Dichiarazione della FMGD in solidarietà con Lorenzo Parelli
Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (WFDY) | facebook.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
02/02/2022
Qualche giorno fa, Lorenzo Parelli, un giovane studente di 18 anni, è morto durante il suo periodo di alternanza scuola-lavoro.
Prima di tutto, dobbiamo sottolineare che mentre i giovani e gli studenti chiedono un'istruzione pubblica e gratuita, l'alternanza scuola-lavoro è un grande esempio della presenza e dell'intrusione delle multinazionali e degli interessi dei capitalisti nella formazione.
Inoltre, le morti sul posto di lavoro non sono mai incidenti. Ogni anno migliaia di lavoratori perdono la vita sul posto di lavoro a causa della loro situazione di sfruttamento, della mancanza di misure preventive, della precarietà e di molte altre ragioni legate a questo sistema in cui viviamo. Gli stage studenteschi sono lavoro gratuito per i profitti dei capitalisti, in cui si insegna il lavoro precario senza diritti fin dalla più giovane età.
Come grande esempio di cosa significhi la solidarietà di classe, molti studenti e lavoratori sono scesi in piazza per denunciare la morte sul posto di lavoro di questo giovanissimo studente. Gli apparati repressivi in Italia hanno risposto a queste manifestazioni con la brutalità della polizia e la repressione per cercare di fermare la crescita della coscienza e dei legami di solidarietà tra studenti e lavoratori. Le manifestazioni degli studenti sono state attaccate a Torino, Napoli, Milano e Roma. Molti studenti sono stati feriti e trasportati in ospedale. Ma la lotta studentesca non si ferma alla brutalità della polizia, altre manifestazioni sono previste in Italia nei prossimi giorni.
La Federazione Mondiale della Gioventù Democratica vuole esprimere solidarietà alla famiglia e agli amici di Lorenzo Parelli e di tutti i nostri compagni di lavoro e di classe morti come conseguenza di questo sistema sfruttatore e oppressivo. Vogliamo anche denunciare la repressione contro i manifestanti e condividere la nostra solidarietà con la loro lotta. Infine, siamo con la lotta per il diritto al lavoro, al lavoro con diritti e all'istruzione pubblica e gratuita per tutti.
Cercheranno di fermarci e intimidirci, ma la solidarietà è più forte della loro repressione. Continuiamo a lottare per i nostri diritti e le nostre necessità, finché non avremo costruito il mondo che sogniamo e per cui lottiamo, cioè il mondo che ci meritiamo.
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