www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 08-12-07 - n. 206

da PCPE - Partito Comunista dei Popoli di Spagna  www.pcpe.es  qboix@sct.ictnet.es
in www.solidnet.org
 
Minsk: Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai
 
Contributo del Partito Comunista dei Popoli di Spagna (PCPE)
 
Intervento di Quim Boix*
 
Porto il saluto dei comunisti m-l spagnoli.
 
Ringrazio il PC di Bielorussia, il PC della Federazione Russa e il gruppo di lavoro organizzatore della riunione.
 
Ciò che dirò non riguarderà il 90° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre né la situazione politica in Spagna, poiché nei pochi minuti a mia disposizione desidero centrare il mio intervento sul coordinamento dei comunisti. Per quanto riguarda la nostra posizione sulla Rivoluzione d’Ottobre, è stata diffusa da Solidnet, in spagnolo e in inglese, la risoluzione approvata recentemente dal nostro C.C. In merito alla situazione in Spagna abbiamo messo a vostra disposizione documenti che la illustrano che si aggiungono ad altri apparsi in Solidnet.
 
Passo allora a parlare del coordinamento dei comunisti.
 
L’aiuto internazionalista che hanno ottenuto gli spagnoli negli anni 30 ed anche in seguito nella grande lotta antifascista rafforza la nostra convinzione che sia necessario un coordinamento dell’aiuto reciproco tra i comunisti.
 
I progressi realizzati negli ultimi anni, specialmente nelle riunioni annuali dei Partiti Comunisti e Operai, ed anche nelle riunioni regionali e negli accordi multilaterali su punti specifici, dimostrano l’utilità del lavoro congiunto di tutti noi per avanzare verso il socialismo e il comunismo.
 
L’aumento della presenza dei comunisti alla testa delle lotte operaie e popolari contro le ingiustizie, specialmente nell’ultimo periodo in America Latina, indicano qual è il cammino che dobbiamo percorrere, nella lotta contro l’imperialismo e il capitalismo selvaggio che lo sostiene.
 
Nella fase attuale siamo andati avanti nel coordinamento internazionale nella misura richiesta dall’attuale sviluppo della lotta di classe. Nel movimento comunista, e rivoluzionario in generale, convivono diverse valutazioni in merito a questo coordinamento; ma ciò su cui esiste un largo consenso è che esso è necessario. E’ nota la posizione del PCPE sul necessario coordinamento delle organizzazioni marxiste-leniniste, e coincide con quanto affermato, prima del mio intervento, da altre organizzazioni qui presenti. Rispettiamo le altre opzioni, sebbene abbiamo nostre opinioni in merito a tali iniziative.
 
Le differenze non ci impediranno di lavorare uniti, come stiamo facendo in questa riunione; ma il riconoscimento di questa realtà deve stimolare lo sviluppo dei differenti livelli di possibile coordinamento, senza dubbi né limitazioni.
 
Come posizione di partenza, riteniamo che qualsiasi progetto di coordinamento internazionale debba conservare, senza equivoci, l’indipendenza totale dalle strutture del sistema di dominio che combattiamo. Per noi un esempio di mancanza di indipendenza è il caso dei partiti che si sono definiti come eurocomunisti e più in concreto del PSE, Partito della Sinistra Europea, e, sotto altre forme, del PC dell’Iraq che opera legalmente all’interno dell’Iraq occupato dagli yankee.
 
L’obiettivo comune del socialismo e del comunismo è talmente importante che deve permettere di lavorare insieme a tutti i sostenitori del superamento del capitalismo, pur accettando il fatto che vengano utilizzate forme diverse di lotta nell’ambito dell’unità sull’obiettivo finale.
 
La proposta che ha fatto il PCPE, Partito Comunista dei Popoli di Spagna, nella riunione dello scorso anno a Lisbona, di aiuto reciproco nelle traduzioni di documenti, ha cominciato a funzionare e risulta di grande utilità per tutti noi.
 
La presa di posizione comune di fronte alle aggressioni del capitale, come il recente documento che esige referendum in tutti i 25 paesi dell’Unione Europea (UE) prima del nuovo trattato che sostituisce la sconfitta Costituzione Europea, non deve impedire ai Partiti Comunisti più critici sul ruolo dell’UE di stilare un documento comune di critica più profonda dei contenuti del nuovo trattato. I comunisti m-l spagnoli si pronunciano in tal senso.
 
Un’altra proposta che gli spagnoli del PCPE avanzano a questa riunione di comunisti è la messa in funzione di un servizio centrale informatico che renda più difficile al nostro nemico di classe di poter continuare ad intralciare, come sta facendo ora, le nostre comunicazioni per e-mail.
 
Potremmo anche migliorare il nostro intervento nelle lotte operaie che sempre più assumono un carattere internazionale. Le imprese multinazionali approfittano della mancanza di coordinamento dei lavoratori. Noi comunisti dovremmo promuovere in modo deciso l’aiuto alla FSM, Federazione Sindacale Mondiale, la crescita della sua capacità di intervento e il miglioramento del coordinamento della lotta di classe a livello internazionale. Le riunioni regionali della FSM - la prossima europea si svolgerà a Barcellona alla fine di questo mese – e il suo 16° Congresso devono figurare nella nostra agenda di lavoro in quanto Partiti Comunisti e Operai.
 
Infine, vogliamo invitare tutti i Partiti interessati ad aggiungersi all’iniziativa discussa poche settimane fa a Madrid da diverse organizzazioni qui presenti, e mi riferisco alla possibilità di scambiare esperienze e documenti che ci aiutino a sviluppare la migliore lotta ideologica come marxisti-leninisti, in particolare per ciò che concerne la formazione dei militanti. Il nostro nemico di classe lavora da anni per imporre il proprio pensiero unico e noi comunisti non ci sosteniamo sufficientemente nell’elaborazione del pensiero alternativo.
 
Grazie per la vostra attenzione
 
*Responsabile delle Relazioni Internazionali Comitato Centrale del PCPE
 
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare