www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 13-11-16 - n. 610

18° IMCWP - 18° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

 

"Crisi capitalista e offensiva imperialista - Strategia e tattica dei Partiti Comunisti e Operai nella lotta per la pace, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, per il socialismo"

Hanoi, Vietnam, 28-30 ottobre 2016

Discorso di apertura del Partito Comunista del Vietnam

Partito Comunista del Vietnam (PCV) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Cari compagni,

A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista del Vietnam, porgo a tutti voi il caloroso benvenuto al 18° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai ospitato per la prima volta dal Partito Comunista del Vietnam ad Hanoi, capitale della Repubblica Socialista del Vietnam.

Il nostro 18° Incontro ha un tema molto attuale: "Crisi capitalista e offensiva imperialista - Strategia e tattica dei Partiti Comunisti e Operai nella lotta per la pace, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, per il socialismo". Credo che i dibattiti che animeranno questo Incontro e le sue conclusioni contribuiranno in modo significativo alla nostra comune lotta.

In questa occasione, vorrei estendere i miei sinceri ringraziamenti ai Partiti comunisti e operai di tutto il mondo per il loro sostegno appassionato e sincero nei confronti del Vietnam nel corso della preparazione di questo importante incontro.

Compagni,

Venticinque anni dopo la caduta dell'Unione Sovietica e dei paesi socialisti dell'Europa orientale, oggi l'umanità si trova ad affrontare numerose formidabili sfide.

E' evidente come il capitalismo internazionale stia mostrando più chiaramente il suo volto anti-progressista e disumano, accelerando e imponendo il neoliberismo attraverso il processo di globalizzazione, causando direttamente le gravi crisi economico-finanziarie, etico-sociali, ecologico-ambientali in corso, le quali hanno un impatto negativo sulla vita di miliardi di persone in tutto il mondo. I progressi nella rivoluzione tecnologico-scientifica sono stati controllati e manipolati per intensificare lo sfruttamento dei lavoratori a profitto di poche corporazioni capitalistiche multinazionali. L'impoverimento e la divisione tra ricchi e poveri si sono costantemente ampliate. L'esaurimento delle risorse naturali, l'inquinamento ambientale, le pandemie e il cambiamento climatico pongono all'umanità sfide senza precedenti nella storia. A differenza che nella crisi del 1929-1933, il capitalismo globale odierno non sta cercando di adattare le politiche per temperare i conflitti sociali. Al contrario, ha intensificato il suo sfruttamento, riducendo il welfare, impoverendo e violando così ulteriormente i diritti dei lavoratori.

Anche se la Guerra fredda appartiene al passato, il mondo di oggi sta diventando sempre più instabile e in effetti vulnerabile a pericoli inediti. La strategia di intervento militare e la propagazione delle "rivoluzioni colorate" praticate dagli Stati Uniti e dai loro alleati ha avuto conseguenze disastrose per i popoli del Medio Oriente e di altre regioni, ha innescato il terrorismo e portato direttamente alla più grande crisi di rifugiati dai tempi della Seconda guerra mondiale. La rivalità strategica tra le grandi potenze è sempre più violenta. Le spese militari e il potenziale bellico sono entrambi in crescita. La tensione in dispute territoriali e di sovranità si intensificano, minacciando la pace e la stabilità in diverse regioni. Neofascismo, estremismo religioso e nazionalista, xenofobia, razzismo, ecc, aumentano in molti paesi. Di fronte al malcontento popolare e alle proteste diffuse in molti paesi, la borghesia e le forze reazionarie hanno intensificato la loro attività anti-comunista, lanciato azioni offensive contro le forze di sinistra e progressiste, rafforzato la loro manipolazione e controllo dei mass-media, diviso e depoliticizzato i movimenti popolari. Il populismo trova terreno fertile in molti luoghi.

In tali circostanze, la lotta per la pace e il socialismo, per l'indipendenza e la sovranità delle nazioni e per gli interessi dei lavoratori pongono richieste nuove ed esigenze più urgenti che mai.

Novantanove anni fa, la Grande rivoluzione russa socialista d'Ottobre inaugurava una nuova era della storia dell'umanità. Il primo Stato operaio e contadino di sempre non solo aveva emancipato i lavoratori russi, ma anche rapidamente trasformato la Russia da paese arretrato in potenza mondiale, e svolto un ruolo decisivo nel salvare l'umanità dall'olocausto del fascismo. L'Unione Sovietica e il sistema socialista nato dopo la Seconda guerra mondiale, non solo ottennero grandi successi nella costruzione di un socialismo effettivo, ma contribuirono anche a sostenere e far progredire in tutto il mondo la causa della liberazione nazionale, e servirono da importante fattore di mantenimento e tutela della pace nel mondo nel corso del 20° secolo. E' stata la loro stessa esistenza e la peculiarità di garantire l'uguaglianza e il progresso sociale del sistema socialista reale ad ispirare la lotta dei lavoratori nei paesi capitalisti, costringendo la borghesia di questi paesi a scendere a compromessi a favore della classe operaia.

Il crollo dell'Unione Sovietica e dei dei paesi socialisti nell'Europa orientale è stata una grave perdita per l'umanità progressista. Pur essendo una battuta d'arresto, ciò non ha significato "la fine" della storia e del socialismo. Contrariamente a quanto previsto da molti politici e studiosi borghesi, il Vietnam, la Cina e il Laos non sono caduti, ma avanzati, ottenendo grandi risultati nel loro processo di rinnovamento, aprendo le porte al socialismo. Gravate dall'embargo, Cuba e la Repubblica Popolare Democratica di Corea stanno ancora tenacemente seguendo il percorso del socialismo. Contro ogni previsione e attuale difficoltà, il movimento di sinistra del "Socialismo nel 21° secolo" in America Latina ha saputo essere costante nel realizzare le aspirazioni e le volontà dei lavoratori di quei paesi di lottare per una società più equa e migliore.

Osservando il mondo contemporaneo dal nostro punto di vista e con i risultati pratici dei 30 anni di rinnovamento in Vietnam, noi crediamo che solo il socialismo possa fornire una soluzione compiuta alle attuali crisi economiche, sociali ed ecologiche, offrendo l'unica alternativa efficace al capitalismo sfruttatore e brutale, garantendo lo sviluppo sostenibile, l'uguaglianza e il progresso sociale. Riteniamo, inoltre, che la stretta osservanza dei principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e del Diritto internazionale, in particolare rispetto all'indipendenza, alla sovranità, alla non ingerenza negli affari interni degli altri paesi, al non uso della forza o della sua minaccia e alla risoluzione delle controversie con mezzi pacifici, siano fondamentali per la pace e la stabilità dei paesi nel mondo odierno.

Cari compagni,

Permettetemi ora di condividere con voi alcuni pensieri sul nostro Paese e sul Partito:

Dopo aver vinto la guerra di aggressione degli Stati Uniti, riunificato il nostro Paese nel 1975, il Vietnam ha dovuto affrontare enormi difficoltà dovute ai danni socio-economici e ambientali causati dalla guerra. Gli Stati Uniti e l'Occidente imposero quindi delle sanzioni, compiendo azioni di sabotaggio e isolando il Vietnam, mentre scoppiavano le guerre alle frontiere del sud-ovest e del nord. La stagnazione, la crisi e il conseguente crollo dell'Unione Sovietica e dei paesi socialisti dell'Europa orientale ebbero anche loro alcuni effetti negativi sul Vietnam.

Il Vietnam è caduto in una disastrosa crisi socio-economica a metà degli anni 1980, con difficoltà economiche, alimentari e di carenza di materie prime, con un tasso di inflazione ad oltre il 700%. Le persone vivevano in estrema indigenza, con il 75% della popolazione sotto la soglia di povertà. Oltre alle cause oggettive di cui sopra, la ragione soggettiva era dovuta al fatto che avevamo agito in modo troppo affrettato e volontaristico nell'adottare meccanismi e modelli di sviluppo socio-economici inadatti alle condizioni specifiche del Vietnam, compresa l'imposizione di rapporti di produzione incompatibili con l'effettivo sviluppo delle forze produttive.

Il VI Congresso Nazionale del Partito Comunista del Vietnam nel 1986 adottò la politica di rinnovamento per correggere tali errori e aprire al paese un nuovo percorso di sviluppo verso il socialismo, in linea con le condizioni specifiche vietnamite nel nuovo contesto. L'applicazione di una economia socialista orientata al mercato mira a scatenare la produttività per sviluppare le infrastrutture tecniche socialiste nel periodo di transizione. L'economia socialista orientata al mercato del Vietnam ha le seguenti caratteristiche principali: 1) In primo luogo, è gestita e regolamentata dal governo socialista sotto la direzione del Partito Comunista per far entrare in gioco in toto le caratteristiche positive di questa dinamica, riducendo al minimo effetti negativi dell'economia di mercato e orientando lo sviluppo in base agli obiettivi di ciascuna fase della costruzione del socialismo; 2) In secondo luogo, combinando le regole del mercato con la macro-pianificazione, in cui le risorse vengono allocate in base al mercato e ai programmi nazionali per attuare l'insieme degli obiettivi di sviluppo; 3) In terzo luogo, il settore economico dello Stato svolge un ruolo dominante in ogni settore dell'economia; 4) In quarto luogo, il progresso sociale e l'uguaglianza sono attivamente e gradualmente promossi attraverso ciascun passo economico e politica di sviluppo .

Nel campo della politica estera, abbiamo esercitato l'indipendenza, l'autonomia, la pace, la cooperazione e lo sviluppo, la multilateralizzazione e diversificazione delle relazioni esterne e una attiva integrazione internazionale, e rimosso passo dopo passo blocchi ed embarghi. Come risultato, abbiamo rapporti normalizzati e migliorati con altri paesi, e uniti all'ASEAN e ad altre organizzazioni regionali e internazionali, abbiamo costruito un ambiente di pace, stabilità e creato le condizioni internazionali favorevoli per lo sviluppo nazionale e la difesa nella nuova situazione.

L'attuazione della politica di rinnovamento nel corso degli ultimi 30 anni ha portato grandi risultati di significato storico per il paese e il nostro popolo. Il Vietnam si è rapidamente ripreso dalla crisi socio-economica, abbandonando nel 2010 lo status di paese sottosviluppato, diventando un paese in via di sviluppo a reddito medio. I mezzi di sussistenza della popolazione sono migliorati in modo significativo. Dal 1990 al 2015, il tasso di povertà è sceso dal 58% a poco più del 4%; l'aspettativa di vita media è aumentata da 62 a 73,5 anni. Le relazioni estere del Vietnam con gli altri paesi sono state ampliate, rafforzando la sinergia del paese.

Detto questo, il nostro paese ha anche incontrato una serie di difficoltà e limitazioni ed ora è di fronte a sfide emergenti, sia interne che esterne. Il livello di sviluppo, l'efficienza e la sostenibilità dell'economia in generale rimangono bassi. Diverse questioni sociali e ambientali devono essere ulteriormente affrontate; la corruzione e il degrado morale tra un certo numero di quadri peggiorano; gli impatti del cambiamento climatico diventano sempre più evidenti. Allo stesso tempo, l'ambiente di pace, la stabilità, la sovranità nazionale e l'integrità vanno incontro a nuove sfide; gli avversari e le forze reazionarie stanno intensificando la loro interferenza e minando le attività, intensificando la "evoluzione pacifica"; la rivalità strategica tra le potenze unita alla volatilità dell'economia globale della sicurezza internazionale hanno un complesso impatto in Vietnam.

Il XII Congresso Nazionale del Partito Comunista del Vietnam, organizzato all'inizio di quest'anno, ha fatto il punto sui risultati raggiunti e le lezioni apprese negli ultimi 30 anni di attuazione della politica di rinnovamento, ha affermato in modo coerente di perseguire l'obiettivo di indipendenza nazionale e del socialismo, di seguire il marxismo leninismo e il pensiero di Ho Chi Minh e di avanzare con determinazione nelle riforme complessive di tutto il sistema. Il Congresso ha presentato così i nostri obiettivi globali nel prossimo periodo: migliorare la capacità dirigente e la combattività del Partito e costruire un forte sistema politico. Promuovere la forza e la democrazia socialista dell'intera nazione. Portare avanti il processo di rinnovamento in modo complessivo e coordinato; sviluppare l'economia in modo rapido e sostenibile e sforzarsi affinché il Vietnam diventi presto un paese industrializzato e moderno. Migliorare gli standard di vita materiale e spirituale delle persone. Lottare risolutamente e tenacemente per l'indipendenza, la sovranità, l'unità e l'integrità territoriale della nostra Patria e la salvaguardia del Partito, dello Stato, del popolo e del sistema socialista. Preservare attivamente la pace e la stabilità, integrarsi nella comunità internazionale per lo sviluppo nazionale.

