ancora una volta, sul baratro di una guerra mondiale. Non è possibile, nella fase imperialista del capitalismo, raggiungere la pace per i popoli. Ci può essere soltanto la pace dei fucili: la pace imperialista, in costante coesistenza con la guerra imperialista, come mostrato dalla storia dell'ultimo secolo ma anche dai recenti sviluppi in Siria, Ucraina e in altri fronti in tutto il mondo. Le classi borghesi sono in competizione fra loro per la ricchezza, per le risorse energetiche, per il controllo sulle vie di trasporto, per determinare quale potenza imperialista alla fine prevarrà economicamente e politicamente nella regione. Questa competizione non può in alcun modo essere confusa per un fattore di stabilizzazione nel quadro internazionale. Le dinamiche innescate dai rapporti economici capitalistici sono incompatibili con la pace ed il bisogno del popolo di un futuro di progresso e prosperità per la classe operaia e per la gioventù. Condanniamo, per tanto, gli interventi militari dei nostri governi e combattiamo contro i piani e gli interventi delle alleanze imperialiste. Il futuro della gioventù non può essere dentro la NATO e l'UE. Combattiamo contro ogni alleanza imperialista fino alla rottura finale; esprimiamo la nostra solidarietà e partecipiamo ai movimenti popolari che lottano contro la costruzione di nuove basi militari, chiedendo che cessino le spese militari per gli interventi imperialisti; contribuiamo al rafforzamento della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (WFDY) e all'approfondimento del suo carattere antimperialista.

Guardiamo con preoccupazione alla politica dei governi sui diritti della gioventù, che hanno come obiettivo comune, in tutto il continente, la tutela degli interessi della classe borghese. I cambiamenti nella strategia di gestione del sistema educativo in ogni paese riflettono la necessità di forza lavoro flessibile e a basso costo nel futuro prossimo. Ovunque l'accesso all'istruzione è ricalca le divisioni di classe. Le direttive europee e gli stati nazionali creano un sistema educativo privilegiato per i giovani di estrazione borghese, al quale si contrappone una scuola sempre più dequalificata e privata di fondi per la gioventù della classe operaia e degli strati popolari. Ad ogni livello di istruzione vengono alzate barriere di classe e l'educazione diventa un privilegio e non più un diritto. Tutte le statistiche concordano che la nostra generazione avrà meno diritti e un tenore di vita più basso rispetto ai propri genitori. Questa è una realtà che già stiamo vivendo, non soltanto nei luoghi di lavoro e nelle scuole, ma anche nella vita di ogni giorno. La maggior parte dei giovani oggi ha difficoltà nel condurre un'esistenza dignitosa. Contro questa condizione dobbiamo combattere per rompere la passività della maggioranza della popolazione giovane, contro la totale accettazione di questo modello di sfruttamento e miseria come naturale ordine delle cose e unica visione per il nostro futuro. Sarebbe sbagliato affrontare tutto questo soltanto guardando indietro e rivendicando i diritti persi in questi anni. La storia ha dimostrato che ogni conquista ha soltanto un valore parziale e temporaneo fin quando non raggiungeremo una totale rottura con il sistema capitalistico. Non appena i rapporti di forza, sia nei singoli paesi che a livello globale, si sono aggravati a scapito della classe operaia, ogni avanzamento è stato cancellato in modo sistematico. L'illusione della visione socialdemocratica e la sua strategia per la gestione del potere borghese si sono ormai definitivamente rivelate perdenti. Chi ancora percorre quella strada, di fatto, sta tradendo la gioventù della classe operaia con soluzioni che hanno come unico scopo e risultato il rafforzamento del potere borghese. Per questa ragione, la lotta contro l'opportunismo è oggi più necessaria che mai tra le fila del movimento operaio e nella gioventù. E' necessario combattere le illusioni di riformabilità delle alleanze imperialiste (come l'UE e la NATO), posizione sostenuta oggi dalle forze opportuniste e della nuova socialdemocrazia come il Partito della Sinistra Europea. È un'utopia e una invenzione che non ha niente a che fare con un'analisi reale del ruolo e della funzione di queste alleanze.

