www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 31-03-19 - n. 707

20° IMCWP: Contributo del Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi

"La classe operaia contemporanea e la sua alleanza. I compiti dell'avanguardia politica - i partiti comunisti e operai - nella lotta contro lo sfruttamento e le guerre imperialiste, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, per la pace, per il socialismo."

20° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

Contributo del Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Atene, 23-25 novembre 2018

Desideriamo ringraziare il KKE per aver ospitato il 20° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai. Desideriamo inoltre congratularci con i compagni del KKE per il loro 100° anniversario.

Vorremmo cogliere l'occasione per tracciare uno schizzo della situazione economica e politica del nostro Paese. I Paesi Bassi stanno attraversando una fase di ripresa capitalista. Tale ripresa è stata possibile soltanto in quanto la classe capitalista ha soppresso molti diritti per cui i lavoratori e altri settori della popolazione avevano in passato combattuto duramente. Soprattutto per i giovani della classe operaia, la crescente «flessibilità» del mercato del lavoro ha ridotto le opportunità di trovare un impiego adeguato e distrutto gran parte della sicurezza di cui godevano. Per contro, si stanno abolendo le tasse per le grandi imprese, e le aziende stanno acquistando maggiori possibilità di intensificare il tasso di sfruttamento in vari modi. Il governo borghese promuove attivamente il mantra della crescita economica capitalista come «positiva per tutti».

Ciò avviene in un momento in cui le contraddizioni del capitalismo si intensificano, e vari blocchi imperialisti competono per l'accaparramento dei massimi profitti e per il dominio del mercato, per il controllo delle risorse naturali e delle vie di comunicazione e così via. Il governo borghese dei Paesi Bassi interviene attivamente per difendere le posizioni della classe capitalista, e svolge un ruolo particolarmente perverso nel preparare la popolazione a un possibile conflitto con i suoi rivali capitalisti, in particolare la Russia capitalista. I Paesi Bassi occupano una posizione di rilievo nella gerarchia imperialista, e giocano un ruolo importante nelle organizzazioni imperialiste, nell'Unione Europea e nella NATO.

L'attacco dei capitalisti ai diritti dei lavoratori e del popolo ha garantito, per il momento, i profitti dei capitalisti, ma ha anche inasprito le inquietudini sociali, che il sistema politico borghese tenta di deviare in modo tale da non essere ritenuto responsabile del peggioramento della situazione vissuto dalla popolazione. Nuovi partiti politici borghesi reazionari, che promuovono un'ulteriore distruzione dei diritti dei lavoratori e tentano di deviare la collera popolare contro gli immigrati, contro altri lavoratori di etnie o tradizioni culturali diverse, si travestono da formazioni «nuove» o «ribelli». Si consente nuovamente a ideologie apertamente fasciste di prosperare, allo scopo di difendere il sistema. Al tempo stesso, l'esistenza di un partito socialdemocratico di «sinistra» ostacola e impedisce lo sviluppo del nostro partito, e svolge un ruolo negativo nel promuovere il riformismo e ciò che Lenin definì la «politica della coda», denunciando l'«ideologia» e concentrandosi unicamente sulle lotte immediate - seguendo il popolo invece di guidarlo. La socialdemocrazia tradizionale e un nuovo «partito verde», spacciato per «alternativa di sinistra», contribuiscono a confondere il panorama politico. Sul piano politico, la contraddizione tra potenze imperialiste si può riscontrare anche nei settori della borghesia che hanno più da guadagnare da una linea protezionista e quelli che sono invece più favorevoli al «libero mercato».

Il compito del partito comunista nel nostro Paese è evitare di schierarsi in queste crescenti contraddizioni tra settori borghesi e tra blocchi imperialisti. Il nostro compito è formare i nostri militanti, rafforzare la nostra base ideologica e la nostra comprensione del marxismo-leninismo, e al tempo stesso guidare i nostri militanti affinché assumano un ruolo attivo nelle lotte nei loro luoghi di lavoro, nel loro ambiente, facciano attivamente propria la linea del partito e lottino per plasmarla, arricchendola attraverso le loro esperienze pratiche. Dobbiamo concentrarci anzitutto sull'organizzazione dei lavoratori, lottando al loro fianco dentro e fuori i sindacati e i movimenti di massa, guidarli e reclutare per il nostro partito, all'interno della classe operaia, gli elementi migliori e più determinati. È compito del partito guidare le masse ed entrare in contatto con i simpatizzanti del partito, i lettori del nostro giornale e altri elementi che sono al nostro fianco nella lotta.

Purtroppo l'attività comunista, l'attività del NCPN in questo campo, è ancora insufficiente. Molti dei nostri iscritti non si comportano da comunisti nel movimento sindacale, sono inattivi nelle loro vite quotidiane e non prendono parte alle lotte. Attualmente, il nostro compito è modificare questa situazione. L'attività sindacale è in calo nel nostro Paese, ma i lavoratori si rendono conto sempre più che l'unica via d'uscita è organizzarsi. L'aumento degli scontri tra lavoratori e padroni in vari settori deve indurci a intensificare la nostra attività politica. Il partito non può limitarsi ad agire nella sfera economica, ma deve collegare questo ambito con quello politico e ideologico, che sono strettamente legati. Dobbiamo organizzare la resistenza contro la linea riformista nei sindacati, che sta seminando l'apatia e i compromessi schiavili con i capitalisti. Dobbiamo difendere attivamente la linea della lotta di classe. Dobbiamo sviluppare la lotta contro l'imperialismo e contro le guerre imperialiste, e lottare per l'unica soluzione possibile: il rovesciamento del capitalsmo e la costruzione del socialismo.

A nome dell'ufficio politico e del segretario internazionale del Nuovo Partito comunista dei Paesi Bassi


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