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- pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 19-11-07 - n. 203
da Solidnet
Comunisti del Venezuela. Saluto all’incontro di Minsk.
La vittoria della Grande Rivoluzione d’Ottobre, di cui ricorre il 90° anniversario, ed è celebrata da tutta l’umanità progressista, costituisce il principale avvenimento del secolo 20°, quello che ha cambiato in modo radicale la storia mondiale e indicata la possibilità di sostituire il sistema capitalistico con quello socialista aprendo cosi una nuova epoca storica.
La rivoluzione bolscevica si è sviluppata in un paese a economia arretrata nel quale la popolazione contadina era totalmente priva di diritti e nel quale le masse lavoratrici vivevano in completa miseria.
La conquista del potere in Russia da parte della classe operaia e di tutti i lavoratori e lavoratrici e la creazione del primo stato socialista hanno rappresentato una conferma storica del valore scientifico e della forza trasformatrice della dottrina rivoluzionaria di Marx, Engels e Lenin.
Il trionfo della Rivoluzione d’Ottobre e dei movimenti che ne sono seguiti hanno mostrato che la realizzazione degli interessi di classe dei lavoratori e l’eliminazione dello sfruttamento, il superamento dell’oppressione e delle ineguaglianze, la liberazione dei contadini dalla miseria, l’uscita dagli orrori della guerra, sono possibili attraverso un cambiamento rivoluzionario del mondo seguendo il cammino indicato dalla teoria scientifica e sotto la direzione dei partiti marxisti-leninisti.
Questo 90° anniversario della grande Rivoluzione d’Ottobre coincide in America Latina con un momento importante del suo sviluppo sociale e politico: processi di liberazione nazionale sono in corso in Venezuela, Bolivia, Equador e Nicaragua, paesi che si ispirano alle trasformazioni socialiste di Cuba.
Cuba rappresenta, in America Latina, l’esempio di un socialismo trionfante e di un popolo combattivo unito attorno alla sua avanguardia, il Partito comunista di Cuba.
Nonostante le reiterate minacce imperialiste degli Stati Uniti Cuba resiste ferma e coraggiosa come sempre.
In America Latina la tesi leninista dell’anello più debole, ossia il punto di contrasto più acuto tra proletariato e borghesia, è oggi di grande attualità e deve essere considerato un elemento tatticamente importante nella lotta internazionale dei comunisti. La rottura dell’anello più debole della catena imperialista, il rovesciamento del capitalismo e la costruzione del socialismo sarà possibile se la lotta sarà guidata da un autentico partito comunista come dimostra la rivoluzione del 1917. La Russia era uno degli anelli più deboli del sistema capitalistico, ma non era il solo. Fu grazie al partito comunista bolscevico diretto da Lenin alla testa delle masse operaie e contadine e dei soldati che si giunse alla rottura dell’anello più debole, alla conquista del Palazzo d’Inverno e alla presa del potere da parte dei Soviet. Questa è stata per tutti noi una grande lezione e un’esperienza scolpita negli annali della rivoluzione che ci orienta e ci stimola.
In Venezuela il popolo partecipa ad un processo di trasformazione anticapitalista e antimperialista senza precedenti. Iniziato con la sollevazione popolare, chiamata “Caracazo”, nel 1989, proseguito poi con due altri sollevamenti civili e militari nel 1992, continuata con la vittoria elettorale che ha scelto il comandante Hugo Chavez Presidente della repubblica e superati infine altri confronti elettorali, ci vede ora impegnati a seguire una via pacifica, ma non disarmata, che si è consolidata grazie alla vittoria popolare sul colpo di Stato del 2002. Tutte queste lotte in difesa del potere politico sono accompagnate parallelamente da larghi progressi nel campo dell’educazione popolare, della sanità, nella costruzione di case di abitazione, nella cultura e nello sport.
