www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 25-11-06
da Partito Comunista Portoghese
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Lisbona 10-12/11/06: Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai
Appello contro il militarismo e la guerra, per la libertà, la democrazia, la pace e il progresso sociale
All’inizio del XXI° secolo, in un contesto denso di incertezza e pericolo a causa del capitalismo, vale la pena sottolineare che vi è anche un reale potenziale di liberazione.
Quindici anni dopo la scomparsa dell’URSS, l’offensiva globale dell’imperialismo ha portato nell’intero pianeta più guerra, più militarismo, più violenza, più torture, più prigioni illegali, maggiori restrizioni di libertà e più repressione antidemocratica. Sono già centinaia di migliaia i morti per le tante guerre, mentre nuove aggressioni si profilano all’orizzonte. Vi sono dichiarazioni sempre più esplicite sull’utilizzo di armi nucleari nei teatri di guerra, così come sono state utilizzate sempre più di frequente armi terribili quali fosforo bianco, bombe a grappolo, armi all’uranio impoverito. La sovranità e l’indipendenza di popoli e nazioni sono minacciate in misura sempre maggiore dalle potenze imperialiste. Le spese militari sono in aumento, così come si registra una crescente corsa agli armamenti. Emergono sempre maggiori restrizioni e persecuzioni nei confronti delle forze democratiche e popolari. Razzismo, xenofobia, fascismo e anticomunismo sono in aumento.
Questa offensiva costituisce parte integrante dell’attacco scatenato, sul piano economico come sociale, dalle classi dominanti, dal grande capitale economico e finanziario, dalle multinazionali transnazionali e dalle agenzie internazionali al loro servizio. Dovunque sono sotto attacco il posto di lavoro come il salario, le pensioni come lo stato sociale, il lavoro come i diritti sindacali. I servizi sociali essenziali sono stati trasformati in merce e fonte di profitto per le grandi compagnie. Il diritto all’istruzione, alla salute, a una vita dignitosa, di cui milioni di esseri umani non hanno mai potuto godere, viene oggi negato sempre più anche a coloro che lo avevano ottenuto. Vi è una crescente povertà, un’estrema povertà, fame, sfruttamento, precarietà e insicurezza, muri per i migranti, la minaccia di una catastrofe ecologica, mentre, allo stesso tempo, vi è una ricchezza sempre più oscena, favolosi profitti e privilegi per una minoranza sfruttatrice e dominante. Le crescenti disuguaglianze e ingiustizie vanno di pari passo con la guerra e la repressione. Questa è l’essenza del capitalismo, che si rende ben evidente nella nostra epoca.
Questa offensiva globale dell’imperialismo deve confrontarsi sempre più con la lotta dei lavoratori e dei popoli su scala planetaria. Dal Medio Oriente all’America Latina, dall’Europa all’Asia sta crescendo una forte resistenza e stanno avanzando con decisione processi di cambiamento in senso progressista, a dimostrazione che è possibile invertire l’attuale situazione. I partiti comunisti e operai, riuniti a Lisbona dal 10 al 12 novembre 2006, salutano le lotte e la resistenza dei lavoratori e dei popoli nel mondo contro l’offensiva imperialista, contro gli interventi e le occupazioni militari, contro la globalizzazione neoliberale, elementi determinanti per aprire di nuovo un varco verso la pace e il progresso sociale per l’intera umanità. I nostri partiti rafforzeranno la loro cooperazione e l’azione comune, così come contribuiranno attivamente a rafforzare il movimento operaio e antimperialista. Nello stesso momento in cui evidenziamo i pericoli della nostra epoca e facciamo appello alla mobilitazione di tutte le forze favorevoli alla pace e al progresso sociale, per evitare che il capitalismo conduca il mondo verso la catastrofe – come accaduto nel secolo scorso -, vogliamo esprimere profonda fiducia sulla possibilità di costruire un nuovo mondo, socialista.
Lisbona, 12 novembre 2006.
traduzione dall'inglese per resistenze.org a cura del Ccdp.