www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 22-02-10 - n. 307

da http://edu4all.kke.gr/4edumeeting/interventions/4th-kkro
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
4° Incontro comunista europeo sull'educazione 
Bruxelles, 5 febbraio 2010
 
“L’operazione di distorsione storica della Seconda guerra mondiale nel sistema educativo”
 
Intervento del Partito Comunista della Federazione Russa 
Yemelianov Yuriy
 
Prima di tutto vorrei ringraziare i comunisti greci per gli sforzi compiuti per organizzare questo incontro. E’ una buona occasione per dimostrare che non tutti nel mondo capitalista sono sottomessi alla pressione di menzogne assurde.
 
Nel corso dei 65 anni passati dalla fine della Seconda guerra mondiale, molti dei suoi episodi e aspetti si sono trasformati in oggetto di accese discussioni. Tuttavia, vi sono fatti connessi con l’origine e il carattere della Seconda guerra mondiale che sono inconfutabili e non possono essere messi in discussione.
 
Non v’è dubbio che, a seguito di questa guerra scatenata dalla Germania nazista e dai suoi alleati un certo numero di paesi e popoli subirono la perdita di molti milioni di vite umane. Inoltre, non v’è dubbio che il trionfo della Germania nazista e dei suoi alleati avrebbe comportato la riduzione in schiavitù di una grande parte della razza umana e il totale annientamento di molti popoli del pianeta.
 
E’ altrettanto chiaro che, anche prima dell’inizio della guerra, i primi e principali nemici dei fascisti erano i comunisti. La creazione dei partiti fascisti da parte delle classi dirigenti dei paesi capitalistici è stata avviata subito dopo l’inizio della Rivoluzione socialista d’Ottobre del 1917 al fine di preservare e consolidare l’ordine borghese, di infliggere un notevole colpo al movimento comunista rivoluzionario e al primo paese del socialismo. Nel suo “Mein Kampf”, Hitler proclama il suo odio verso l’ideologia marxista, i comunisti della Germania e l’Unione Sovietica guidata dai comunisti. Questi principi furono condivisi dai fascisti in tutto il mondo. Pertanto, l’alleanza internazionale delle potenze fasciste e militariste venne formata come patto anti-Comintern. Certo della sua vittoria contro l’Unione Sovietica, agli inizi del luglio 1941 Hitler disse ai funzionari del governo: “Io sarò conosciuto nella storia come la persona che ha annientato il bolscevismo”.
 
Allo stesso tempo, l’anticomunismo dei fascisti comportava logicamente la loro ostilità nei confronti della maggior parte del genere umano. Gli obiettivi fascisti di stabilire un ordine mondiale basato sulla disuguaglianza razziale e nazionale contraddiceva i principi del progresso economico e sociale, dell’uguaglianza sociale e nazionale, condivisi dal movimento comunista fin dai suoi albori.
 
Questo è anche il motivo per cui i comunisti furono gli antagonisti più tenaci del fascismo. I comunisti del mondo e dell’Unione Sovietica guidata dal Partito Comunista resero il più grande contributo alla causa della vittoria sul fascismo e della salvezza del genere umano da questa minaccia mortale. I comunisti di Grecia, Jugoslavia e di altri paesi guidarono la lotta armata contro le forze di occupazione di Italia e Germania. La maggior parte dello sforzo bellico contro l’aggressione giapponese fu prodotto dalla forze di liberazione nazionale guidate dai comunisti di Cina, Vietnam e Filippine. Il fronte più lungo della Seconda guerra mondiale fu il fronte sovietico-tedesco. Qui le operazioni su larga scala che coinvolgevano grandi unità militari durarono molto più a lungo che su altri fronti di guerra. Oltre il 75% di tutte le perdite umane e materiali delle armate tedesche sono relative al fronte sovietico-tedesco.
 
Negare questi fatti ben noti e inconfutabili impedisce la comprensione delle ragioni, del carattere e della condotta dell’evento più drammatico nella storia dell’umanità. Eppure, omettendo le differenze fondamentali tra fascismo e comunismo, i falsificatori della storia ora ne affermano l’identità. Fanno credere all’opinione pubblica che la lotta tra questi due campi sia stata accidentale. Nessuna meraviglia che molti giovani d’oggi non riescano a rispondere correttamente su chi ha combattuto chi durante la Seconda guerra mondiale. Le loro risposte assurde sono determinate dalla crescente assurdità della società moderna.
 
All’inizio della guerra fredda i mass-media hanno cominciato a diffondere ampiamente il concetto di stato totalitario, che è stato inventato al fine di eliminare la differenza tra socialismo e fascismo. In quell’epoca George Orwell scrisse il romanzo “1984”, che raffigurava una futura rigida sottomissione della Terra da parte delle cosiddette potenze totalitarie. Eppure gli ultimi eventi dimostrano che il cosiddetto “libero” e “democratico” occidente segue i principi assurdi e fraudolenti dell’Oceania orwelliana. Consegnare il Premio Nobel per la Pace al presidente degli Stati Uniti, che ha aumentato la portata del coinvolgimento militare del suo paese, è una prova eloquente che i membri del comitato Nobel aderiscono al principio “La guerra è pace”, tratto dal romanzo di Orwell. Imitando il Ministero della Verità di Oceania, molti governi europei impegnati a riscrivere e distorcere la storia, seguono innegabilmente il principio di Oceania: “Chi controlla il passato controlla il presente. Chi controlla il presente controlla il futuro”.
 
Gli sforzi di falsificazione della storia si moltiplicano nella misura in cui divengono evidenti il fallimento del capitalismo, la sua crescente ostilità nei confronti della popolazione della Terra e persino della sua natura. Allo stesso tempo possono vedersi più chiaramente la falsità e l’assurdità del capitalismo moderno che distrugge la verità per il bene dei profitti.
 
I venditori di menzogne assurde hanno avuto parzialmente successo perché molti dei partecipanti alla guerra sono morti e la memoria e l’attività di quelli ancora in vita si sono ridotte e le nuove generazioni non hanno esperienza concreta di quei tempi diventati lontani. Questo rende i giovani più sensibili alla pressione di inganni artificiosi. È per questo che gli sforzi per falsare il passato sono specialmente indirizzati al settore educativo.
 
La ricostruzione della realtà del presente in forza della distorsione del passato è stata effettuata durante la distruzione dell’ordine socialista in URSS e negli altri paesi d’Europa. Ricostruzioni unilaterali e spesso false della storia sovietica hanno contribuito al degrado ideologico e in seguito al crollo politico della società sovietica. L’attuale governo della Federazione Russa recentemente si è più volte espresso sulla necessità di porre fine alla falsificazione della storia, istituendo anche un apposito comitato. Eppure è chiaro che nel corso di quasi due decenni dal trionfo del regime borghese le nozioni distorte del passato sovietico si sono radicate nella coscienza del pubblico russo.
 
Scuole e università della Russia insegnano ad alunni e studenti l’equivalenza dei regimi sovietico e nazista. Così, nel libro di testo “La storia della Patria” (Mosca, “Gradarika”, 2007; a cura dei professori R.V. Degtyareva e S.N. Poltorak), scritto per gli studenti delle scuole superiori secondarie, si afferma: “Stalinismo e hitlerismo sono simili per molti aspetti. Entrambi i movimenti politici si sono radicati sulla cosiddetta ‘teoria della violenza’”. Anche se le ultime due parole sono virgolettate, questo non aiuta a spiegare l’oscura “teoria della violenza”, che è apparentemente responsabile della comparsa del regime sovietico al tempo di Stalin e del suo esatto contrario, il regime nazista. Agli alunni delle scuole professionali vengono fatte imparare a memoria dieci caratteristiche di “regime politico totalitario” dell’Unione Sovietica che sono state scoperte dagli autori di “Storia della Russia” (a cura di P.S. Samygin; Mosca, “Prospect”, 2007).
 