Oggi, dopo nove anni di governo di transizione, si rende necessaria una riforma della Costituzione del 1999 attraverso una attiva e creativa partecipazione di tutto il popolo. Essa tende a proseguire la rivoluzione bolivariana sulla via socialista. Gli argomenti in discussione tra il popolo riguardano la costruzione di strutture di potere popolare, l’allargamento dei diritti economici e sociali, le nuove regole della proprietà sociale, l’umanizzazione dei luoghi di lavoro, la costruzione di un Armata popolare e rivoluzionaria.
Noi speriamo che il referendum popolare del 2 dicembre approverà questa riforma costituzionale e la proclami Legge Fondamentale indirizzata verso una società socialista la cui costruzione dovrà essere il risultato della lotta e del lavoro creativo del popolo venezuelano organizzato nei consigli socialisti locali dei lavoratori.
Il Partito comunista del Venezuela caratterizza la tappa attuale come lotta di liberazione nazionale che, in prospettiva, contiene gli elementi del passaggio alla fase di transizione dal capitalismo al socialismo. Fase che comprende un lungo periodo storico durante il quale la lotta di classe contro la borghesia nazionale sostenuta dall’imperialismo straniero rischia di radicalizzarsi. I compiti da affrontare in questa lunga fase rivestono una grande importanza: la creazione delle base materiale e tecnica del socialismo; la definizione delle forme di proprietà fondamentali dei mezzi di produzione per lo sviluppo socialista che, nella fase iniziale, vedranno coabitare la proprietà privata, lo Stato sociale e l’economia mista; la sostituzione del potere capitalistico con quello della classe operaia e dei suoi alleati; il superamento delle differenze tra la città e la campagna; un’abbondanza di beni di largo consumo popolare; la formazione dell’uomo e della donna nuovi.
Le esperienze negative dell’URSS e dei paesi dell’est europeo non confermano affatto la tesi sostenuta dalla borghesia mondiale circa il fallimento del socialismo. I modelli socialisti vittoriosi a Cuba, in Cina, in Vietnam e in Corea si consolidano nonostante i reiterati attacchi dell’imperialismo. L’esperienza di questi paesi mostra chiaramente che il partito comunista è il motore indispensabile dei cambiamenti rivoluzionari, quello che crea la coscienza, organizza e dirige il proletariato come forza principale in alleanza con i contadini poveri, e ovunque possibile, quello che guida le classi popolari nella lotta rivoluzionaria. Lo sviluppo dell’imperialismo, i progressi della tecnologia, le scoperte di ogni genere, non hanno eliminato la lotta di classe, né possono farlo. Tutte le conquiste del grande Ottobre, diretto da Lenin, sono tuttora di grande attualità; la lotta di classe continua ad essere il motore della storia e il partito comunista il suo principale animatore. Il suo scopo è di rendere comprensibile a tutti l’affermazione di Marx: “Gli uomini non possono liberarsi che per volontà propria, e non per il capriccio di un mecenate né per la volontà di un illustre dittatore”.
Possiamo essere certi che senza un partito marxista-leninista alla testa delle lotte e con una solida ideologia, guidato con fermezza e audacia da dirigenti sperimentati che sappiano prevedere e anticipare gli avvenimenti, senza un tale partito, le masse popolari possono ottenere successi momentanei o vittorie parziali, ma non potranno mai compiere una rivoluzione intesa nel suo senso più profondo, poiché solo un partito armato di una teoria d’avanguardia può portare a compimento la missione di combattente d’avanguardia.
Nessuno potrà mai negare o oscurare le conquiste della Rivoluzione d’Ottobre.
Il Partito comunista del Venezuela celebra le sue grandi e incancellabili conquiste a favore della classe operaia mondiale, mantiene vive le sue lezioni storiche pienamente valide anche in questo secolo e le sue ispirazioni per un avvenire socialista.
Viva la gloriosa Rivoluzione d’Ottobre
Viva l’internazionalismo proletario