www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 22-01-17 - n. 617

18° IMCWP - 18° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

"Crisi capitalista e offensiva imperialista - Strategia e tattica dei Partiti Comunisti e Operai nella lotta per la pace, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, per il socialismo"

Hanoi, Vietnam, 28-30 ottobre 2016

Contributo del Partito del Lavoro d'Austria

Partito del Lavoro d'Austria | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

28/10/2016

Cari compagni,
desideriamo ringraziare il Partito Comunista del Vietnam per aver ospitato con successo l'incontro di quest'anno. Vogliamo anche ringraziare il gruppo di lavoro e tutti i partiti dell'IMCWP per aver accettato il nostro partito come membro dandoci l'opportunità di partecipare a questo incontro per la prima volta. Siamo molto grati e lieti di contribuire a questo sforzo di organizzazione e coordinamento del movimento comunista e operaio su scala globale.

Siamo un partito giovane. Il Partito del Lavoro d'Austria è stato fondato il 12 ottobre del 2013, a seguito dello scioglimento dell'Iniziativa comunista col fine di diventare un partito. Ma la nostra storia è ben più lunga. Noi ci riconosciamo nella tradizione del movimento comunista internazionale del 20° secolo e nel Partito Comunista d'Austria prima della sua liquidazione come partito comunista rivoluzionario e dei lavoratori e l'ingresso tra gli opportunisti della "Sinistra Europea".

Nel nostro sforzo di costruire un forte nuovo partito rivoluzionario in Austria ci troviamo di fronte a molte sfide. La situazione oggettiva e il rapporto di forze è molto sfavorevole al rapido sviluppo di un movimento di classe dei lavoratori e a un rafforzamento delle linee di un partito comunista rivoluzionario. La socialdemocrazia domina ancora nei sindacati, e i suoi fallimenti operano a vantaggio soprattutto del campo maggiormente reazionario, nazionalista e razzista della classe borghese. Il popolo si divide lungo fronti e dilemmi del tutto infondati. La borghesia sta usando le contraddizioni tra la classe operaia per disorientarla e distrarla dai reali problemi e interessi comuni.

Ma noi operiamo per creare le condizioni per un rovesciamento della situazione in futuro. Abbiamo compiuto i primi passi nella costruzione di strutture di partito in tutto il paese. Siamo rappresentati nel movimento sindacale e il nostro lavoro in importanti settori della produzione e dei servizi procede. Partecipiamo alle più importanti manifestazioni del popolo ed esprimiamo la nostra solidarietà con i migranti e rifugiati nel nostro paese in vari modi.

Naturalmente, abbiamo una lunga strada da percorrere prima di diventare un importante fattore politico nel paese e, quindi, una minaccia per l'istituzione borghese. Non siamo rappresentati nel parlamento nazionale e il nostro impegno alle elezioni locali non è ancora stato premiato a causa della debolezza delle condizioni oggettive e anche di quelle soggettive. Ma non abbandoniamo la nostra lotta né ci lasciamo scoraggiare da questa situazione. Siamo convinti della necessità storica di un partito forte dei lavoratori rivoluzionari in Austria e del suo ruolo nella transizione dal capitalismo al socialismo e al comunismo.

Cari compagni,
25 anni dopo il completamento della controrivoluzione in Unione Sovietica e negli stati socialisti in Europa orientale, ancora viviamo le conseguenze di questa grave battuta d'arresto per il movimento operaio su scala globale, regionale e nazionale. Il dominio del capitalismo e dell'imperialismo è avvertito da miliardi di persone in tutto il mondo. Le crisi economiche e le politiche antioperaie sono la realtà in tutti i paesi capitalisti a prescindere dal partito borghese di governo in carica. Gli interventi imperialisti stanno distruggendo le condizioni di vita di intere nazioni, portando a migrazione di massa. Si avvicina inoltre il pericolo di una guerra generale, a causa dell'aggravarsi dell'antagonismo tra i paesi imperialisti, tra i gruppi monopolisti e le fazioni borghesi.

In questa situazione noi, come comunisti abbiamo l'obbligo di analizzare la situazione attuale, i problemi dei popoli e la storia della classe operaia e del movimento comunista e trarre conclusioni che aiutino a superare il saldo negativo di potere. Dobbiamo organizzare la lotta della classe operaia, dirigerla contro il capitalismo, l'imperialismo e lo stato borghese e formulare proposte concrete per alleviare le masse lavoratrici, promuovere la loro iniziativa e garantire il loro benessere.

Ogni partito combatte su fronti diversi, in circostanze diverse e con diversi mezzi e forme di lotta in base alla propria situazione. Ciascun partito analizza i fattori oggettivi nel proprio paese e cerca di formulare una linea politica secondo i principi del marxismo-leninismo e le esigenze della situazione.

Ma la nostra lotta è anche comune. Condividiamo l'obiettivo comune del socialismo-comunismo. Fronteggiamo tutti lo sviluppo globale del capitalismo monopolistico e della sua aggressività imperialista. Di fronte a questa barbarie, la solidarietà internazionalista tra i lavoratori di tutti i paesi e l'azione congiunta dei partiti comunisti su una linea rivoluzionaria sono condizioni necessarie per il buon esito della nostra lotta. Per questo motivo è importante lavorare a stretto contatto, scambiare le nostre esperienze e discutere anche dei nostri approcci strategici e tattici spesso differenti.

Cari compagni,
E' importante rafforzare le nostre linee e stabilire radici più profonde nella classe operaia e negli strati popolari della società. Dobbiamo organizzare un ampio fronte militante contro le politiche dei monopoli e della borghesia in ogni paese. Ma dobbiamo anche rafforzare la nostra unità politica e la nostra consapevolezza ideologica. Come dimostra, tra le altre cose, l'esperienza del nostro paese, gli effetti distruttivi delle deviazioni e le azioni spesso incontrollate di elementi opportunisti all'interno dei nostri partiti - in particolare nella seconda metà del 20° secolo - evidenziano che siamo obbligati a custodire la nostra linea politico-ideologica, per essere una avanguardia contro l'influenza borghese e piccolo borghese sulla classe operaia. La nostra tattica non deve quindi porsi in contraddizione con la nostra strategia e con l'obiettivo strategico del socialismo e del comunismo.

Cari compagni,
Il movimento comunista internazionale oggi è privo di un centro organizzativo unificato. Naturalmente, questo non sarà un problema di rapida e semplice risoluzione. Ma la necessità è indubbiamente presente. Per questo motivo è importante discutere e approfondire le questioni di maggior rilievo, come la presa di posizione del partiti comunisti e operai nella guerra imperialista, verso l'esperienza dell'edificazione socialista del 20° secolo e la nostra posizione verso l'opportunismo e i partiti borghesi. E' solo attraverso un tal processo che diventa realtà una vera unità e un'efficace azione internazionalista.

In conclusione, vogliamo affermare la nostra convinzione che il 21° secolo sarà caratterizzato da nuove forme di feroce lotta di classe e che sarà nostro compito svolgere un ruolo di primo piano in questa lotta per determinarne l'esito.

Viva il Partito Comunista!
Viva il marxismo-leninismo!
Lunga vita all'internazionalismo proletario!

Il Comitato Centrale del Partito del Lavoro d'Austria


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