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Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Risoluzione del 10° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e dei Lavoratori, San Paolo del Brasile: Il socialismo è l'alternativa!
 
25/11/2008
 
Nel seguito il testo integrale della risoluzione di San Paolo: Il socialismo è l'alternativa! del 10° Incontro Internazionale dei Partiti comunisti e dei Lavoratori, ospitato dal Partito Comunista del Brasile, svoltosi il 21, 22 e 23 novembre del 2008, nella città di San Paolo.
 
Risoluzione di San Paolo: Il socialismo è l'alternativa!
 
"Il mondo si trova davanti una grave crisi economica e finanziaria di grandi proporzioni. Una crisi capitalista, indissolubilmente legata alla sua stessa natura e alle sue irrisolvibili contraddizioni, probabilmente la più grave crisi dalla Grande Depressione iniziata con il crollo del 1929. Come sempre i lavoratori e il popolo ne sono le principali vittime.
 
La crisi attuale è espressione di una più profonda crisi intrinseca al sistema capitalista, che dimostra il limiti storici del capitalismo e la necessità del suo rovesciamento rivoluzionario. L'attuale crisi costituisce, inoltre, un enorme minaccia di regressione democratico e sociale e pone le basi, come la storia ha dimostrato, per una deriva autoritaria e militarista che chiede più vigilanza da parte dei partiti comunisti e di tutte le forze democratiche e antimperialiste.
 
Mentre vengono impegnati miliardi di risorse pubbliche per salvare i responsabili di questa crisi - il grande capitale, l'alta finanza e gli speculatori - i lavoratori, i piccoli agricoltori, i ceti medi e tutti coloro che vivono del proprio lavoro sono schiacciati dal peso dei monopoli e soffriranno maggior sfruttamento, disoccupazione, erosioni salariali e pensionistiche, insicurezza, fame e povertà.
 
Fuorvianti e potenti campagne ideologiche tentano di occultare la vera origine della crisi e di bloccare la strada a soluzioni nell'interesse della masse popolari, che favoriscano nuovi rapporti di forza e un nuovo ordine internazionale volto a promuovere le forze popolari, la solidarietà internazionale e l'amicizia tra i popoli. Le principali potenze capitalistiche, cominciando dagli Stati Uniti, l'Unione Europea e il Giappone, per mezzo delle organizzazioni internazionali di loro emanazione - quali il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, la Banca Centrale Europea, la NATO… - e piegando le Nazioni Unite alle loro esigenze, lavorano freneticamente a "soluzioni", germi stessi di nuove crisi, per tentare di salvare il sistema a breve termine e rafforzare i meccanismi di sfruttamento e di oppressione imperialista.
 
Ricorrendo a capri espiatori e insistendo su false e fallimentari opzioni di "regolazione", "umanizzazione" e "riforma" del capitalismo, provano a modificare le apparenze lasciando immutata la sostanza. I partiti a sostegno del capitale hanno frettolosamente accettato i dogmi del "Washington Consensus" che hanno alimentato la brutale e speculativa finanziarizzazione dell'economia. La Socialdemocrazia, dissimulando la sua adesione al neo-liberalismo e la sua trasformazione in un pilastro dell'imperialismo, tenta un tardivo ritorno alla "regolazione" keynesiana che lascia intatto il carattere di classe del potere e le relazioni di proprietà, disconoscendo alternative rivoluzionarie per i lavoratori e i popoli.
 
Ma questa prospettiva non è inevitabile
 
Come altri momenti della storia hanno dimostrato, i lavoratori e i popoli, se uniti, possono determinare il corso degli eventi economici, sociali e politici, ottenere importanti concessioni dal grande capitale nell'interesse delle masse, frenare l'avanzata del fascismo e della guerra e aprire la strada a profonde trasformazioni di carattere progressista e perfino rivoluzionario.
 
Sul piano internazionale la lotta di classe si fa più acuta. L'umanità attraversa uno dei passaggi più difficili e complessi della sua storia, contraddistinto da una crisi economica globale che coincide con altre gravi crisi sul piano energetico, alimentare e ambientale; un mondo con profonde ingiustizie e disuguaglianze, guerre e conflitti. Siamo a un crocevia storico, in cui si scontrano due tendenze: da una parte i gravi pericoli per la pace, la sovranità, la democrazia, i diritti dei popoli e dei lavoratori e, dall'altra parte, l'immenso potenziale di lotte e conquiste nella causa di emancipazione dei lavoratori e dei popoli, la causa del progresso sociale e della pace, la causa del socialismo e del comunismo.
 
I Partiti comunisti e dei Lavoratori riuniti per il 10° Incontro Internazionale a San Paolo del Brasile accolgono le lotte popolari emergenti in tutto il mondo contro lo sfruttamento e l'oppressione imperialista, contro i crescenti attacchi alle conquiste storiche del movimento operaio, contro l'offensiva militarista e antidemocratica dell'imperialismo.
 
Sottolineando che la bancarotta del neo-liberalismo rappresenta non solo il fallimento della gestione del capitalismo, ma la sconfitta del capitalismo stesso, fiduciosi della superiorità degli ideali e del progetto comunista, noi affermiamo che la risposta alle aspirazioni di emancipazione dei lavoratori e dei popoli si può trovare soltanto nella rottura con il potere del grande capitale e con i blocchi e le alleanze imperialiste, attraverso profonde trasformazioni di liberazione e di carattere antimonopolista.
 
Con la convinzione che il socialismo è l'alternativa, la strada per una reale e totale indipendenza dei popoli, per affermare i diritti dei lavoratori, l'unica via per porre fine alle distruttive crisi del capitalismo, chiediamo alla classe operaia, ai lavoratori e ai popoli di tutto il mondo di unirsi alla causa dei comunisti e dei rivoluzionari e, uniti attorno ai loro propri interessi di classe e alle giuste aspirazioni, di intraprendere in prima persona la costruzione di un futuro di prosperità, giustizia e pace per l'umanità. In questa prospettiva, emergono le condizioni per la convergenza delle lotte e delle resistenze dei popoli in un ampio movimento contro le soluzioni capitaliste alle crisi e le aggressioni imperialistiche che minacciano la pace.
 
Certi della possibilità di un altro mondo, un mondo che sia libero dallo sfruttamento di classe e dall'oppressione del capitale, noi dichiariamo il nostro impegno a continuare il percorso storico per costruire una società nuova, libera dallo sfruttamento e dall'oppressione di classe, che è il Socialismo.
 
San Paolo del Brasile, 23 novembre 2008 
Risoluzione del 10° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e dei Lavoratori