www.resistenze.org - pensiero resistente - gioventù comunista - 05-07-20 - n. 756

No all'esecuzione di giovani manifestanti in Iran

Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (FMGD) | facebook.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

03/07/2020

Durante la 20ª Assemblea Generale della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (FMGD), che ha avuto luogo a Cipro nel dicembre 2019, dichiarammo quanto segue rispetto alle manifestazioni di novembre 2019 in Iran:

«Esprimiamo la nostra solidarietà con il popolo dell'Iran nella sua lotta per la pace, la sovranità, i diritti umani e democratici e la giustizia sociale. Il futuro dell'Iran e del suo sistema politico è una questione che deve determinare il popolo iraniano e solamente esso. Rifiutiamo l'intervento straniero in Iran sotto qualsiasi pretesto. Condanniamo energicamente la repressione e l'uso delle forze armate da parte del Governo iraniano sul popolo».

Abbiamo ricevuto adesso la notizia che almeno tre manifestanti (Amir Hossein Moradi, Saeed Tamjidi e Mohammad Rajabi) che parteciparono alle proteste - che iniziarono il 15 novembre e ebbero luogo in 29 provincie dell'Iran - sono stati condannati alla pena di morte. Si è informato che anche altre 8 persone sono state accusate e rischiano una possibile condanna a morte.

La FMGD esprime ancora una volta la sua solidarietà con il popolo dell'Iran nella sua lotta per la pace, la democrazia vera e la giustizia sociale, e chiede la fine immediata dell'esecuzione delle condanne a morte contro Amir Hossein Moradi, Saeed Tamjidi e Mohammad Rajabi. Le condanne e sentenze di questi tre giovani della classe lavoratrice dimostrano che sono puniti per opporsi alla povertà endemica, la disoccupazione, la corruzione e le profonde e crescenti divisioni di classe in Iran. Esercitavano il loro diritto di manifestare contro l'ingiustizia in linea con le norme e protezioni internazionali sui diritti umani. Devono esser in grado di esercitare il loro diritto ad un processo giusto giudizio, con la propria rappresentanza legale, in presenza di osservatori internazionali, e con la pena di morte eliminata dal tavolo. Condanniamo anche l'uso della tortura per ottenere confessioni, come si è dimostrato in questo caso.

La FMGD ribadisce ancora una volta la propria solidarietà con la gioventù dell'Iran che lotta per la pace, i diritti umani e democratici e la giustizia sociale.




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