Il ruolo decisivo del Partito comunista nel condurre alla vittoria è negato. Allo stesso tempo, i libri di testo insistono su tutti gli errori reali e in gran parte immaginari del governo sovietico e dei comandanti militari durante la guerra. Esagerando le perdite dei soldati sovietici in battaglia, A.A. Levandovsky, Y.A. Schetinov e S.V. Mironenko (autori del libro di testo scolastico per l’11° grado [1] Storia della Russia. XX - inizio del XXI secolo; pubblicato nel 2008 dalle edizioni moscovite “Educazione” e raccomandato dal Ministero dell’Istruzione e la Scienza della Federazione Russa), in realtà, non accusano gli aggressori ma i dirigenti sovietici politici e militari di aver ucciso milioni di persone al fronte.
 
I libri di testo di storia universale usano sottovalutare o trascurare il ruolo dei comunisti nel movimento della Resistenza europea. Nel libro di testo “La storia contemporanea dei paesi stranieri” per gli allievi del 9° grado (i suoi autori: A.M. Rodriguez, M.V. Ponomarev, I.N. Selivanov, L.A. Karimova, L.S. Nikulina, Mosca, 2009), solo un paragrafo di tre frasi è dedicato alla Resistenza europea. Il libro di testo di N. Zagladin ( “La storia universale. La storia contemporanea. XX secolo” per gli allievi del 9° grado; Mosca, 2009) dedica solo mezza pagina ai gruppi della Resistenza europea in Grecia, Jugoslavia , Slovacchia, Francia, Belgio, Norvegia. Ma non c’è una sola parola riguardo ai comunisti che hanno combattuto contro le truppe di occupazione.
 
La distorsione della storia nei libri di testo è completata da un’infinità di pubblicazioni antisovietiche. La televisione trasmette costantemente programmi che diffamano le azioni del governo sovietico e dei comunisti prima e durante la guerra. Il loro ruolo guida nel raggiungimento della vittoria è negato. Così parlando in un programma televisivo del 31 gennaio 2010, il Patriarca della Chiesa ortodossa russa Cyrill ha affermato che gli sforzi del Partito Comunista e di Stalin in particolare non riuscirono a compattare il popolo durante la guerra. Il Patriarca ha spiegato l’unificazione del popolo sovietico nella sua resistenza al nemico, con un miracolo.
 
Oggi il Partito Comunista della Federazione Russa ricorda che questo miracolo è stato realizzato dal popolo sovietico guidato dai comunisti.
 
Già da lungo tempo prima del 2010 il Partito ha iniziato ad organizzare incontri dedicati ai diversi anniversari delle battaglie della Grande Guerra Patriottica e durante la celebrazione del 130° anniversario della nascita di Iosif Stalin. A tali incontri, i veterani di guerra e gli storici raccontano ai giovani i fatti reali sulla ricostruzione socialista del paese che ha contribuito notevolmente a prepararlo alle dure prove a venire, sulla lotta eroica del popolo sovietico sotto la guida del Partito Comunista, sulle vere ragioni del conseguimento della vittoria sul nemico. Molti studiosi, giornalisti che sono membri del Partito Comunista della Federazione Russa o collaborano con il Partito hanno scritto libri e articoli, preso parte a tavole rotonde e altri dibattiti denunciando i falsificatori della storia.
 
Il Partito Comunista della Federazione Russa apprezza enormemente gli sforzi dei partiti fratelli volti alla conservazione della memoria sulla lotta dei popoli del mondo contro il terrore fascista. Non vi è alcun dubbio che il lavoro congiunto dei partiti comunisti indirizzato al ripristino della verità storica contribuisca all’emancipazione della coscienza sociale dagli stereotipi della propaganda borghese, compiendo un passo avanti importante verso lo sviluppo del pensiero scientifico così necessario per la trasformazione rivoluzionaria della società.
 
I comunisti del XX secolo furono i primi a dare inizio alla lotta contro i nemici dell’umanità contribuendo in modo decisivo alla loro sconfitta. I loro eredi, i comunisti del XXI secolo, sono i primi a iniziare la lotta in difesa della verità storica contro le menzogne e gli inganni.
 
NdT 
[1] Gli 11 anni scolastici in Russia sono divisi in: elementari (gradi 1-4), medie (gradi 5-9) e secondaria (gradi 10-11)
 
 

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