In questa occasione propizia, vorremmo esprimere la gratitudine sincera del Partito, dello Stato e popolo del Vietnam ai Partiti comunisti e operai, ai progressisti amanti della pace del mondo per la forte solidarietà e il sostegno dimostratici finora nella nostra lotta per la liberazione nazionale, per la difesa e la costruzione del Vietnam socialista. Auspichiamo per il futuro di avere ancora il vostro sostegno e solidarietà. Cogliamo l'occasione per affermare la nostra fedeltà e solidarietà alla lotta condotta dai Partiti comunisti e operai di tutto il mondo per la pace, l'indipendenza, la democrazia, il progresso sociale e il socialismo.

Compagni,

Mentre da una parte si attuano le nostre linee guida di multilateralizzazione e diversificazione delle relazioni esterne, dall'altra il Partito Comunista del Vietnam attribuisce sempre grande importanza a consolidare e migliorare il rapporto con le nazioni socialiste, i nostri tradizionali amici, con i Partiti comunisti e operai del mondo. Abbiamo visto crescere con piacere la solida amicizia e la cooperazione tra il Partito Comunista del Vietnam e i vostri Partiti nel corso degli anni. Apprezziamo l'iniziativa e gli sforzi investiti nell'elaborare e sostenere l'Incontro dei Partiti Comunisti e Operai, che consideriamo un importante forum per lo scambio di informazioni ed esperienze, per promuovere la cooperazione e la collaborazione nella nostra lotta comune. In questo senso, il Partito Comunista del Vietnam ha partecipato attivamente agli incontri nel corso degli anni con i suoi contributi.

Alla luce delle complessità del contesto internazionale e delle sfide che ci attendono, il nostro Partito vorrebbe unirsi a voi con l'auspicio di lavorare per le continue riforme e la maggiore efficienza dei meccanismi di questo incontro, in modo che l'unità e la solidarietà del movimento comunista e operaio internazionale vengano ulteriormente promosse.

E' un dato di fatto che stiamo assistendo a un nuovo mondo, in cui rapporti di forza sono diversi dal passato, caratterizzato da mutamenti nelle strutture socio-economiche e nelle condizioni di lavoro, da un nuovo ambiente comunicativo e di consapevolezza politica, così come da nuovi metodi per la mobilitazione e l'azione di massa. Permanendo costante la base del marxismo-leninismo e l'obiettivo del socialismo, la nuova situazione ci impone strategie e metodi innovativi per la nostra lotta, adatti allo specifico periodo di tempo e condizione di ogni paese. Tale approccio non è altro che l'essenza della dialettica comunista.

Noi, quindi, dobbiamo fare uno sforzo ulteriore nello scambio su questioni teoriche ed esperienza pratica del socialismo, sul nostro lavoro politico-ideologico, sulla costruzione del Partito e la mobilitazione di massa per il bene della nostra lotta e nello spirito del rispetto della creatività e delle scelte plasmate e determinate da ogni Partito.

Abbiamo anche bisogno di condividere ulteriormente con altri la nostra esperienza sulla lotta contro gli attacchi politici, ideologici e socio-economici lanciati globalmente contro di noi da parte del capitalismo.

E' anche per noi necessario spingere in avanti le nostre lotte contro ogni forma di aggressione, invasione, espansionismo, occupazione, intervento militare e interferenza negli affari interni, contro il tentativo di esportare "rivoluzioni colorate"; salvaguardando in tal modo la pace, l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale degli Stati nazionali.

Per commemorare il centenario della Grande Rivoluzione d'Ottobre in Russia, saluteremo la nostra unità e solidarietà nella lotta comune per la pace e i legittimi diritti dei lavoratori, lottando per l'obiettivo del socialismo.

Spero che questo Incontro sia un'opportunità per noi di avanzare verso questi obiettivi.

Con tale spirito, ho l'onore di dichiarare aperto il 18° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai.

Auguri e salute a tutti i compagni,

Grande successo al 18° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai,

Vi ringrazio tutti.



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