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19° IMCWP: Contributo del Partito Comunista Operaio Russo (RCWP)

"A 100 anni dalla Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre: gli ideali del movimento comunista per rivitalizzare la lotta contro le guerre imperialistiche, per la pace e il socialismo"

19° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

Partito Comunista Operaio Russo * | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Pietroburgo, 2-3 novembre / Mosca, 5-7 novembre 2017

Cari compagni, permettetemi di salutare tutti i partecipanti all'Incontro!
27 anni fa (nell'aprile 1990) pronunciai il mio intervento alla conferenza dell'organizzazione del PCUS di Leningrado per definire l'elenco dei delegati da inviare al XXVIII Congresso del PCUS. Esattamente allora si verificò la spaccatura tra i sostenitori orientati al mercato di Gorbaciov e i comunisti ortodossi. Questa divisione è ancora presente nella Federazione Russa e si manifesta con l'esistenza di due partiti in lotta tra loro: il PCRF e il RCWP (Partito Comunista Operaio Russo).

Stiamo celebrando il centenario del Grande Ottobre, ma il giubileo dell'Ottobre non avviene in una fase di ascesa del nostro movimento, al contrario avviene in condizioni di temporanea sconfitta della causa della Rivoluzione d'Ottobre nella terra dell'Ottobre, in condizioni di ripiegamento. Ecco perché il modo migliore per celebrare il Grande Ottobre sarebbe concentrarsi sui compiti non risolti e analizzare la nostra esperienza e gli errori commessi. Il nostro Partito ha preparato un rapporto intitolato "100 anni dopo la Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre, le lezioni e i compiti per i comunisti contemporanei". Attribuiamo grande importanza a questo documento e gli assegniamo il valore di programma parallelo del nostro Partito. A 100 anni dallo storico congresso dei bolscevichi che aveva seguito il corso sulla rivolta armata, si tenne una conferenza dei partiti comunisti e operai che aderivano al marxismo ortodosso, nella quale venne adottata una dichiarazione intitolata "Ottobre-100" che offriamo alla valutazione (anche critica) di tutti i partiti.

Nel rapporto del RCWP, viene analizzata in dettaglio l'importanza storico-mondiale della rivoluzione d'ottobre che è stata la prima al mondo a stabilire con successo la dittatura del proletariato. È molto importante che la Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre sia stata la prima rivoluzione teoricamente predetta dal marxismo come transizione naturale ed inevitabile dalla formazione socio-economica capitalista a quella più progressista comunista.

È noto che una rivoluzione richiede la presenza di fattori soggettivi. Lenin sviluppò la teoria del partito del proletariato: il partito di nuovo tipo e creò il partito dei bolscevichi. La lezione principale (in senso stretto) che Lenin diede a tutti i partiti proletari era che i bolscevichi erano in grado di mobilitare la classe lavoratrice e gli strati popolari della Russia per la rivoluzione non perché si univano a ogni tipo di opposizione, ma prima di tutto perché potevano sconfiggere la tendenza opportunistica dei menscevichi nel movimento operaio sia dal punto di vista ideologico che organizzativo.

Dobbiamo sottolineare che i bolscevichi non hanno mai abbandonato l'idea della rivoluzione mondiale. Nel rapporto è stata analizzata l'esperienza e i meriti del Comintern che dal momento della sua creazione ha fornito ai comunisti il proprio polo nel movimento operaio, un polo chiaramente definito sia dal punto di vista ideologico che organizzativo. La Terza Internazionale comunista, svolse un'enorme opera teorica, in particolare predisse il fascismo e gli diede una definizione. ("Il fascismo al potere è l'aperta dittatura terroristica degli elementi più reazionari, più sciovinisti, più imperialisti del capitale finanziario, è una forma particolare del dominio di classe della borghesia..."). Sebbene la questione della dissoluzione del Comintern richieda un'analisi specifica, una cosa è piuttosto ovvia: il risultato principale delle attività del Comintern fu la sconfitta del fascismo e la creazione del sistema socialista mondiale con il più potente nucleo organizzativo rappresentato dall'URSS e dal Consiglio per la mutua assistenza economica tra nazioni.

L'Unione Sovietica salvò la civiltà mondiale fornendo il contributo decisivo alla sconfitta del nazismo tedesco: questa vittoria dimostrò l'indiscussa superiorità del socialismo sul capitalismo. Dopo aver prontamente ricostruito la demolita economia nazionale, l'Unione Sovietica divenne uno dei paesi più istruiti al mondo con scienza e cultura avanzate. La priorità dell'URSS nella ricerca spaziale non fu casuale. Il primo essere umano a varcare lo spazio a bordo della nave spaziale Vostok fu un pilota sovietico, il pilota sovietico comunista Yuri Gagarin, un ex operaio di fonderia.

L'Unione Sovietica ebbe un'enorme influenza sul corso della storia mondiale. L'esperienza del socialismo, le sue conquiste sociali sia in Unione Sovietica che in altri paesi socialisti costrinse i capitalisti a soddisfare le richieste dei lavoratori nei loro paesi e a introdurre una ampia varietà di estese garanzie sociali.

Il rapporto presta particolare attenzione al problema dell'organizzazione del potere dopo la vittoria della rivoluzione socialista. Essenzialmente questo è il problema principale del programma comunista. Come si può organizzare il potere dei lavoratori medesimi e non delle persone che pretendono di rappresentarli? Insistiamo sul fatto che il potere debba essere organizzato attraverso i soviet. La stabilità dei soviet e la loro speciale capacità di svolgere le funzioni della dittatura proletaria può essere spiegata dal fatto che il sistema dei soviet si basa su una realtà oggettiva: cioè sull'organizzazione dei lavoratori che sorge nel processo di produzione materiale. Il ruolo dei soviet è molto importante già nella fase della lotta per il potere. Nessun parlamento o governo di centro-sinistra o di "fiducia popolare" sarà probabilmente trasformato in potere sovietico, né adotterebbe una Costituzione sovietica, né condurrebbe le persone al socialismo. La via per il socialismo passa attraverso i soviet e attraverso la lotta.

L'esperienza dell'URSS ha dimostrato in modo persuasivo e inequivocabile che la base economica per realizzare, rafforzare e sviluppare il potere sovietico come una forma di dittatura proletaria è la proprietà socializzata dei mezzi di produzione, pianificata per una produzione sociale diretta volta a fornire il completo benessere e libero sviluppo universale di tutti i membri della società. Questo è l'obiettivo della produzione socialista. Il rifiuto di questo obiettivo, il percorso verso il mercato porta al degrado e alla distruzione del socialismo, poiché la produzione di merci orientata al mercato fondamentalmente non può essere una base della dittatura proletaria. Qualsiasi tentativo di costruire un'economia mercantile orientata al mercato socialista porterà inevitabilmente alla distruzione del socialismo. Ora possiamo dire che non è solo un evento previsto scientificamente, ma anche un fatto storico, purtroppo dimostrato empiricamente.

(La condizione più importante per lo sviluppo del Socialismo è il movimento verso la natura sociale della produzione e non verso la merce. Oggigiorno questo problema non è solo un problema di interesse, ma è anche il punto di dissenso tra i comunisti, compresi i comunisti russi. Nel nostro rapporto diamo una risposta ai nostri compagni orientati al mercato, in particolare a quelli che suggeriscono che dovremmo seguire il "percorso cinese": l'approdo su questa via sarà il capitalismo. Il sogno di Gorbaciov era di giungere al capitalismo sotto la bandiera rossa.

Certo, i successi economici della Cina sono impressionanti e suscitano rispetto, tuttavia non significano necessariamente un successo di matrice socialista. Lenin soleva dire che un tale tipo di soddisfazione può essere sperimentato anche sotto il capitalismo. Ora la Cina è il secondo nella lista dei paesi per numero di miliardari, mentre la Russia è il terzo. È abbastanza ovvio che entrambi i paesi sono alquanto lontani dalla costruzione della società senza classi, cioè il comunismo. Nel frattempo, il capitalismo cinese ha giocato attivamente un ruolo reazionario in tutto il mondo: basta ricordare le sparatorie sugli operai negli stabilimenti petroliferi cinesi di Zhanaozen, in Kazakistan e la lotta dei lavoratori greci contro i piani delle compagnie cinesi di privatizzare il porto del Pireo. È difficile da dire per noi, ma vediamo che i compagni cinesi probabilmente ripeteranno il triste destino del PCUS.)

Per ovvi motivi abbiamo prestato particolare attenzione alla questione della tattica e della necessità di utilizzare le possibilità offerte dal parlamento borghese per lo sviluppo della lotta di classe. L'approccio di Lenin è esemplificato in una delle sue espressioni più categoriche: "Soltanto dei mascalzoni o dei semplicioni possono credere che il proletariato debba prima conquistare la maggioranza alle elezioni effettuate sotto il giogo della borghesia, sotto il giogo della schiavitù salariata, e poi conquistare il potere. È il colmo della stupidità o dell'ipocrisia; ciò vuol dire sostituire alla lotta di classe e alla rivoluzione le elezioni fatte sotto il vecchio regime, sotto il vecchio potere". Tutto è deciso nel corso della lotta extra parlamentare.

Nel rapporto c'è un capitolo dedicato alle ragioni della sconfitta del socialismo nell'URSS. Lenin diceva che "nessuno può sconfiggerci se non i nostri stessi errori". Se volessimo rispondere brevemente perché il potere sovietico e il PCUS furono sconfitti mentre la maggior parte dei lavoratori espresse indifferenza rispetto al colpo di stato controrivoluzionario compiuto nel 1991, diremmo che all'epoca il potere non era più sovietico e il partito non più comunista da lungo tempo.

Nel rapporto ci siamo soffermati sugli errori pratici commessi dal partito e dalle autorità a partire da quello principale: cioè il rifiuto della questione principale nel marxismo ossia il rifiuto della dittatura proletaria. Questo è stato commesso dai leader del partito che ha continuato a chiamarsi comunista. Al XXII Congresso del PCUS fu adottato un nuovo programma del partito che escludeva di menzionare la necessità della dittatura del proletariato dalle sue questioni programmatiche di base. Nel XXVIII Congresso del PCUS venne adottato il programma di transizione al mercato, cioè al capitalismo. Persino i modelli di onesta privatizzazione di cui ci ha detto G.A. Zyganov, furono elaborati dal CC dl PCSU. La lotta all'interno del PCUS in quel periodo è riflessa nel rapporto.

La storia ha dimostrato la correttezza dei fondatori del marxismo quando sostenevano che il comunismo è scienza e che dovrebbe essere trattata come tale.

I partiti che aderivano al marxismo ortodosso, cioè rivoluzionario, si unirono nella Internazionale comunista del XX secolo (cioè la 3°). I compiti dei partiti comunisti, le loro responsabilità tra cui la più importante era la responsabilità di lottare per il carattere rivoluzionario dei partiti, per la lotta contro l'opportunismo, si riflettevano nelle 21 condizioni di ammissione al Comintern. Nel mondo ci sono ancora molti partiti che occupano le posizioni del marxismo rivoluzionario. Il pensiero teorico è ancora vivo e gli scienziati marxisti-leninisti proseguono i loro studi.

Come argomento separato analizziamo la questione se dobbiamo mirare al socialismo anche nel caso in cui il capitalismo sia in grado di provvedere a un alto livello di prosperità. Noi comunisti sovietici che abbiamo vissuto e lottato in epoca sovietica quando rispondiamo alla domanda su cosa era meglio sotto il socialismo, sottolineiamo che il principale vantaggio del socialismo non era solo la sicurezza sociale delle persone dal mercato o l'assenza di disoccupazione, o l'educazione e l'assistenza sanitaria gratuite e alloggi accessibili. Diciamo che le migliori relazioni tra le persone era quello che contava di più. Quelle relazioni erano molto più oneste, pure e giuste. Erano più umane. Per questo vale la pena lottare!

Oggi gli imperialisti in molti paesi hanno vietato le attività e i simboli dei partiti comunisti (ad esempio in Ucraina e nelle repubbliche baltiche), i comunisti non sono autorizzati a partecipare alle elezioni ecc. La propaganda anticomunista è stata condotta ovunque con un certo grado di frenesia. Tuttavia lo strumento principale dell'anticomunismo non è il divieto, ma la deviazione del movimento, rendendolo impotente.

Il RCWP sostiene che oggi l'opportunismo e il revisionismo sono stati trasformati da deviazioni naturali del movimento comunista in un'arma controllata dalla borghesia. L'esempio più noto di tale trasformazione è la tendenza chiamata Eurocomunismo che è rappresentata dal partito della sinistra europea. È chiaro che tali partiti non rappresentano una minaccia per la borghesia e anzi sono da essa sostenuti. Questi sono i nostri nemici di classe. La borghesia ha perfettamente imparato a castrare le idee rivoluzionarie. L'esempio del recente Festival della gioventù di Sochi fornisce un esempio chiaro: dove la danza e il divertimento sostituiscono la lotta antimperialista.

Il nostro programma significa lo sviluppo della lotta dei lavoratori stessi. Si può ottenere qualsiasi cosa solo con la lotta, non con l'accattonaggio. Quando la portata della lotta e il grado della sua organizzazione avranno raggiunto una certa soglia si potrà sollevare la questione del potere operaio: il potere sovietico. Siamo stati sottoposti a una forte pressione da parte della reazione, ma dobbiamo resistere e lottare per essere in grado di portare tempestivamente la scintilla della conoscenza rivoluzionaria e il fuoco rivoluzionario alla polveriera della forza delle persone. Lenin soleva dire che da noi non dipende solo se ci sarà o meno la rivoluzione, ma se svolgeremo il nostro compito questo sforzo non perirà mai. Sincronizziamo i nostri pensieri e le nostre azioni con Lenin e il partito dei bolscevichi.

Non vacilliamo sulla strada che abbiamo scelto! Non c'è altro modo.

Lunga vita al marxismo-leninismo, la bussola nella lotta rivoluzionaria dei proletari in tutto il mondo. Proletari di tutti i paesi: unitevi!

*) Intervento di Viktor Tyulkin, Segretario del RCWP


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