L'epidemia di coronavirus ha rivelato le criticità e le inadeguatezze dei sistemi sanitari nei nostri Paesi, che si sono dimostrati insufficienti a soddisfare le esigenze delle persone, ancor di più oggi con la diffusione del coronavirus.
Una posizione responsabile nei confronti della diffusione di questo virus non può nascondere le politiche che da molti anni hanno sistematicamente ridotto i finanziamenti statali per l'assistenza sanitaria, congelato l'assunzione degli operatori sanitari e reso le condizioni di lavoro flessibili per il personale medico e infermieristico i reparti ospedalieri, ha ridotto i reparti ospedalieri, chiuso intere strutture ospedaliere, ha consegnato i servizi sanitari al settore privato promuovendo la privatizzazione e la commercializzazione dei servizi sanitari. I governi borghesi, in nome di un bilancio equilibrato e della stabilità fiscale, cioè nell'interesse del grande capitale, ci hanno condotto alla situazione riprovevole nella quale oggi versa il sistema sanitario pubblico. Inoltre, siamo testimoni dei profitti sfrenati ottenuti grazie ai prezzi gonfiati dei materiali progettati per la prevenzione, contro i quali i governi borghesi non stanno prendendo le misure appropriate.
I governi borghesi stanno tentando di gestire la grave carenza di personale medico e infermieristico e il problema delle strutture ospedaliere e dei letti necessari, assumendo personale sanitario a tempo determinato e senza una giusta retribuzione, costringendo inoltre gli operatori sanitari a lavorare in condizioni estenuanti. L'iniziativa comunista europea e i suoi partiti saranno in allerta e, con il loro intervento tra i lavoratori lotterà contro i tentativi dei datori di lavoro di ridurre gli stipendi, di non pagare i salari o addirittura di ridurre i diritti del lavoro e della sicurezza sociale.
I partiti comunisti dell'Iniziativa Comunista Europea chiedono che vengano prese immediatamente tutte le misure necessarie per affrontare l'epidemia, tra cui:
1. Assunzione a tempo indeterminato del personale medico e infermieristico e un aumento dei finanziamenti per coprire le esigenze di personale, dei reparti di terapia intensiva e delle altre strutture necessarie per il pieno funzionamento dei servizi di sanità pubblica e dei centri di ricerca.
2. Lavoro a tempo indeterminato per tutto il personale medico e infermieristico che attualmente lavora in condizioni di lavoro flessibili e precarie.
3. Distribuzione gratuita dei materiali di prevenzione necessari sotto la responsabilità dello Stato.
4. Diritto al congedo dal lavoro con indennità e assicurazioni complete per i lavoratori malati che devono rimanere a casa per prendersi cura dei familiari malati.
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