www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 10-12-18 - n. 694

20° IMCWP: Contributo del Partito Comunista Brasiliano

"La classe operaia contemporanea e la sua alleanza. I compiti dell'avanguardia politica - i partiti comunisti e operai - nella lotta contro lo sfruttamento e le guerre imperialiste, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, per la pace, per il socialismo."

20° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

Partito Comunista Brasiliano | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Atene, 23-25 novembre 2018

Il Partito Comunista Brasiliano saluta il KKE e tutti i Partiti Comunisti e Operai che partecipano a questo XX Incontro

L'evoluzione del capitalismo e la crisi mondiale hanno determinato l'adozione di provvedimenti quali le privatizzazioni e la soppressione dei diritti dei lavoratori da parte dei governi borghesi, nonché rovesci politici quali la messa fuori legge di movimenti popolari e organizzazioni di sinistra, in particolare comuniste.

In Brasile, la vittoria del candidato di estrema destra Bolsonaro alle elezioni presidenziali su Haddad, candidato del Partito dei Lavoratori (PT), ha significato una sconfitta per le forze di sinistra. La campagna di Bolsonaro era in atto sin dal 2014, dopo le manifestazioni del 2013, che avevano evidenziato una generale insoddisfazione di fronte alla crisi economica e alle accuse di corruzione rivolte al PT, favorendo le azioni dei gruppi di estrema destra che hanno facilitato l'impeachment della presidente Dilma Roussef. Bolsonaro si è rafforzato al secondo turno, dal momento che il candidato della destra tradizionale era uscito sconfitto dal primo turno.

Bolsonaro è stato capitano dell'esercito e quindi deputato federale per 29 anni. La sua attività al Congresso è stata caratterizzata dalla sua difesa della dittatura padronale-militare (durata dal 1964 al 1985) e dai suoi attacchi ai movimenti femministi, LGBT, anti-razzisti e indigeni, nonché ai diritti civili e sociali. Il suo sostegno proviene dall'agribusiness, dalle grandi banche e dai gruppi industriali interessati a cancellare i diritti sociali e del lavoro a vantaggio della loro accumulazione di capitale.

Evidente è il sostegno di cui gode da parte degli Stati Uniti, interessati ad attaccare i governi di Cuba, Venezuela e altri Paesi che si oppongono all'imperialismo in America Latina, a rafforzare l'alleanza con i governi di Colombia, Cile e Argentina, e a impadronirsi dei giacimenti petroliferi brasiliani off-shore. Bolsonaro è stato inoltre appoggiato da settori dell'esercito e da ambienti conservatori ostili ai progressi conseguiti nel campo dei diritti civili e politici dopo la caduta del regime militare. Gli ambienti conservatori hanno inoltre preso posizione contro i provvedimenti a beneficio dei più poveri adottati, per quanto timidamente, dai governi del PT. Le chiese pentecostali hanno avuto un ruolo importante, così come gli attacchi contro Haddad sferrati attraverso i media digitali, probabilmente finanziati da grandi imprese.

I voti ottenuti da Bolsonaro (38%) provengono dall'estrema destra, da settori della destra e da ambienti insoddisfatti a causa della povertà, della disoccupazione e della violenza urbana. Nella classe media e nei settori popolari si è registrata una notevole reazione di rifiuto contro il PT, provocata dagli scandali che hanno coinvolto ex-ministri, membri del Congresso e leader del PT, oltre che da una possente campagna mediata mirante a demonizzare il partito e l'ex-presidente Lula, incarcerato senza alcuna prova, campagna che ha suscitato un sentimento anti-PT. I voti di Haddad (31%) provengono da settori popolari, di sinistra e democratici, compresi alcuni settori liberali. Le astensioni e le schede bianche e nulle hanno raggiunto complessivamente il 31%.

Siamo consapevoli che anche il PT è tra i responsabili della sconfitta della sinistra, alla luce del coinvolgimento di alcuni dei suoi leader nella corruzione, in quanto non ha affrontato il grande capitale a causa della sua linea di conciliazione di classe che ha immobilizzato e disarmato i lavoratori, e in quanto ha mantenuto una linea economica liberale e si è allontanato dalla sua base sociale.

Il nuovo governo presenta tratti fascisti nella sua composizione, nelle iniziative dello Stato che ha preannunciato e nelle azioni da esso attuate sul piano informale. Il gabinetto ha un profilo autoritario e comprende numerosi esponenti militari. Le prime proposte lasciano presagire riforme ultra-liberiste in economia, la cancellazione dei diritti dei lavoratori, attacchi alle libertà e alle istituzioni democratiche e la criminalizzazione dei movimenti sociali. È stata annunciata l'autorizzazione all'acquisto di pistole e altre armi leggere e al Congresso sono in discussione progetti di legge per la messa fuori legge dei partiti comunisti. Le azioni di violenza dei gruppi fascisti contro militanti sociali e movimenti organizzati si sono intensificate.

I nuovi ministri hanno dimostrato di non avere alcuna preparazione, contraddicendosi già nei loro primi discorsi. Bolsonaro scimmiotta lo stile da spaccone di Trump, minaccia di interrompere le relazioni con la Cina, di trasferire a Gerusalemme l'ambasciata brasiliana in Israele e di uscire dagli Accordi di Parigi. Questi pronunciamenti hanno suscitato critiche e resistenze in vari settori della società, oltre ad avere ripercussioni negative sul piano internazionale, che hanno già costretto Bolsonaro a fare marcia indietro riguardo ad alcune delle sue precedenti dichiarazioni.

Le politiche anti-nazionali e anti-popolari del nuovo governo potrebbero suscitare forti dissensi. Nel corso degli ultimi trent'anni alcune istituzioni democratico-borghesi sono ormai divenute mature, e saranno in grado di resistere ai futuri attacchi. La recente sconfitta subita da Trump alle elezioni parlamentari e l'entrata in carica di López Obrador in Messico tenderanno a controbilanciare l'offensiva conservatrice del Brasile e degli USA nella regione.

Il momento attuale richiede un rafforzamento della resistenza democratica e antifascista che era già sorta nelle piazze intorno alla candidatura di Haddad - un fronte ampio composto da partiti e movimenti sociali che mira a organizzare la resistenza contro il nuovo governo e a promuovere iniziative in difesa dei diritti umani, civili e sociali, nonché a favore di nuove conquiste per i lavoratori.

Il PCB resisterà strenuamente. Siamo consapevoli che è necessario mantenere e rafforzare l'unità tra i partiti di classe e i movimenti sociali che mirano al rovesciamento del capitalismo, espressa nella congiuntura più recente dalla candidatura di Boulos (PSOL) e dalle manifestazioni di piazza contro gli arretramenti politici e sociali. Proponiamo una grande assemblea nazionale della classe operaia intesa a consolidare lo schieramento popolare e di classe allo scopo di fronteggiare gli attacchi della borghesia e di preparare la via rivoluzionaria verso il socialismo.


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