www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 26-11-08 - n. 251

http://www.pcdob.org.br/internacional/index.php?option=com_content&view=article&id=47:press-release&catid=3:do-encontro&Itemid=5
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Comunicato stampa del 10° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e dei Lavoratori
25 novembre 2008

Il testo integrale del comunicato stampa del 10° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e dei Lavoratori, ospitato dal Partito Comunista del Brasile, svoltosi dal 21 al  23 novembre, nella città di San Paolo.

Il 10° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e dei Lavoratori si è svolto con successo a San Paolo del Brasile, dal 21 al 23 novembre 2008, ospitato dal Partito Comunista del Brasile, a cui hanno partecipato 65 partiti provenienti da 55 paesi.

I delegati dei partiti hanno pronunciato interventi sul tema: "I nuovi fenomeni in ambito internazionale. Il peggioramento dei problemi nazionali, sociali, ambientali e l'acuirsi delle contraddizioni interimperialiste. La lotta per la pace, la democrazia, la sovranità, il progresso e il socialismo e l'unità di azione dei Partiti Comunisti e dei Lavoratori". I testi degli interventi saranno pubblicati integralmente dal partito ospitante. L'incontro ha consentito un importante scambio di idee.

Il Presidente della Repubblica Federale del Brasile, Luis Inacio Lula da Silva, ha inviato alla riunione un messaggio in cui esprime il "riconoscimento di tutte le vostre lotte in difesa dei lavoratori e dei poveri" e "il vostro impegno di costruire un nuovo ordine economico internazionale".

Il 10° Incontro si tiene nel pieno di una grave crisi del capitalismo, tema affrontato in tutti gli interventi. Molti partecipanti hanno evidenziato la natura sistemica e strutturale della crisi, implicita allo sviluppo capitalistico, in questo caso ancora più acuta causa delle politiche finanziarie neo-liberale degli ultimi decenni.

Gli oratori hanno sostenuto che l'attuale crisi, pur dimostrando il totale fallimento e il crollo del neo-liberalismo, non rappresenta meccanicisticamente la fine del capitalismo. Al contrario, la borghesia sta usando il suo potere politico, nella maggior parte dei paesi sviluppati, per realizzare un'operazione di "salvataggio" del sistema. Ma lontane dal rendere il capitalismo più virtuoso, tali politiche mirano a far pagare ai lavoratori il tentativo di risolvere le contraddizioni intrinseche al sistema.

Nel contempo questa grave crisi confuta il mito che la contro-rivoluzione del 1989-1991 abbia rappresentato il definitivo e irreversibile trionfo del capitalismo, evidenziando sia i limiti del capitalismo come sistema sociale che la necessità di un suo rovesciamento per via rivoluzionaria.

I 65 partiti, in merito alla crisi, hanno adottato la "Proclamazione di San Paolo", in cui si afferma che "il socialismo è l'alternativa".

Molti partiti hanno sottolineato la rilevanza positiva che assume la sfida crescente all'egemonia statunitense nel mondo, rilevando che l'umanità è entrata in una fase di rinnovata lotta antimperialista per l'indipendenza, lo sviluppo e il progresso sociale dei popoli e delle nazioni. A questo proposito alcuni partiti hanno evidenziato l'importanza della nascita di nuove coalizioni tra paesi in via di sviluppo, come IBSA (forum trilaterale di India, Brasile e Sudafrica), e delle riunioni periodiche del Bric (Brasile, Russia, India, Cina), quali espressioni di uno rinvigorito rapporto tra i paesi del sud del mondo.

Per tutti i Partiti Comunisti e dei Lavoratori presenti, la crisi rafforza la necessità di portare avanti la questione della transizione al socialismo, e, ora che i limiti del capitalismo sono sotto gli occhi di tutti, di intensificare la battaglia delle idee tra la gente.

L'importanza simbolica di aver scelto per la prima volta l'America Latina quale ospite dell'evento, ha il significato, per i Partiti presenti, di porre in luce la natura internazionalista del processo inerente agli incontri annuali e la considerazione rispetto a una regione che è diventata polo di resistenza anti-neoliberista e antimperialista.

La 10° Assemblea ha adottato una dichiarazione di "Solidarietà con i popoli dell'America Latina e dei Carabi", accogliendo le lotte popolari e le recenti vittorie realizzate in tutto il continente dalle forze democratiche, progressiste e antimperialista, tra cui i comunisti.

I partecipanti alla riunione hanno espresso la loro forte preoccupazione circa la situazione esplosiva in Medio Oriente causata da: i piani imperialisti di rimodellare la regione, l'occupazione dell'Iraq e la continua oppressione di Israele contro il popolo palestinese. I partiti hanno richiamato l'attenzione soprattutto sulla catastrofe umanitaria a Gaza causata dall'assedio israeliano, reclamandone la fine, e chiedendo altresì l'eliminazione del muro di segregazione razziale e degli insediamenti israeliani.

I partecipanti hanno deciso di promuovere una serie di azioni congiunte, quali: iniziative sulla crisi capitalista; campagne di solidarietà con Cuba in occasione del 50° anniversario della Rivoluzione; iniziative contro la NATO in occasione dei 60 anni dalla sua fondazione; azioni di solidarietà con la Palestina, comprese visite di delegazioni a Gaza.

Nel corso del fine settimana, i delegati dei 65 Partiti Comunisti e dei Lavoratori hanno preso parte a una manifestazione pubblica in solidarietà con la lotta dei popoli latino-americani. E' stata l'occasione per seguire da vicino, con i militanti comunisti brasiliani, il contributo dei rappresentanti dei movimenti politico sociali progressisti dell'America Latina e di ribadire la solidarietà internazionalista.

San Paolo, 23 novembre 2008

Partito Comunista del Brasile - PCdoB