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- pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 27-07-09 - n. 284
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
18° Seminario Comunista Internazionale (ICS 2009)
"I giovani - la situazione attuale dei giovani, il lavoro dei comunisti fra i giovani, e l'ingresso delle nuove generazioni nei partiti comunisti"
15-17 Maggio 2009
Conclusioni generali
28/06/2009
1. La situazione dei giovani nel mondo capitalista
I giovani provengono in larga maggioranza dalle classi lavoratrici; fanno parte essi stessi delle classi lavoratrici quando sono lavoratori, o sono comunque destinati ad aderirvi concluso il percorso scolastico o universitario.
In tutto il mondo, i giovani sono tra le prime vittime del sistema capitalista. Questo sistema in crisi e in decadimento non offre loro alcun futuro, come d'altronde non lo offre ai lavoratori in generale.
La borghesia non perde mai di vista i giovani, perseguendo costantemente l'obiettivo di influenzarne valori e speranze, per distoglierli dalla lotta politica organizzata e dalla lotta di classe. La borghesia non vuole certamente che i giovani acquisiscano la consapevolezza dei comuni interessi di classe che li legano come un tutt’uno ai lavoratori.
I giovani sono sotto il fuoco di numerosi attacchi e mentre una grande parte loro è presente sul fronte della resistenza, la parte restante si trova in una posizione contraddittoria rispetto alla lotta di classe. Tra classe operaia e borghesia vi è una lotta permanente per contendersi l’orientamento dei giovani.
1.1. I giovani lavoratori sono le prime vittime della crisi economica
I giovani lavoratori sono i primi a pagare una crisi di cui non sono responsabili.
La borghesia utilizza la gioventù come forza lavoro di riserva economica e ultra-flessibile. Al momento della laurea, molti giovani restano disoccupati o vengono integrati nel mercato del lavoro come lavoratori interinali o con contratti di breve durata e/o part-time.
Sono i primi a perdere il lavoro e aggiungersi alla folta schiera dei disoccupati. Ciò costituisce un incredibile spreco di forze produttive e di potenziale umano. Come l'intera classe operaia, anche i giovani lavoratori sono sacrificati sull'altare del profitto. Le contraddizioni fondamentali del capitalismo si esprimono in palesi assurdità, per esempio mentre i giovani hanno sempre più difficoltà a trovare un impiego stabile, l'età pensionabile viene innalzata da 60 a 65 anni, o addirittura da 65 a 67 e fino a 70 anni, attuando il piano reazionario degli Stati Uniti, dell'Unione Europea, del FMI e delle altre forze imperialiste.
Il lavoro precario rende i giovani fragili ed impedisce loro di emanciparsi dal nucleo familiare e costruire una vita indipendente e dignitosa, rende più complicato il loro inserimento nel movimento della classe operaia e frena il trasferimento delle tradizioni di lotta e di organizzazione.
Sacrificare la gioventù in questo modo non è privo di conseguenze. Molti giovani finiscono nelle maglie della delinquenza o vittime di un sistema sempre più brutale di repressione, non solo per effetto della povertà o dell'impossibilità di fuggire da essa, ma anche come conseguenza dell'offensiva ideologica borghese nel campo della morale.
I giovani disoccupati sono anche carne da cannone per le sporche guerre dell’imperialismo.
1.2. La scuola e gli studenti sotto attacco...
Scuola e studenti non vengono risparmiati. I piani per la razionalizzazione, la privatizzazione e l'austerità compromettono il mondo della formazione.
Nella maggior parte dei paesi, i costi scolastici sono in crescita rendendo l'accesso all'istruzione sempre più problematico per le famiglie della classe operaia.
Nell’attuare le direttive dei padroni e dei governi, sia conservatori che socialdemocratici, si privatizzano sempre più l'istruzione e gli istituti di ricerca di tutti i gradi, attraverso partenariati pubblico-privato o con l'intervento diretto delle grandi imprese capitaliste nella gestione della formazione e della ricerca.
In tutto il mondo capitalista, l'istruzione è sempre più elitaria, con percorsi differenziati e gerarchici. Questo fenomeno si sviluppa attraverso una sempre maggiore concorrenza tra gli istituti di formazione, nella continua riduzione dei fondi per la pubblica istruzione e nella mercificazione dell'istruzione.
Ne risulta la crescente disparità tra le scuole e le università, l'esclusione di una fetta importante di giovani dall'istruzione e la crescita di ostacoli per l'accesso all'istruzione in base a discriminazioni di classe. Ciò genera una forma contemporanea di analfabetismo.
I giovani con un diploma finiscono per essere disoccupati oppure impiegati in lavori dequalificati.
1.3. Nei paesi del Terzo Mondo
Nei paesi del terzo mondo, i giovani spesso costituiscono la stragrande maggioranza della popolazione.
I giovani dei paesi sottosviluppati soffrono le peggiori condizioni economiche e sociali in tutto il mondo. Nelle nuove condizioni generate dalla crisi, i giovani più che mai subiscono condizioni estreme di povertà, sfruttamento e oppressione.
La scuola e la popolazione universitaria è in calo. I paesi reazionari non sono in grado di sviluppare il sistema di istruzione pubblica e neanche di dare ai figli degli operai e dei contadini la possibilità di frequentare la scuola e l'istruzione superiore.
Spesso, le famiglie povere destinano i figli in età scolare al lavoro per aumentare il reddito familiare. Ma i posti di lavoro si riducono, anche nel sommerso dell'economia.
1.4. La manipolazione ideologica e culturale dei giovani
Dal rovesciamento del socialismo in Europa e nell'Unione Sovietica, la borghesia ha rafforzato la sua offensiva ideologica contro la gioventù, utilizzando l'intera batteria di armi a disposizione: lo sfruttamento e l'intimidazione sul posto di lavoro, a scuola e all'università, attraverso i mass-media, i video giochi e alcune forme di sport e cultura, la repressione, la droga, il militarismo, l'oscurantismo religioso, ...
I giovani sono oggetto in particolare di una forte campagna ideologica volta a manipolare le loro coscienza e dare loro una sensazione di impotenza («niente potrà mai cambiare, le classi dominanti sono troppo forti»). Il radicalismo che caratterizza le fasce di età giovanili deve essere soppresso.
A scuola, nelle università, in molti corsi e nei libri, il sistema capitalista è presentato come immutabile e la storia viene rivista diffondendo ampiamente menzogne anticomuniste. L'obiettivo è quello di inculcare nei giovani l'idea che non c'è alternativa e nascondere invece che l'unica soluzione possibile consiste nella liberazione dal giogo imperialista e nel socialismo.
La borghesia criminalizza anche organizzazioni quali KSM (Gioventù Comunista della Repubblica Ceca), che raccoglie e sviluppa l'eredità comunista tra i giovani.
La borghesia promuove l'individualismo e l'imprenditorialità contro il collettivismo, la solidarietà, l'organizzazione e la lotta collettiva. Diffonde una cultura narcotizzante, idolatra il denaro facile e la vita di lusso. I giovani tendono a indebitarsi con rapidità e ciò costituisce un ostacolo al loro coinvolgimento nella lotta e accresce le tendenze delinquenziali.
Le idee borghesi, piccolo-borghesi, razziste, sessiste e oscurantiste trovano terreno fertile in una parte dei giovani a causa dell'educazione di classe impartita.
Tali campagne borghesi colpiscono tanto più facilmente alla radice in quella gioventù che è cresciuta sulle ondate controrivoluzionarie, in particolare nei paesi ex socialisti di cui i giovani non hanno vissuto le conquiste del socialismo.
1.5 La resistenza della gioventù alla crisi capitalista
Di fronte a tutte queste aggressioni, i giovani stanno dimostrando molta resistenza, che si va diffondendo. In molti paesi, i giovani lavoratori sono attivamente e massicciamente coinvolti nelle lotte contro l'aumento dell'età pensionabile. La domanda che pongono è semplice: perché uccidere i nostri genitori sul posto di lavoro costringendoli a lavorare più a lungo, mentre tanti giovani sono alla ricerca di un impiego? In altri paesi, i giovani sono in prima linea contro i licenziamenti e l'intimidazione padronale.
In Europa, gli studenti stanno ingaggiando una lunga lotta contro il "processo di Bologna" e le sue conseguenze, quali l'aumento delle spese per lo studio, la privatizzazione e il maggior carattere elitario della formazione e della ricerca.
In altri paesi, gli studenti delle scuole superiori hanno condotto battaglie simili.
Altrove, i giovani si mobilitano per i loro diritti.
In molti paesi (sia imperialisti che in via di sviluppo), i giovani prendono parte attiva nella lotta contro le guerre imperialiste e in particolare le guerre di aggressione in Iraq e Afghanistan e contro l'occupazione della Palestina.
Spesso la gioventù comunista svolge un ruolo fondamentale nella mobilitazione e nella lotta ed è avanguardia nelle battaglie contro il capitalismo. In queste lotte i giovani comunisti si impegnano per convincere il maggior numero possibile di coetanei della superiorità della nostra visione del mondo e dell'alternativa comunista.
1.6 Le caratteristiche dei giovani
Se il comunismo è il futuro dell'umanità, oggettivamente il futuro appartiene ai giovani.
Inevitabilmente la gioventù ha meno esperienza politica e sociale. Questo li rende più vulnerabili alle ideologie borghesi e piccolo-borghesi (anarchismo, estremismo di sinistra, trotskismo,...) che la borghesia sfrutta al fine di manipolare le loro coscienze.
Ma quando i giovani approcciano la vita con meno pregiudizi, ciò può esser colto come una opportunità da parte dei comunisti.
Il sistema capitalista limita drasticamente le scelte materiali dei giovani, in termini di posti di lavoro, alloggio, accesso all'istruzione e alla cultura. Tuttavia, in giovane età le scelte politiche e ideologiche non sono state ancora fissate e sono aperte. Tutto resta ancora da decidere. E' una lotta tra borghesia e proletariato per orientare la scelta dei giovani. In generale, è ben prima dei 35 anni che si forma una visione autonoma del mondo.
La gioventù gode in genere di buona salute fisica e mentale.
La gioventù è più in contatto con le nuove tecnologie e con gli sviluppi nella società.
2. La responsabilità dei partiti comunisti nei confronti della gioventù
Alla luce di tutto questo, i partiti comunisti hanno una grande responsabilità e numerose opportunità, sia rispetto agli attacchi che i giovani subiscono, alla resistenza che dimostrano e per ciò che rappresentano per il futuro.
I partiti comunisti cercano collegamento con la parte più giovane della classe operaia e la qualità dei loro legami con la classe operaia nel suo complesso determina direttamente – in una prospettiva a lungo termine – la misura degli obiettivi generali dei partiti comunisti e del loro obiettivo strategico finale, il socialismo.
I partiti comunisti hanno la responsabilità di rivolgersi direttamente, come partito, ai giovani e fare propria la loro lotta e infondere nelle nuove generazioni una prospettiva rivoluzionaria sul piano politico e organizzativo.
I partiti comunisti hanno un ruolo decisivo e insostituibile nel rafforzare l'unità della classe operaia. Ciò significa rafforzare l'integrazione delle lotte dei giovani lavoratori e degli studenti nel movimento della classe operaia. Ad esempio, la lotta per una buona e gratuita istruzione pubblica che ne contrasti la mercificazione non è solo degli studenti, ma riguarda l'intera classe operaia.
Non c'è futuro per i giovani, se non perseguono i loro interessi di classe.
Nel trasmettere le tradizioni di lotta e di organizzazione della classe operaia al mondo giovanile, i partiti comunisti hanno la responsabilità di promuovere un orientamento di classe anziché di collaborazione tra classi.
Infine, i partiti hanno una responsabilità particolare in materia di istruzione e formazione di giovani militanti e quadri, che discende dalla tradizione marxista-leninista di formazione tattica e politica.
3. La situazione dei giovani nei paesi socialisti
Il socialismo promuove tra i giovani la partecipazione attiva e consapevole nella soluzione dei problemi che li riguardano e sviluppa la solidarietà e la responsabilità collettiva.
In una società socialista, i giovani hanno un'idea concreta di ciò che difendono e costruiscono. I giovani non sono vittime del sistema, come sotto il capitalismo, ma i principali beneficiari delle opportunità e delle possibilità che il socialismo ha da offrire.
Si aprono nuove prospettive per l'America Latina, dove l'accesso dei giovani alla salute, all'istruzione, alla cultura e la partecipazione popolare sono in crescita. Ciò grazie alle politiche di socializzazione che vengono applicate in alternativa alle politiche capitaliste neoliberali, ispirate in gran parte dalle azioni della Cuba socialista.
Una sfida per i paesi socialisti è il trasferimento dell'eredità rivoluzionaria alle nuove generazioni che non hanno vissuto la rivoluzione e l'immenso sacrificio che implica. Ciò è tanto più necessario per la continuazione delle conquiste rivoluzionarie e per superare le lotte e le sfide che il percorso pone.
4. L'importanza di costruire un forte movimento giovanile comunista
A suo tempo, Lenin sottolineava l'importanza di una organizzazione giovanile indipendente, che mantenesse forti legami ideologici e politici con il Partito comunista.
Ciò resta valido tutt'oggi.
La costruzione di un forte movimento giovanile permette di riunire i giovani e suoi strati più consapevoli attorno al Partito, in particolare quelli che fanno parte o entreranno a far parte della classe operaia. Permette di intercettare e mobilitare le ampie masse di giovani e orientare le loro lotte a fianco della classe operaia e i movimenti popolari contro l'imperialismo e verso un altro mondo socialista. Consente a una parte importante della gioventù di rompere con l'ideologia capitalista, socialdemocratica e piccolo-borghese. Favorisce la promozione del marxismo-leninismo e del Partito comunista tra i giovani.
Le organizzazioni giovanili si concentrano principalmente dove i giovani vivono, lavorano e si organizzano.
Anche se la loro dispersione e l'instabilità economica rende l'organizzazione tra i giovani più difficile, raggiungerli è di importanza strategica. Questo implica un lavoro giovanile organizzato nelle imprese e nelle organizzazioni sindacali, con gli studenti che lavorano per pagare gli studi nei quartieri popolari e nelle comunità.
Le scuole superiori, i licei e le università sono luoghi ad alta concentrazione e organizzazione della gioventù. In molti paesi i movimenti studenteschi hanno anche una lunga tradizione di lotta.
In tutte queste esperienze, su tutti questi terreni, il movimento giovanile comunista aderisce pienamente alle lotte, partendo dalle questioni riguardanti i giovani (lavoro, istruzione, pace, diritto all'integrità fisica, ambiente, ...), rifiutando un ruolo di commentatore esterno e prendendo parte attiva alle battaglie, al fine di orientarle in una direzione rivoluzionaria, sottraendole così dall'influenza neoliberale, socialdemocratica e all'opportunismo piccolo-borghese.
L'organizzazione dei giovani comunisti richiede un lavoro di sensibilizzazione e presa di coscienza, esponendo la natura di classe di ogni lotta; questa organizzazione deve essere attiva nell'accrescere il livello di integrazione con la lotta unitaria del resto del movimento dei lavoratori.
Il movimento giovanile lavora anche al suo rafforzamento organizzativo e per accrescere il livello organizzativo dei giovani. Le sue forme organizzative possono variare da un paese all'altro, ciò che è importante è che siano adeguate agli interlocutori.
Il rafforzamento organizzativo dei giovani è realizzato attraverso l'espansione delle fila del movimento giovanile comunista, ma anche attraverso l'espansione di tutte le formazioni sindacali di classe e le altre organizzazioni che coinvolgono i giovani (per il lavoro, la pace, l'anti-razzismo, ...).
Oltre a partecipare attivamente alle lotte dei giovani, sviluppare la loro consapevolezza e rafforzare il loro grado di organizzazione, il movimento giovanile ha un certo numero di compiti strutturali, tra cui:
- La diffusione e la promozione del marxismo-leninismo tra i giovani. Questa è una necessità per la sopravvivenza stessa del movimento giovanile comunista, ma è anche una grande opportunità. In realtà, la borghesia non è in grado di offrire ai giovani un futuro che risponda alle loro esigenze. Il marxismo-leninismo, al contrario, offre questo strumento, questa concezione scientifica del mondo.
- La promozione della coscienza di classe proletaria tra i giovani. Il movimento giovanile comunista lavora per l'unità di classe tra i giovani e i lavoratori di tutto il mondo, delle loro organizzazioni sindacali e del loro partito di avanguardia; promuove iniziative di solidarietà con le classi lavoratrici, supporta scioperi e lotte, ...
- La promozione dell'internazionalismo proletario. Il nazionalismo borghese, il razzismo, la xenofobia e lo sciovinismo sono tra i peggiori nemici della lotta di classe e del comunismo: devono essere spazzati via.
La promozione dell'internazionalismo tra i giovani e l'importanza del coordinamento internazionale del movimento giovanile comunista deve esser ricercata attraverso incontri internazionali, dibattiti e azioni comuni. Questa cooperazione tra i giovani comunisti può incoraggiare il contrattacco politico e ideologico del movimento giovanile in risposta alla lotta all'anticomunismo e per la difesa del socialismo come unica alternativa all'imperialismo.
Inoltre, le iniziative e le discussioni della gioventù comunista può fornire una prospettiva e un significativo sostegno politico al movimento internazionale della gioventù antimperialista. La WFDY (Federazione Mondiale delle Gioventù Democratica) è stata rafforzata in questo senso e ha così compiuto passi importanti nel definire il suo specifico carattere di classe.
- La promozione di un sistema di valori opposto al capitalismo. Il movimento giovanile propaga i suoi valori di solidarietà, onestà, ottimismo, senso dell'azione collettiva, modestia, spirito di collaborazione, curiosità, apertura, critica ed autocritica, atteggiamento scientifico e rifiuto dell'oscurantismo, ...
- La lotta contro la riproduzione delle discriminazioni sociali all'interno del movimento giovanile. Il movimento giovanile comunista deve lottare contro la discriminazione nelle sue fila che, nella società, colpisce in particolare gli stranieri e le donne. Spesso le donne e lavoratori stranieri sono (fortemente) sotto-rappresentati all'interno del Partito comunista e nel movimento organizzato dei lavoratori in generale. I movimenti della gioventù comunista, possono apportare un contributo significativo per colmare il divario e quindi rafforzare l'unità delle classi lavoratrici nel loro complesso.
- L'integrazione del movimento giovanile comunista all'interno del movimento giovanile complessivo. Il movimento giovanile comunista è l'avanguardia del movimento della gioventù; ciò non significa che sia isolato dal movimento giovanile, con cui invece mantiene forti legami e un dialogo ininterrotto a vari livelli (con i gruppi sindacali, culturali e sportivi, con le organizzazioni studentesche, ecc)
Al fine di costruire questo movimento giovanile, sono necessari quadri preparati, in grado di creare forti legami con i giovani, i loro problemi, il loro modo di pensare, il loro umorismo e la loro cultura; tali quadri devono aver sperimentato esperienze di lotta e acquisito una preparazione marxista-leninista sufficiente.
5. La sfida di integrare i giovani attivisti e i quadri nel Partito
I giovani costituiscono una priorità per il Partito, perché da un buon lavoro con i giovani dipende la sua durevolezza politica e organizzativa. Da ciò dipenderà anche la possibilità per il Partito di ampliare la sua sfera d'azione.
5.1 Integrare i giovani nel Partito
Costruire un solido movimento giovanile permette di assicurare l'educazione dei giovani militanti e quadri rivoluzionari. Essi possono rafforzare e ampliare il lavoro del Partito.
Ciò può avvenire solo se i giovani militanti e i quadri sono inseriti a ogni livello nel Partito, con l'obiettivo di formarli nella tradizione del Partito e nell'apprendimento delle esperienze passate. Questi giovani militanti saranno istruiti politicamente e ideologicamente nel marxismo-leninismo e nella storia delle lotte di classe dei lavoratori del loro paese e di tutto il mondo. Il Partito deve prestare grande attenzione all'integrazione dei giovani compagni, alle loro esperienze e punti di vista.
