www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 16-12-09 - n. 299

da www.solidnet.org
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
11° Incontro dei Partiti Comunisti e Operai 
New Delhi, 20-22 Novembre 2009
 
Contributo del compagno Pak Kyong Son, 
Capo delegazione del Partito dei Lavoratori di Corea
 
Compagni,
 
Vorrei iniziare esprimendo le mie vive congratulazioni per questo 11° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai insieme al mio cordiale e fraterno saluto alle delegazioni e ai delegati dei vari Partiti comunisti e operai presenti a questo appuntamento.
 
Mi sia permesso inoltre di esprimere la mia sincera gratitudine al compagno Prakash Karat, Segretario generale del Comitato centrale del Partito Comunista dell'India (marxista) e al compagno AB Bardhan, Segretario Generale del Consiglio nazionale del Partito Comunista dell'India per il loro gentile invito alla delegazione del Partito dei Lavoratori di Corea in occasione di questo Incontro internazionale.
 
Compagni,
 
Oggi, il mondo intero sta attraversando una grave crisi che è conseguenza della irrazionalità e della sostanziale debolezza caratterizzanti il sistema economico globale capitalista sotto egemonia statunitense. Il tasso di crescita economica mondiale ha subito un rallentamento, mentre il tasso di crescita del reddito medio pro capite è sprofondato per metà del suo valore e la situazione economica è peggiorata in ben 168 paesi.
 
La caotica politica finanziaria degli Stati Uniti, volta a scongiurare le difficoltà finanziarie derivanti dalla sua "guerra al terrore", ha provocato il collasso del suo mercato immobiliare interno e una travolgente crisi finanziaria nel paese, e questa, a sua volta, si è subito trasformata in una crisi economica a livello mondiale in virtù della "globalizzazione". L’attuale panico economico generale è il peggiore "da 100 anni".
 
In un caotico scenario da legge della giungla, di cui è responsabile la “globalizzazione” voluta dal capitalismo, una grave minaccia senza precedenti si erge di fronte al genere umano, che vede la sua stessa sopravvivenza messa in gioco, scossa dal panico economico mondiale e resa più grave dalle diverse crisi alimentare, energetica e ambientale. Le statistiche indicano che le perdite dovute al panico economico globale in corso, nel periodo tra fine 2007 e 2010, sono stimate intorno ai 3.400 miliardi di dollari americani.
 
La crisi politica, economica e di sistema del capitalismo ha solo accentuato su scala globale la polarizzazione per cui "i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri", lasciando una popolazione di 1,4 miliardi di persone in estrema povertà, le quali oggi esprimono in modo forte e chiaro il loro punto di vista giudicando il socialismo l'unica alternativa al capitalismo.
 
Il 10° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai, svoltosi a Sao Paulo in Brasile nel novembre scorso e a cui parteciparono i delegati di 65 partiti politici da 55 paesi, sottolineava la gravità della crisi politica ed economica affrontata dal mondo capitalistico e, all'unanimità, riconosceva il socialismo come l’unica strada per far cessare lo sfruttamento e l’oppressione delle masse popolari e per garantire loro diritti reali ed emancipazione. L’Incontro inoltre faceva appello ad una coraggiosa lotta per il socialismo, perché assicuri l'indipendenza dei popoli e li liberi dallo sfruttamento e l’oppressione di classe.
 
Il compagno Kim Jong Il, il grande leader del nostro Partito e del nostro popolo, ha dichiarato quanto segue:
 
"La causa del socialismo è la giusta causa per realizzare l'indipendenza delle masse popolari, e il movimento dell'umanità verso il socialismo è la legge che governa lo sviluppo inesorabile della storia".
 
Il socialismo è scienza. Ci possono essere curve e tornanti nel corso dello sviluppo del socialismo, ma la direzione del movimento della storia non cambia e non c'è assolutamente nulla che sarà in grado di fermare l'aspirazione dell'umanità al socialismo.
 
Oggi, il socialismo sta marciando in avanti trionfalmente e suonando le campane a morto per il capitalismo.
 
Il crollo del socialismo in alcuni paesi sul finire del secolo scorso è stato, infatti, il fallimento dell’opportunismo che ha corrotto il socialismo. Gli imperialisti e i reazionari, tuttavia, hanno capitalizzato questo avvenimento con una chiassosa campagna propagandistica per giustificare la loro asserzione secondo cui il socialismo era fallito definitivamente e che il socialismo stesso era stato un errore. Tutto ciò nel frenetico tentativo di convincere tutte le nazioni del mondo a farsi cingere dal capitalismo.
 
In particolare nella metà degli anni 1990, gli imperialisti statunitensi e i loro alleati hanno profuso enormi sforzi tentando ossessivamente di isolare e soffocare la Repubblica Democratica Popolare di Corea (RPDC), attraverso palesi pressioni militari e rafforzando ulteriormente il blocco economico, portando al culmine la loro offensiva contro la RPDC nella errata convinzione che il crollo del sistema socialista nel paese sarebbe stata solo una questione di tempo. A peggiorare la situazione, i molti anni consecutivi di calamità naturali hanno concorso ad aggravare i problemi, costringendo l'Esercito popolare coreano ed il popolo coreano ad intraprendere un “Arduo Cammino” senza precedenti e tappe forzate. Cessando di esistere il sistema socialista e le comunità economiche socialiste in tutto il mondo, la nostra unica risorsa consisteva nel portare avanti la nostra edificazione socialista in autonomia, senza contare su alcuna assistenza esterna.
 
Nonostante queste difficoltà, il Partito del Lavoratori di Corea ha superato con successo tutte le sfide presentate dagli imperialisti, difendendo e sostenendo con onore e promuovendo trionfalmente la causa del socialismo.
 
La RPDC di oggi ha levato con fermezza il suo profilo di potenza politico-ideologica, potenza militare e potenza scientifica e tecnologica, e al momento sta indirizzando tutti gli sforzi nella costruzione economica.
 
All'inizio di quest'anno, il Partito dei Lavoratori di Corea ha avviato la campagna di 150 giorni che si è conclusa vittoriosamente e ha invitato nuovamente l'intero Partito, l'intero paese e tutto il popolo coreano a dare vita ad una nuova campagna di 100 giorni in modo che le fiamme di una nuova ondata rivoluzionaria ardano ovunque nel paese, in onore del centenario della nascita del grande leader, il compagno Kim Il Sung, nel 2012, quando si saranno sicuramente aperte le porte ad una grande, potente e ricca Corea socialista.
 
Nel corso della campagna dei 100 giorni, sono stati ottenuti successi senza precedenti nella costruzione economica giacché l'economia nazionale nel suo complesso, sulla base della suo carattere indipendente, è in costante di ripresa.
 
Tutto ciò è frutto della guida del grande leader, il compagno Kim Jong Il, Segretario generale del Partito dei Lavoratori di Corea, che ha guidato la rivoluzione coreana nel corso della sua vittoriosa politica (e concezione militare) Songun.
 
La leadership rivoluzionaria Songun e la politica Songun del Partito dei Lavoratori di Corea sono il criterio guida della rivoluzione e la modalità della politica socialista. Esse danno priorità alle questioni militari sugli altri affari di Stato, difendono il paese, la rivoluzione e il socialismo, sulla base della disposizione rivoluzionaria e la capacità di lotta dell’Esercito popolare coreano e nel complesso portano avanti la costruzione del socialismo. Sono l'onnipossente e preziosa spada di una rivoluzione vittoriosa nella mutata situazione del mondo odierno.
 
La pratica rivoluzionaria e la realtà nella RPDC hanno testimoniato la correttezza e l'eccellenza dell’idea e della politica Songun del Partito dei Lavoratori della Corea, e la grande vitalità di questa particolare politica va manifestandosi con il passare del tempo.
 
Riconoscendo come valida la sempre vittoriosa e preziosa spada del socialismo, sulla base dell’idea Juche e Songun, la RPDC sta compiendo uno dopo l'altro dei veri miracoli storici nella sua progressiva marcia verso un brillante futuro, a dispetto delle attuali turbolenze a livello mondiale.
 
L’Esercito popolare coreano e il popolo coreano fanno affidamento alla loro incrollabile convinzione e fiducia nel futuro, nonché alla giustezza della causa del socialismo che essi stessi hanno scelto e che è scaturito dai loro sforzi. Essi sono anche carichi di determinazione rivoluzionaria nel proseguire lungo il percorso del socialismo sotto la guida del grande compagno Kim Jong Il.
 
Sotto la sua direzione, il Partito dei Lavoratori, l’Esercito popolare e il popolo coreano svolgono, come sempre, la loro sacra missione storica e il loro dovere nella giusta lotta per l'indipendenza e il socialismo contro l'imperialismo.
 
Vorrei approfittare di questa occasione per ribadire la mia sincera gratitudine ai vari Partiti comunisti e operai per il coerente sostegno e la solidarietà con il Partito dei Lavoratori di Corea, l’Esercito popolare e il popolo coreano nella loro lotta per la costruzione di una grande, potente e prospera Corea socialista e per realizzare la riunificazione della Corea.
 
Grazie.