Noi affermiamo con forza e chiarezza che la nostra lotta ha come obiettivo la costruzione di una società socialista, di un sistema, cioè, in cui non esistono sfruttatori e sfruttati, in cui la gioventù della classe lavoratrice e degli strati popolari potrà veramente essere artefice del proprio destino. Lottiamo per una società nella quale tutti abbiamo un lavoro, il diritto ad un'esistenza dignitosa, all'istruzione e all'assistenza sanitaria universale, alla casa, al pieno sviluppo della propria personalità attraverso il libero accesso alla cultura e allo sport senza barriere economiche. Solo attraverso l'abbattimento del capitalismo e la costruzione del Socialismo-Comunismo queste conquiste potranno essere realizzate in modo stabile e realmente universale.

Nella società attuale esistono già tutte le condizioni materiali affinché questo si possa realizzare. L'estensione del carattere sociale della produzione, che aumenta costantemente, rende sempre più evidente la contraddizione con l'appropriazione capitalistica della ricchezza. Tutti i bisogni e le necessità sono soddisfatti dai lavoratori in ogni settore della nostra società. E' necessario che la classe operaia e in particolare le giovani generazioni, acquisiscano coscienza della possibilità e della necessità di questo cambiamento. Non ignoriamo che oggi la borghesia estende il suo attacco ideologico sulla maggior parte della gioventù degli strati popolari. La vittoria della controrivoluzione in URSS e nei paesi socialisti ha certamente giocato un ruolo primario in questo processo. La campagna denigratoria condotta contro il socialismo reale, il tentativo di equiparazione con il nazi-fascismo e la creazione della categoria dei totalitarismi (incorretta da tutti i punti di vista), l'anticomunismo e il tentativo di messa al bando di partiti comunisti, gioventù comuniste e simboli comunisti hanno lo scopo di trasmettere alla nuova generazione una visione distorta del Socialismo. Allo stesso tempo, i giganteschi apparati mediatici, culturali e politici a disposizione dei capitalisti hanno amplificato la loro capacità di influenza nell'esercitare la loro egemonia. Ma la crisi e le condizioni di vita reali della gioventù pongono oggi sempre più contraddizioni con la visione imposta dalla classe dominante e dal suo apparato di egemonia. Il principale compito della gioventù comunista, dunque, è precisamente quello di dare alla gioventù degli strati popolari coscienza e organizzazione, di condurre una lotta ideologica per rafforzare e stringere i propri ranghi e costruire un'avanguardia cosciente e animata da spirito militante nella lotta per il cambiamento rivoluzionario. Questo significa contrastare, punto per punto, l'opera di inganno svolta negli ultimi anni, combattere contro la logica individualista, l'atteggiamento di sconfitta e passività oggi dilagante tra i giovani, organizzare attraverso la lotta il nostro cammino verso un cambiamento rivoluzionario. Facciamo nostra l'esortazione che Antonio Gramsci fece alla gioventù: «Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.»

Coscienti di questo grande compito, guardiamo al futuro con ottimismo convinti che la nostra epoca sarà un'epoca di grandi rivolte e rivoluzioni sociali. Ci prepariamo ad ogni livello per celebrare il centenario della Grande Rivoluzione Socialista, che cade nel 2017, per mostrare alla gioventù la necessità e l'attualità del Socialismo, che la società per la quale stiamo lottando era stata realizzata e possiamo riuscirci ancora. Quest'oggi a Roma, noi dichiariamo la nostra volontà di proseguire su un cammino comune, lavorando per rafforzare i nostri legami, estendere la solidarietà internazionalista e la nostra comune lotta per la costruzione del Socialismo-Comunismo.

organizzazioni presenti e firmatarie:

KJO – Gioventù Comunista d'Austria
JCC – Gioventù Comunista di Catalogna
EDON – Organizzazione della Gioventù Democratica Unita (Cipro)
KSM  – Unione della Gioventù Comunista (Rep Ceca)
SDAJ – Gioventù Socialista dei lavoratori Tedeschi (Germania)
KNE – Gioventù Comunista di Grecia
Fronte di sinistra – Alleanza della Gioventù Comunista (Ungheria)
FGC – Fronte della Gioventù Comunista (Italia)
CJB – Movimento della gioventù comunista (Paesi Bassi)
RCYL(b) – Lega della Gioventù Comunista Rivoluzionaria – bolscevica (Russia)
SKOJ – Lega della Gioventù Comunista di Jugoslavia (Serbia)
CJC – Collettivi dei Giovani Comunisti (Spagna)
UJCE – Unione delle Gioventù Comuniste (Spagna)
KP – Gioventù Comunista (Turchia)

organizzazioni non presenti e firmatarie:

Gioventù Socialista – Gioventù Socialista del Partito Socialista dei lavoratori di Croazia
JCL – Gioventù Comunista del Lussemburgo


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