Qualsiasi forma di spontaneismo in questo campo conduce al degrado del Partito.
5.2 Integrare giovani quadri della direzione del Partito
L'inserimento di giovani militanti nel Partito deve aver luogo a tutti i livelli, anche nella direzione. I compagni migliori di ogni generazione devono familiarizzare per tempo con i temi e le funzioni della direzione.
Lo sviluppo dei quadri deve essere organizzato e gestito con oculatezza: deve essere condotto con equilibrio, combinando l'apprendimento da quadri esperti, il progressivo innalzamento del livello di responsabilità, l'auto-apprendimento e l'eventuale introduzione di nuovi approcci.
In conclusione affermiamo di trarre grande ispirazione dalle lotte dei movimenti giovanili di tutto il mondo. Lavoreremo per consolidare la loro azione. Ci adopereremo per rafforzare i loro legami con il movimento dei lavoratori. Insieme a tutta la classe operaia e in alleanza con gli strati medio bassi della società, i giovani possono realizzare il compito storico di una profonda trasformazione del potere: il rovesciamento del capitalismo e dell'imperialismo e la conquista del socialismo.
Lista dei firmatari
1. Algeria, Parti Algérien pour la Démocratie et le Socialisme (PADS)
2. Argentina, Partido de la Liberación
3. Armenia, Unified Progressive Communist Party of Armenia
4. Australia, Communist Party of Australia
5. Azerbaidjan, Communist Party of Azerbadjan
6. Belarus, For the Union and the Communist Party of the Union
7. Belgium, Workers' Party of Belgium
8. Brazil, Communist Party of Brazil (PcdoB)
9. Brazil, Partido Patria Livre
10. Colombia, Partido Comunista Colombiano
11. Croatia, Socialist Workers' Party of Croatia
12. Cuba, Partido Comunista de Cuba
13. Denmark, Communist Party of Denmark
14. Denmark, Danish Communist Party
15. El Salvador, Partido Comunista de El Salvador (PCS)
16. Estonia, Communist Party of Estonia
17. France, PRCF - Pôle de Renaissance communiste en France
18. France, URCF - Union des Révolutionnaires-Communistes de France
19. Georgia, Unified Communist Party of Georgia
20. Greece, Communist Party of Greece (KKE)
21. Hungary, Hungarian Communist Workers' Party
22. Ireland, Communist Party of Ireland
23. Ireland, Workers' Party of Ireland
24. Latvia, Socialist Party of Latvia
25. Lebanon, Parti Communiste Libanais
26. Luxembourg, Communist Party of Luxembourg
27. Malta, Communist Party of Malta
28. Morocco, Voie démocratique
29. Nepal, Communist Party of Nepal (Unified)
30. Netherlands, New Communist Party Netherlands (NCPN)
31. Pakistan, Communist Party of Pakistan
32. Palestine, Popular Front for the Liberation of Palestine (PFLP)
33. Peru, Partido Comunista Peruano
34. Puerto Rico, Refundación Comunista de Puerto Rico
35. Russia, Communist Party of the Russian Federation
36. Russia, Russian Communist Workers' Party - Revolutionary Party of Communists
37. Russia, Communist Party of the Soviet Union (CPSU)
38. South Africa, South African Communist Party
39. Spain, Partido Comunista de España (marxista-leninista)
40. Spain, Partido Comunista de los Pueblos de España
41. Spain, Unión Proletaria
42. Sweden, Communist Party (KP)
43. Syria, Syrian Communist Party
44. Taiwan, Chinese Province of , Labour Party of Taiwan
45. Tunisia, Parti Communiste Ouvrier de Tunisie (PCOT)
46. Tunisia, Parti du Travail patriotique et démocratique de Tunisie
47. Turkey, Communist Party of Turkey (TKP)
48. United Kingdom, Communist Party of Great Britain (Marxist-Leninist)
49. United States, Freedom Road Socialist Organization (FRSO)
50. United States, Party for Socialism and Liberation
51. Ukraine, Union of Communists
52. Venezuela, Partido Comunista de Venezuela
53. Vietnam, Socialist Republic of, Communist Party of Vietnam