www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 12-11-07 - n. 202

da avante.pt
http://www.avante.pt/noticia.asp?id=22087&area=11
 
Minsk: Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai
 
La partecipazione del Partito Comunista Portoghese
 
“Avante” - 08/11/2007
 
All’incontro di Minsk dei Partiti Comunisti e Operai e alle celebrazioni per il 90° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre a Mosca, spiccava la presenza della delegazione del Partito Comunista Portoghese (PCP), una delle più autorevoli e consistenti forze comuniste europee. All’evento ha dedicato un suo servizio il giornale del PCP, “Avante”. Ne proponiamo la traduzione.
 
E’ rientrata da Mosca la delegazione del PCP che ha partecipato alle commemorazioni del 90° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre e all’Incontro internazionale dei Partiti Comunisti e Operai che si è svolto in Bielorussia.
 
Nella capitale russa, Albano Nunes, della Segreteria e della Commissione Politica del PCP, e Luis Carapinha, della Sezione Internazionale, erano presenti, su invito del Partito Comunista della Federazione Russa (PCFR), alle celebrazioni per la vittoria della rivoluzione socialista in quel paese, che includevano, tra le altre iniziative promosse dal PCFR, una sessione nella storica Sala delle Colonne della Casa dell’Unione, una manifestazione e un comizio evocativo della data.
 
I 90 anni dalla Rivoluzione d’Ottobre, “il rilievo e la validità dei suoi ideali. La lotta dei comunisti contro l’imperialismo, per il socialismo”, è stato invece il tema centrale dell’Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai che si è svolto tra il 3 e il 5 novembre a Minsk, capitale della Bielorussia.
 
Oltre a quella dell’ospitante Partito Comunista di Bielorussia (PCB) e del PCP, si segnalava la presenza alla riunione di circa 70 altri partiti, che ha permesso la realizzazione di diversi contatti bilaterali, in particolare quelli realizzati dalla delegazione comunista portoghese con la prima segretaria del PCB, Tatjana Golubiova, e con il presidente del comitato centrale del PCFR, Ghennadij Zjuganov.
 
Preservare la verità storica
 
Intervenendo all’Incontro dei Partiti Comunisti e Operai in rappresentanza del Partito, Albano Nunes ha espresso la gioia dei comunisti portoghesi di trovarsi nella terra “dove è nato e ha fatto i primi passi il Partito Operaio Social Democratico Russo che, sotto la direzione di Lenin, si è trasformato nell’avanguardia rivoluzionaria della classe operaia russa e ha diretto la gloriosa Rivoluzione d’Ottobre”.
 
Nei 90 anni della “prima rivoluzione socialista della storia dell’umanità”, occorre rimarcare la sua “influenza determinante” nella “marcia del XX secolo e nelle avanzate liberatrici che lo hanno segnato”, ha detto Albano Nunes. Progressi che, ha rilevato il dirigente, sono assolutamente inseparabili dalla “Rivoluzione d’Ottobre, dalle realizzazioni e dalle conquiste del socialismo, dalla politica di pace e di solidarietà internazionalista dell’URSS”.
 
In tale contesto, urge preservare e difendere la verità storica “di fronte alle violente campagne di revisione e di calunnia e criminalizzazione dei comunisti e di tutte le forze e i popoli che resistono all’imperialismo”, ha continuato. “Una verità storica che non è messa in causa da ritardi, errori e deformazioni che, in un contesto di permanente ostilità e minaccia imperialista, hanno condotto alla sconfitta dell’esperimento inedito di una società senza sfruttatori né sfruttati”, ha ancora sottolineato.
 
Al contrario di quanto pretendono i suoi detrattori, la Rivoluzione d’Ottobre non è stata un “errore”, né un “incidente” storico, né un “golpe” bolscevico o un “fenomeno specificamente russo”. Ha rappresentato il frutto della situazione rivoluzionaria maturata nella società russa in corrispondenza simultanea con una necessità determinata dalla fase imperialista del capitalismo che Lenin ha svelato. Il che appunto dà maggiore importanza alla Rivoluzione d’Ottobre e alla sua dimensione storica universale”, ha aggiunto Albano Nunes.
 
Tempo di lotta
 
Come la Rivoluzione d’Ottobre ha rappresentato uno straordinario impulso alla lotta dei popoli, “la vittoria della controrivoluzione in URSS e la sua distruzione hanno rappresentato un immenso arretramento storico, grandi sofferenze e immensi pericoli per la sopravvivenza stessa dell’Umanità”, ha affermato Albano Nunes. Ma, pur essendo certo che “viviamo ancora tempi di resistenza e accumulazione di forze, non è meno certo che l’imperialismo sta affrontando una forte resistenza (in Iraq, in Afghanistan, in Palestina e in altri punti del mondo), che si sviluppano importanti processi di emersione di forze a carattere oggettivamente antimperialista, che si manifestano in vari paesi (come in America Latina con Cuba socialista o la rivoluzione bolivariana in Venezuela) coraggiose affermazioni di sovranità e incoraggianti processi di trasformazione progressista e rivoluzionaria delle società”, ha rilevato il membro della direzione del PCP.
 
“Mai come oggi è stata così grande la concentrazione e la centralizzazione del capitale e così ristretta la base sociale di appoggio del capitalismo. L’aggressività dell’imperialismo non è un segnale di forza del sistema capitalista. Ma è il frutto delle difficoltà e delle contraddizioni che lo attraversano” ha rimarcato Albano Nunes, e per questo “l’uscita dall’attuale situazione può essere trovata in un percorso di profonde trasformazioni economiche e sociali antimonopoliste, nel percorso del socialismo”, ha concluso.
 
Rafforzare i legami internazionalisti
 
Nel suo intervento, Albano Nunes ha dichiarato ai presenti che il PCP “creazione della classe operaia portoghese è nato sotto l’influenza della Rivoluzione d’Ottobre e rimane fedele alla sua eredità”.
 
Nel combattere la più grande offensiva contro i lavoratori e le classi popolari dall’Aprile 1974, e lottare contro il progetto neoliberale, federalista e militarista dell’UE e per un’alternativa democratica che sia al servizio degli interessi del popolo, “il PCP considera lo sviluppo della lotta delle masse e il rafforzamento del Partito come i compiti principali e decisivi, e presta particolare attenzione alle sue radici nelle imprese e nei luoghi di lavoro”, ha spiegato il dirigente.
 
Un altro importante insegnamento di Lenin e dell’Ottobre, ha rilevato Albano Nunes, “è che il rafforzamento dei partiti comunisti e della loro cooperazione internazionalista non si contrappone, ma è indispensabile per la costruzione di alleanze più ampie (sebbene transitorie e contingenti) contro le più nefaste e pericolose espressioni del capitalismo come il fascismo, il militarismo e la guerra”; per questo, “il PCP rifiuta e considera pregiudizievoli all’avanzata della lotta contro il capitale compromessi senza principi come quelli della socialdemocrazia – oggi strutturalmente infeudata al capitalismo – o soluzioni come il “partito della sinistra europea”, e, allo stesso tempo “ritiene che il rafforzamento della cooperazione dei comunisti è inseparabile dal necessario rafforzamento del fronte antimperialista nella diversità delle sue componenti”.
 
Traduzione dal portoghese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare