www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 08-03-18 - n. 665

19° IMCWP: Contributo del Partito dei Lavoratori Ungherese

"A 100 anni dalla Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre: gli ideali del movimento comunista per rivitalizzare la lotta contro le guerre imperialistiche, per la pace e il socialismo"

19° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

Partito dei Lavoratori Ungherese* | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Pietroburgo, 2-3 novembre / Mosca, 5-7 novembre 2017

Cari Compagni!

Saluti rivoluzionari a tutti i partecipanti al nostro summit! Sinceri ringraziamenti al Partito Comunista della Federazione Russa per aver organizzato il 19° incontro!

Compagni!

Il 7 novembre è festa anche per noi, comunisti ungheresi. La celebrazione della rivoluzione trionfante. Ma è anche un messaggio per i comunisti di oggi. Ci dice di non mollare! Se potemmo vincere cento anni fa, possiamo vincere anche oggi.

Noi comunisti ungheresi siamo orgogliosi che anche il movimento operaio ungherese abbia contribuito alla realizzazione delle idee del Grande Ottobre. I nostri predecessori hanno fatto quello che molti altri non potevano fare. Hanno messo il potere nelle mani dei lavoratori. Nel 1919 fondarono la Repubblica sovietica ungherese, nel 1949 la Repubblica popolare ungherese. Bene o meno, ma stavamo costruendo socialismo.

Abbiamo imparato molto. Ad esempio, che abbiamo il socialismo se il potere appartiene ai lavoratori, se le fabbriche, le banche e la terra sono nelle mani della società. Siamo convinti che queste siano le regole base, indipendentemente dal luogo e dal tempo. Ma dall'esperienza storica sappiamo che ogni paese dovrebbe usare queste regole nella propria realtà.

Tuttavia, abbiamo anche imparato che il capitale non dimenticherà mai che gli abbiamo sottratto un intero Paese. Il pericolo della controrivoluzione è sempre presente. Non puoi prenderti una pausa dalla lotta di classe.

Compagni!

Abbiamo parlato molto della crisi capitalista nei vertici degli ultimi anni. Abbiamo parlato anche delle possibilità e dei nostri piani. Ma qual è la realtà?
I partiti comunisti e operai non hanno potuto sfruttare la crisi del capitale. Non hanno potuto ancora trasformare il corso degli eventi. L'iniziativa strategica è nelle mani del capitale.

Ci sono molte ragioni dietro questa situazione. Il capitale ha usato armi efficaci contro di noi. Ha comprato i partiti opportunisti, li ha messi al potere, per impedire a noi di arrivarci.
Il capitale ha scatenato malattie precedentemente sconosciute e distruttive nel mondo. Come il terrorismo, per farci temere e dimenticare la lotta contro il capitale. Hanno scatenato le migrazioni, per tenere occupato con esse il movimento operaio e distoglierlo dalla lotta di classe.

Ma parliamo anche di noi stessi! Il nostro movimento manca di unità nel determinare le questioni fondamentali.
Pensiamo che non sia sufficiente combattere per le riforme del capitalismo e posticipare la rivoluzione socialista per un tempo indefinito.
Non crediamo che sia sufficiente avere una maggiore rappresentanza in parlamento per cambiare il mondo.
Non troviamo sia una buona soluzione il cooperare con ONG, verdi, blu, rosa, e tutti i tipi di socialisti intellettuali.

Se vogliamo vincere, dobbiamo dimenticare le illusioni. Dobbiamo combattere gli opportunisti, i disfattisti.
Dobbiamo rafforzare la nostra fede nelle idee del Grande Ottobre. Il capitalismo deve essere sconfitto, il potere deve essere dato ai lavoratori, al popolo. Le fabbriche, le banche, le terre devono essere proprietà della collettività. Invece che l'Unione europea dei capitali, dobbiamo creare l'alleanza europea dei popoli.

Le nostre politiche non dovrebbero essere fatte per adattarsi ai sentimenti della piccola borghesia e degli intellettuali della classe media, ma per adattarsi agli interessi degli operai, delle masse lavoratrici. Se non lo facciamo, non saremo migliori dei menscevichi dei tempi di Lenin, dei Socialisti Rivoluzionari, e di tutti i tipi di pseudo-rivoluzionari.

In Ungheria stiamo costruendo un partito marxista-leninista. Sappiamo che non esiste ancora una situazione rivoluzionaria in Ungheria. Ma il mondo può cambiare rapidamente. Ci stiamo preparando per questo. Negli ultimi anni abbiamo rafforzato l'unità politica del nostro partito. Abbiamo consolidato la nostra situazione finanziaria. La gente apprezza che siamo dalla loro parte. Questo non è abbastanza per la vittoria, ma questo è un prerequisito necessario per la vittoria.

Compagni!

La crisi capitalista non è ancora finita. Gli operai, le masse lavoratrici stanno iniziando a svegliarsi. Vogliono esprimere la loro opinione sul  futuro dell'Europa e del mondo. Stanno iniziando a capire che il capitalismo di oggi è pronto a tutto per mantenere il suo potere. È pronto a distruggere le nazioni, distruggere l'ambiente umano. È pronto a scatenare la distruzione della guerra su di noi.

Il nostro movimento sta affrontando dei cambiamenti. Speriamo sinceramente che la partecipazione del Partito Comunista Cinese e di altri grandi partiti nella militanza attiva possa spingerci avanti.

Ora arriva il momento in cui, invece delle sole parole, i partiti comunisti del mondo dovrebbero creare una strategia e una tattica congiunte per sconfiggere il capitale. Non collaborare con il capitale, ma per sconfiggerlo.

Questo è il motivo per cui siamo qui e come futuri membri del gruppo di lavoro vogliamo contribuire a questo con tutti i nostri sforzi. Per vivere la memoria del Grande Ottobre! Verso le nuove rivoluzioni!

*) Contributo di Gyula Thürmer, Presidente del Partito dei Lavoratori Ungherese


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